Certo, ci sono meccanismi da perfezionare ma finalmente si è stabilito un principio fondamentale per la ripresa dell'economia». Semmai i dubbi che restano riguardano le modifiche parlamentari al testo, soprattutto sui debiti pregressi: «Bisogna pagare tutto l'importo dovuto - dice Buzzetti - altrimenti il sistema collassa». Il destinatario della richiesta è ovviamente il Governo che deve pronunciarsi sugli emendamenti parlamentari, già favorevoli a un allargamento. Intanto l'esame del provvedimento alla Camera slitta ancora, per dar modo alla commissione Bilancio di subentrare alla commissione speciale provvisoria: il calendario prevede ora che il Dl arrivi nell'aula di Montecitorio il 13 maggio.La valutazione tutt'altro che polemica del presidente dell'Ance non vuol dire che tutto vada bene.
L'associazione ha istituito un proprio osservatorio e un sito per monitorare l'attuazione del decreto legge e i dati sono meno brillanti di quelli dati da Saccomanni. Nessun allarme, perché la volontà delle imprese edili è di far funzionare al meglio il decreto, ma attenzione costante al problema. Viene fuori così che più del 50% dei Comuni non si è iscritto: quelli registrati sono infatti 3.800 su 8.092, ma vanno aggiunte 42 unioni di Comuni che dovrebbe portare la proporzione intorno alla metà. «La difficoltà riguarda soprattutto i piccoli Comuni», dice il direttore dell'Ance, Antonio Gennari, che ancora ieri si è incontrato con l'Anci, l'associazione dei comuni, per valutare la situazione. «Molti hanno presentato domanda di registrazione che però deve essere ancora vagliata», dice Gennari che conferma quanto sostiene Saccomanni, che «a fine settimana le amministrazioni registrate saranno di più». Il quadro disegnato dall'Ance alla scadenza del 30 aprile evidenzia però anche altre amministrazioni in ritardo. Le Regioni e Province autonome iscritte, per esempio, sono 12 su 21, secondo quanto risulta ai costruttori. Le province pure presentano qualche ritardo: sono a posto 68 amministrazioni su 110. Sempre secondo questa fonte, le Asl registrate sarebbero 72 più un'agenzia regionale per la sanità, due agenzie fiscali, 32 comunità montane, 17 Università e due consorzi tra amministrazioni locali. Ci sono inoltre 800 amministrazioni pubbliche della presidenza del Consiglio o dei ministeri (di cui solo 4 provveditori alle opere pubbliche su 11).