Ultimo aggiornamento 24.04.2025 - 9:33
Mariangela Parenti

Mariangela Parenti

Lo studio sul Recovery dimostra un’attuazione uniforme sul territorio. E’ quanto riporta Italia Oggi che pubblica in anteprima lo studio IFEL - ANCI, il primo, sull’attuazione del PNRR dei comuni.

Nell'articolo si legge: "Nel PNRR piccoli comuni come le grandi città. Anzi, meglio. Nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza i mini-enti (e soprattutto quelli piccolissimi, con popolazione inferiore a 1.000 abitanti) sono stati destinatari di risorse pro capite maggiori di quelle ricevute dalle grandi città: 771 euro contro i 710 dei centri sopra i 250 mila abitanti. Complessivamente i 5.521 comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, attuatori di almeno un progetto PNRR, hanno ricevuto 4,2 miliardi di risorse che spalmati su una popolazione di 9,7 milioni di abitanti portano a un dato pro capite di 443 euro”.

La pubblicazione IFEL-ANCI dal titolo "Lo stato di attuazione del PNRR e il ruolo dei comuni - Edizione 2024" è disponibile per il download qui.

Leggi l’articolo integrale di Italia Oggi qui

Si è svolta sull’Isola di Capraia una due giorni di approfondimento sul tema “Comuni e aree marine protette: avanti insieme per far sentire la nostra voce”, organizzata da ANCI Toscana in collaborazione con ANCI nazionale e che ha l’obiettivo quello di condividere progetti e prospettive per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile dei territori.

L’iniziativa coinvolge i sindaci e gli amministratori delle Comunità dei parchi di tutta Italia ed è una tappa fondamentale della “Roadmap verso l’Assemblea dei Sindaci delle Aree Naturali Protette” con all’orizzonte un provvedimento di riordino legislativo del settore che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi. La tappa di Capraia segue quelle di Camaldoli e Pescasseroli, in cui si è ragionato anche con Federparchi delle prospettive di sviluppo dei parchi e delle aree protette italiane.

A Capraia, dichiara il segretario generale di ANCI Toscana Simone Gheri, “sarà approvato un documento di indirizzo condiviso da Anci e Federparchi, da inviare ai decisori politici, Parlamento in primis, per far sentire la nostra voce anche in relazione alla imminente legge di riordino del settore”.

La Fondazione IFEL sta contribuendo al percorso intrapreso fornendo supporto sul tema degli investimenti pubblici disponibili soprattutto a livello europeo, per rafforzare la tutela delle aree nonché promuovere iniziative economiche compatibili con gli obiettivi di salvaguardia.

Nella tappa di Pescasseroli il contributo IFEL ha riguardato il ruolo che le aree parco possono avere nell’ambito della programmazione del Piano di sviluppo rurale a valere del Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (FEASR).

A Capraia è stato presentato un documento che definisce il quadro delle opportunità nell’ambito dei fondi a gestione “diretta” e “indiretta” dell’Unione Europea per il periodo di programmazione 2021-2027.

“Il documento è una sorta di vademecum" afferma Francesco Monaco responsabile del Dipartimento IFEL che ha messo a punto il testo "una vera e propria guida operativa che offre un quadro esauriente degli strumenti di programmazione messi a disposizione dall’UE per la salvaguardia della biodiversità, la promozione e lo sviluppo sostenibile dei territori che insistono sulle aree marine protette italiane”. L’analisi riguarda programmi a “gestione diretta” quali LIFE e Horizon Europe nonché le misure dedicate nell’ambito dell’obiettivo di cooperazione territoriale europea finanziato dal Fondo Europeo di sviluppo regionale (FESR).

