«La piattaforma per i pagamenti alle imprese funziona». È il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, a rassicurare nel pomeriggio rispetto alle polemiche dei giorni scorsi, sollevate soprattutto da Rete imprese Italia. Il ministro rivela che si sono iscritte 16.800 amministrazioni sulle 22mila attese. Sulla questione interviene anche l'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori, che "vanta" per il settore edile una quota fra il 25% e il 33% dei crediti totali. Il presidente Paolo Buzzetti dà una valutazione complessivamente positiva delle procedure: «È il primo passo - dice - di una nuova era in cui le amministrazioni sono finalmente obbligate a pagare con regolarità le imprese.
Grido d'allarme di Rete Imprese Italia sull'applicazione del decreto sui pagamenti dei debiti scaduti della Pubblica amministrazione. Lunedì, alla scadenza del termine perché gli enti pubblici debitori si registrassero sulla piattaforma telematica Consip per la certificazione dei crediti, sul portale onlinedelministero dell'Economia, «la maggior parte delle amministrazioni» non aveva ancora avviato la registrazione. Il mancato rispetto di questo primo termine - osserva l'organizzazione delle Pmi - non potrà che generare ulteriori ritardi rispetto alle scadenze previste dal decreto». Già ieri le stesse amministrazioni avrebbero dovuto formalizzare la richiesta delle risorse finanziarie necessarie ad avviare il pagamento dei debiti. Rete Imprese Italia ribadisce la necessità di introdurre una «clausola di salvaguardia» che consenta alle imprese, in caso di inceppamento del sistema definito nel decreto, di attivarsi direttamente compensando i crediti da riscuotere con i debiti fiscali e previdenziali.
Troppe richieste, come previsto. Nei giorni scorsi la piattaforma per la certificazione dei debiti pubblici allestita dal ministero dell'Economia è stata inondata dalle istanze di Comuni, Province, Regioni e aziende sanitarie, chiamate ad accreditarsi entro il 29 aprile. «A causa dell'elevato numero di richieste di accreditamento alla Piattaforma -
Parte col freno a mano tirato la procedura per il pagamento dei debiti della p.a. verso le imprese. Le prime due scadenze previste dalla tabella di marcia del dl 35/2013 sono andate già in archivio, registrando però un elevato tasso di inadempimento e numerosi problemi pratici. Lunedì 29 aprile è scaduto il termine entro il quale gli enti avrebbero dovuto registrarsi sulla piattaforma telematica del Mef. Mentre era fissata per ieri la deadline entro cui le stesse amministrazioni avrebbero dovuto formalizzare la richiesta delle risorse necessarie ad avviare il pagamento dei debiti.
Tra regole non chiarissime, procedure online che qualche volta zoppicano e password che non sempre arrivano, Comuni e Province si avvicinano con più di un affanno alle prime date cruciali messe in calendario dallo sblocca-debiti varato dal Governo Monti per aprire la porta a pagamenti arretrati per 40 miliardi da parte delle pubbliche amministrazioni. Entro oggi bisogna accreditarsi alla piattaforma online dell'Economia per la certificazione dei debiti e l'obbligo riguarda anche chi non ha pagamenti pregressi incagliati prima del traguardo, mentre entro domani occorre mandare a Via XX Settembre sia l'indicazione delle «quote» da svincolare dal Patto di stabilità sia le richieste di anticipazioni alla Cassa depositi e prestiti, da parte di chi è frenato dalle casse vuote, oltre che dai vincoli di finanza pubblica.