La rilevazione annuale sui fabbisogni formativi del personale comunale a cura della Scuola IFEL prosegue con una novità: il questionario, al quale hanno già partecipato circa 2.000 utenti, resterà aperto come strumento dinamico di supporto continuativo all’identificazione delle aree prioritarie di sviluppo delle competenze del personale comunale.
Le risposte, in questa fase, continueranno ad essere anonime e guideranno l'adattamento dei programmi formativi della Scuola IFEL sui fabbisogni di potenziamento delle competenze dei diversi ruoli. I dati raccolti confluiranno in un report di analisi che sarà consultabile online. A partire dal 2025 il questionario diventerà uno strumento di orientamento stabile a disposizione di tutti gli utenti della Scuola IFEL.
Per compilare il questionario è sufficiente cliccare qui.
Coerentemente con le "Linee di indirizzo sui nuovi fabbisogni professionali delle amministrazioni pubbliche" (DM 22.07.2022), il questionario permette di selezionare tra 5 famiglie professionali e mostra solo le competenze rilevanti per ciascun ruolo, facilitando un’autovalutazione mirata. A partire dalla selezione dei ruoli organizzativi individuati sulla base delle Linee di indirizzo, ciascun partecipante può autovalutarsi su una scala di livello percepito della competenza, e analizzare al termine la distanza tra la propria autovalutazione e il livello di competenza atteso per ciascuno di questi ambiti.
Le competenze oggetto dell’autovalutazione riguardano due macro-aree: tecnico/professionale e soft/comportamentale.
Le competenze tecniche comprendono conoscenze normative, tecniche e strumenti specifici in ambiti come la transizione digitale e amministrativa, la pianificazione e controllo, la sostenibilità e la transizione ecologica.
Le competenze comportamentali includono abilità realizzative, relazionali, innovative, manageriali e cognitive, altrettanto cruciali per il buon funzionamento delle amministrazioni comunali.
È previsto un focus su competenze verticali per i settori finanziario e tributario.
Il III Rapporto sulla Tariffazione puntuale in Italia illustra i risultati dell’indagine realizzata dalla Fondazione IFEL nel corso del 2023, sulla diffusione della tariffazione puntuale fra i Comuni italiani.
La rilevazione, condotta sugli anni 2021-2022, è stata possibile grazie alla collaborazione delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (ARPA), delle Regioni e delle Province Autonome di Bolzano e Trento, nonché degli Enti d’Ambito e di numerosi Comuni e soggetti gestori del servizio di igiene urbana.
Si tratta del terzo studio che viene pubblicato dalla Fondazione: i risultati della prima ricerca (dati 2018) sono illustrati nel Capitolo II della Guida alla tariffazione puntuale pubblicata a novembre 2019, mentre l’aggiornamento al 2019 era stato pubblicato nel 2021. I dati della rilevazione effettuata sul 2020, invece, non erano stati diffusi.
Come nelle precedenti edizioni, nella prima parte del Rapporto viene descritta la diffusione e l’evoluzione della TP a livello nazionale, regionale e per classi demografiche dei Comuni che la adottano, nonché la distribuzione dei regimi tariffari e dei gestori del servizio di raccolta; sono state poi analizzate le performance ambientali del servizio rifiuti dei Comuni in TP, anche in comparazione con Comuni analoghi che applicano il regime di prelievo presuntivo.
La seconda parte del lavoro è invece dedicata alle policy adottate dalle Regioni – soprattutto negli ultimi anni - per promuovere la tariffazione puntuale. I risultati sono sintetizzati all’interno di schede singole, corredate dai principali indicatori statistici sulla diffusione della TP nel territorio regionale. L’analisi dell’azione regionale è stata focalizzata su tre ambiti: Piani di gestione rifiuti e normativa regionale di settore, bandi e strumenti di incentivazione, strumenti di supporto tecnico (linee guida o regolamenti tipo).
Inaugurato il percorso formativo comune per approfondire tutti gli aspetti legati al contratto rivolto a tutti dipendenti (Comparto Funzioni Locali) e dirigenti (Area Funzioni Locali).
Ideato da ARAN e da IFEL, il percorso ha come obiettivo finale quello di dotare i dipendenti e dirigenti degli enti locali di nuovi strumenti come la conoscenza sia degli aspetti principali e la disciplina che caratterizzano l’iter di perfezionamento di un contratto collettivo integrativo sia di quali siano i soggetti sindacali titolari della contrattazione, i componenti della delegazione di parte datoriale e il ruolo e le competenze del negoziatore. Saranno analizzate anche le conseguenze derivanti dal mancato raggiungimento dell’accordo, rispettivamente per le materie a contenuto economico e non economico.