Una sezione del vademecum è dedicata infine al Fondo Europeo per le Attività Marittime, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA). Il FEAMPA contribuisce all'attuazione della Politica Comune della Pesca (PCP) e della politica marittima dell'Unione. Il sostegno nell'ambito del FEAMPA, peraltro, è funzionale al raggiungimento degli obiettivi dell'UE in materia di ambiente, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi (il sostegno del FEAMPA, in particolare, è essenziale per assicurare la conservazione delle risorse biologiche marine). Il FEAMPA si può considerare il Fondo potenzialmente più utile e, al tempo stesso, più facilmente accessibile per gli Enti gestori delle aree marine protette.

“Siamo lieti di concorrere con un nostro contributo al percorso di crescita della rete delle aree protette italiane promosso da ANCI" dichiara Pierciro Galeone, Direttore IFEL "perché solo rafforzando la consapevolezza delle potenzialità di questo patrimonio si può utilmente concorrere agli obiettivi di transizione ambientale e contrasto ai cambiamenti climatici promossi dall’UE. Tutelare la natura, la sua biodiversità" conclude Galeone "non è in contraddizione con la promozione di azioni di sviluppo sostenibile che sono necessarie per rendere queste aree vitali anche dal punto di vista economico, anche al fine mantenervi un presidio umano e per combattere lo spopolamento”.

Martedì 15 ottobre si terrà a Roma la giornata di studi dal titolo: “Tra uniformità e differenziazione: Regioni ed Enti locali in Francia e Italia nel contesto istituzionale in evoluzione” promossa da IFEL e dall’Università Sapienza di Roma. L’evento offrirà un'importante occasione per riflettere su come i due Paesi affrontano il tema della differenziazione nel governo locale, nonostante le profonde differenze nei rispettivi modelli istituzionali.

Oltre a Pierciro Galone, Direttore di IFEL, al pomeriggio di lavori saranno presenti esperti e docenti di politiche dell’amministrazione pubblica e di diritto amministrativo delle principali università italiane tra cui Vincenzo Cerulli Irelli, Emerito di Diritto amministrativo nell’Università di Roma “La Sapienza” e Direttore della Collana “Costituzione e amministrazione. Studi raccolti da Vincenzo Cerulli Irelli”, della quale si presenterà un volume dedicato al tema dell’evento (v. sotto).

La giornata di studi si terrà alle ore 15.00, presso la Società Dante Alighieri, Piazza di Firenze 27 a Roma.

Il programma completo è disponibile qui

Le riforme in Italia e Francia a confronto

Negli ultimi 15 anni, sia l’Italia che la Francia hanno vissuto importanti riforme territoriali, che hanno modificato il funzionamento di vari livelli di governo locale.

In Italia la c.d. “legge Delrio” n. 56/2014 rappresenta il passaggio normativo di maggior rilievo e la Consulta ha avuto modo di ritornare più volte sull’assetto domestico dei poteri locali. E’ ora in Parlamento un testo per la revisione del Tuel – in particolare, della disciplina di Province e Città metropolitane – e, infine, è stata recentemente approvata la legge n. 86/2024 sull’autonomia differenziata.

Un percorso riformatore analogo si è registrato anche in Francia già a partire dal 2010, con interventi intesi a irrobustire la cooperazione intercomunale, a ridimensionare ruolo e compiti dei Dipartimenti e aggregare le Regioni amministrative. Di recente, nel 2022, è stato sancito il principio di differenziazione come “nuovo” elemento caratterizzante del decentramento francese. Un traguardo significativo per uno Stato tradizionalmente caratterizzato dall’uniformità centralista di derivazione napoleonica.

Per tutti questi motivi, è evidente che il principio di differenziazione diventi sempre più centrale nell’agenda politico-istituzionale. Risulta, dunque, interessante un raffronto tra i due ordinamenti così distanti tra loro eppure così simili rispetto alle riforme descritte.

La giornata di studi e la presentazione del volume

L’incontro di martedì 15 ottobre 2024 a Roma vuole essere un’occasione per approfondire queste tematiche e cercare di riflettere sul rapporto e le differenze astrattamente registrabili sul principio di differenziazione in Italia e in Francia.