I percorsi, che prevedono un impegno di 32 ore in autoapprendimento ciascuno, sono speculari ma indirizzati ai due target individuati secondo la specificità dei contenuti e sono strutturati su tre livelli di padronanza, dal base (relazioni sindacali) ad intermedio (soggetti e procedure) fino all’avanzato (intera contrattazione). Previste anche esercitazioni guidate.
"Al termine del percorso - spiega Antonio Naddeo, Presidente Aran - il dipendente avrà acquisito le competenze necessarie per partecipare attivamente alla contrattazione e alla definizione del CCI, allineato alle esigenze dell'ente e agli strumenti di programmazione. Sarà poi in grado di decidere quale strategia scegliere qualora il prolungarsi delle trattative rischi di compromettere l’efficacia dell'azione amministrativa. Particolare attenzione sarà, infine, dedicata agli adempimenti per la certificazione da parte dell'organo di controllo, per concludere il processo con la sottoscrizione e i successivi passaggi".
“La collaborazione con ARAN – aggiunge Pierciro Galeone, Direttore di IFEL – con la nostra Scuola è stata fondamentale per la creazione di questo percorso di formazione su misura per dirigenti e funzionari. Soprattutto in questa nuova fase di contrattazione. Saranno analizzati gli effetti di principi importanti come quelli di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza richiesti alle parti in sede di confronto e nell'iter di negoziazione per il rinnovo del Contratto Collettivo Integrativo. Così come tratteremo le azioni consentite e quelle interdette (o precluse) alle parti durante il negoziato e nel periodo in cui si svolge il confronto”.
L’Università Politecnica delle Marche, con la Prof.ssa Barbara Ermini e il Prof. Fabio Fiorillo, e l’Università Roma La Sapienza con il Prof. Luca Salvati in collaborazione con IFEL, hanno avviato un importante progetto per valutare l'impatto dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sui comuni italiani.
Lo studio, finanziato dall'Unione Europea nell’ambito dell’azione PRIN 2022 PNRR, è basato sulla rilevazione, tramite un questionario compilabile dai comuni, di alcune informazioni di natura quantitativa e soggettiva, prima e dopo l’avvio del PNRR. Queste informazioni permetteranno di valutare in che misura i finanziamenti PNRR hanno sostenuto lo sviluppo di un territorio, la sua capacità amministrativa ed il benessere dei suoi cittadini.
Maggiori dettagli sono disponibili sul sito dell'università.
La collaborazione di tutti i comuni è all’indagine è di fondamentale importanza. Gli enti partecipanti saranno invitati a portare la propria esperienza con il PNRR nel corso del convegno finale di presentazione dei risultati. Inoltre, agli stessi, verrà inviato il report finale che potrà essere di supporto per le successive azioni di progettazione, sia in ambito PNRR che in altri ambiti.
La raccolta dati è attualmente in corso nei comuni di tutta Italia. Per questa ragione, le Amministrazioni che desiderano collaborare possono scrivere all’indirizzo: e saranno prontamente ricontattate dai ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche.
In alternativa, è possibile seguire le istruzioni per la compilazione del questionario al seguente link: questionario. I dati dei singoli comuni non saranno mai resi noti e ogni risultato sarà presentato esclusivamente in forma aggregata.
E’ disponibile il nuovo episodio del “PNRR delle cose”, rubrica nata dalla collaborazione sviluppata con il Sole 24 Ore per mettere sotto esame gli interventi realizzati grazie alle risorse provenienti dal Recovery Found e le ricadute concrete in termini di lavori e realizzazioni territoriali generate. In questo terzo numero vengono analizzate le ricadute sul territorio comunale dei bandi che riguardano le infrastrutture stradali e ferroviarie strategiche. il numero di progetti localizzati considerati è pari a 1.241. La maggior parte dei progetti è situata in Calabria (13,87%), Lombardia (11,84%), Puglia (9,41%) e Marche (7,06%), che complessivamente rappresentano il 42,2% del totale dei progetti. Le Regioni con la più alta quota di finanziamenti sono: Piemonte (12,67%), Veneto (12,22%), Liguria (12,19%), Sicilia (11,05%) e Campania (9,72%), che complessivamente rappresentano il 57,8% del totale dei finanziamenti.
Il focus è sugli interventi delle città di Palermo, Messina, Pomezia e Trento.
Leggi il nuovo episodio di ottobre qui.