Con l’occasione, verrà presentato, alla presenza dell’autore Giuseppe Carlo Ricciardi (ricercatore di diritto amministrativo nell’Università di Pavia) il volume n. XV della Collana “Costituzione e amministrazione. Studi raccolti da Vincenzo Cerulli Irelli”, dal titolo “Territorio e governo locale. L’esperienza francese tra uniformità e differenziazione”. Il volume offre interessanti chiavi di lettura che saranno riprese nel convegno, non solo in termini teorici ma anche rispetto ai concreti sviluppi per le amministrazioni locali.

Come partecipare

Per partecipare alla giornata di studi in presenza è necessario iscriversi compilando questo form online
La giornata di studi verrà trasmessa anche in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione a questo link


GUARDA IL VIDEO DELL'EVENTO

 

Il prossimo 11 ottobre 2024 una delegazione del Comune di Collevecchio parteciperà alla simulazione dei lavori parlamentari del Parlamento europeo presso il Centro Esperienza Europa - David Sassoli del Parlamento europeo a Roma in Piazza Venezia, 6.

I cittadini presenti all’evento saranno invitati a vestire i panni degli Europarlamentari in una simulazione del processo legislativo ordinario del Parlamento europeo realizzata in un gioco di ruolo che prevede la discussione nelle Commissioni Ambiente e Diritti Civili. Questo esercizio verrà introdotto da Ilaria Garampi, Responsabile del Centro Esperienza Europa – David Sassoli, che illustrerà lo svolgimento dell’iter e le diverse tappe del processo legislativo per l’approvazione di Direttive europee dalla consultazione dei gruppi d’interesse con la costituzione di alleanze politiche fino alla negoziazione con le altre due Istituzioni, Commissione europea e Consiglio europeo.

Si tratta della prima volta che un comune di piccole dimensioni partecipa ad una simile esperienza per quella che è un’iniziativa “molto interessante che potrebbe essere replicata anche da altri comuni del Paese, per conoscere nella pratica come funziona una istituzione molto più vicina a tutti noi di quanto comunemente pensiamo” commenta Francesco Monaco, Capo Dipartimento Supporto ai Comuni e Studi politiche europee di IFEL che parteciperà all’evento.

I lavori saranno preceduti dai saluti istituzionali di Carlo Corazza, Capo Ufficio di collegamento del Parlamento europeo in Italia, della Vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, dell’Assessore al Personale, Polizia locale, Enti locali, Sicurezza urbana, Università della Regione Lazio Luisa Regimenti e del Sindaco di Collevecchio Federico Vittori. Oltre agli esperti, interverranno Vanni Resta, Consigliere del Comune di Collevecchio e docente alla "Sapienza" e Antonio Ragonesi, responsabile dell'area politiche europee e relazioni internazionali dell'ANCI.

E’ disponibile il nuovo episodio del “PNRR delle cose”, rubrica nata dalla collaborazione sviluppata con il Sole 24 Ore per mettere sotto esame gli interventi realizzati grazie alle risorse provenienti dal Recovery Found e le ricadute concrete in termini di lavori e realizzazioni territoriali generate.

In questo secondo numero è sotto esame l’efficientamento energetico con oltre 76mila progetti, il 29,8% dei 255.343 interventi oggi presenti nel dataset, peso economico complessivo poco sotto al 9,7% del totale finanziato dal PNRR. Il Nord domina nella distribuzione dei fondi: il 50,3% a Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte.

Nel dettaglio, sono analizzati gli interventi delle isole minori, in Sicilia da Lipari a Linosa 55 interventi su rinnovabili e reti, nel Lazio è stata selezionata Ventotene con la energia realizzata tramite l’intelligenza artificiale e infine in Toscana la rinascita del Teatro di Portoferraino all’Isola d’Elba.

Leggi tutto l'approfondimento qui

Tutti i numeri del "PNRR delle COSE" li trovi qui. 

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