Ultimo aggiornamento 24.04.2025 - 9:33

Di seguito riportiamo un estratto del Corriere della Sera di oggi con l’indagine condotta da Milena Gabanelli e Andrea Priante in Dataroom sulle imposte comunali e quanto incidono nelle spese delle famiglie. “Dataroom i conti li ha fatti con l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) che ha analizzato i dati 2015-2024 del 93% dei Comuni italiani: escluse solo le tre regioni autonome del Nord – Trentino Alto Adige, Friuli e Valle d’Aosta - perché hanno un sistema di finanziamento difficilmente paragonabile con il resto d’Italia. Salta fuori che tra imposte locali, tariffe e servizi comunali, rispetto a dieci anni fa le famiglie italiane pagano 4 miliardi di euro in più”…

…”Andrea Ferri, responsabile finanza locale dell’IFEL fa il punto: "Negli ultimi 15 anni i trasferimenti da parte dello Stato sono stati progressivamente trasformati in nuove imposte o in addizionali, e poi abbattuti con le manovre intervenute tra il 2010 e il 2015. Da allora in poi si tratta di trasferimenti quasi sempre vincolati a specifici servizi e voci di spesa, e quindi i sindaci non sono liberi di utilizzarli per fronteggiare l’aumento dei costi ordinari necessari a far funzionare le città. E questo costringe i Comuni a ulteriori aumenti di tasse e tariffe locali". È vero che ai Comuni sono arrivati sostegni importanti, come i 300 milioni destinati a finanziare l’affido (ai sindaci) dei minori da parte dei Tribunali (un dramma sociale peraltro sempre più in crescita), ma le ultime due manovre prevedono da qui al 2029 tagli per 740 milioni e accantonamenti per 1,3 miliardi. Alla fine dunque sono i sindaci a dover tappare i buchi. Le parole del presidente dell’Associazione dei Comuni Gaetano Manfredi sono molto chiare: "Non possiamo più intervenire sulle addizionali perché sono già spinte al massimo, pertanto il rischio è quello di peggiorare la qualità dei servizi, o di essere costretti a tagliarli”.

Guarda il video di Milena Gabanelli con il Dataroom qui.
Ascolta l’intervista di Radio Rai al Presidente di Alessandro Canelli. 
Guarda il servizio del TGLa7 (minuto -8:40)

Leggi l’articolo del Corriere in allegato. 

Pubblicato in: Ifel Informa

Un nuovo webinar dedicato ai tempi di pagamento dei debiti commerciali: l’appuntamento è per il 27 marzo alle 14:30 per approfondire, stavolta, il tema della misurazione dei ritardi e l’organizzazione dei processi degli enti funzionale al rispetto dei termini di pagamento. Il corso segue e amplia, l’approfondimento dello scorso 20 febbraio.

Parteciperanno, in qualità di relatori, Pietro Coluzzi, Ragioneria Generale dello Stato, Claudia Gargiulo, Comune di Napoli e Gianpiero Zaffi Borgetti per IFEL.

Lo scenario

Nel corso degli ultimi quindici anni il Legislatore ha prestato una costante attenzione al tema dei debiti commerciali della pubblica amministrazione. In un primo momento, sono stati adottati provvedimenti che hanno riguardato prevalentemente l’abbattimento dello stock di debiti pregressi, mentre successivamente, in coerenza con la digitalizzazione della fatturazione verso la PA, gli interventi si sono concentrati a realizzare un articolato sistema di monitoraggio del ciclo di vita dei debiti commerciali di nuova formazione così da potere prevenire il crearsi di situazioni patologiche.

Va ricordato, d’altra parte, che tra gli impegni che l’Italia si è assunta con il PNRR c’è anche quello di ridurre i tempi di pagamento attraverso l’attuazione della Riforma 1.11 che è “abilitante” e, in quanto tale, funzionale all’attuazione dell’intero Piano. Questo significa che la mancata attuazione della riforma può condizionare l’erogazione delle risorse. Inoltre, la tempestività dei pagamenti è condizione necessaria perché la procedura d’infrazione intrapresa dall’Europa contro l’Italia possa concludersi positivamente.

Ed è proprio il contesto europeo appena richiamato che ha determinato, nel corso del 2024, l’intensificarsi del numero dei provvedimenti adottati e l’acuirsi del rigore delle norme in materia di tempestività dei pagamenti. Da ultimo, le previsioni relative all’adozione dei piani annuali dei flussi di cassa e dei piani di intervento.

Il corso

In questo quadro, si terrà il prossimo 27 marzo il corso “Tempi di pagamento – Come misurare il ritardo e organizzare i processi per pagare in trenta giorni” che si propone di:

  • riepilogare, in premessa, le più recenti norme in materia di tempestività dei pagamenti
  • illustrare la definizione, il significato, le differenze di ambito di applicazione e di modalità di calcolo dei diversi indicatori per la misurazione del ritardo dei pagamenti che sono stati introdotti negli ultimi anni (indicatore di tempestività, indicatore di ritardo, tempo medio di ritardo);
  • descrivere i processi organizzativi che è possibile introdurre per il superamento del ritardo dei pagamenti, mostrando un caso concreto.

Per partecipare segui la procedura di iscrizione e/o accesso alla Scuola IFEL descritta nella pagina dedicata, QUI.

Pubblicato in: Ifel Informa

Nell’ambito delle prescrizioni regolatorie dettate dall’ARERA, alcune questioni non sono ancora sufficientemente chiare, tanto da rendere incerta la predisposizione di un Piano economico finanziario, o la predisposizione di un contratto di servizio o di un bando di affidamento, o anche, in tema di qualità del servizio, non riescono ad essere rispettate le prescrizioni a causa della “lontananza” dal sistema precedentemente adottato.

Per questo motivo IFEL ha avviato una serie di Question Time con gli esperti, che si svolgeranno con cadenza regolare, in cui si risponderà alle domande poste e presentate rispetto agli avvisi specifici lanciati dalla Fondazione.
Nei corsi, che restano sempre attivi sul Portale IFEL, vengono affrontate tutte le principali criticità presentate dai postulanti, con l’obiettivo di fornire gli elementi risolutori utili a procedere.

A tale scopo IFEL ha predisposto un form per raccogliere preventivamente i quesiti relativi a tutti i temi della regolazione dei rifiuti, che saranno oggetto di approfondimento. Accedendo al form, e compilando i campi, è possibile inviare il proprio quesito, affinché venga sottoposto all’attenzione dei relatori, che risponderanno nel corso dell'evento.

I quesiti potranno pervenire fino ad un massimo di 7 giorni prima dell'evento (entro il 4 aprile 2025).
Per lasciare le vostre domande CLICCARE QUI

Docenti:
Francesco Iacotucci, Esperto IFEL
Walter Giacetti, Esperto IFEL

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Presentare e condividere le esperienze maturate nel corso del progetto Territori Generativi: è con questo obiettivo che IFEL organizza l’evento “I territori generativi. Esperienze di ricomposizione” previsto per il prossimo 3 aprile a Milano presso la sede di ANCI Lombardia.

Realizzato da IFEL con il supporto scientifico del Centro di Ricerca ARC dell’Università Cattolica, il supporto operativo di ON! e con il co-finanziamento della Fondazione Cariplo, il progetto Territori Generativi ha puntato a rafforzare gli attori coinvolti, nel loro ruolo di coordinamento per la definizione di una strategia di ‘area vasta’ attraverso i Piani di Zona; per la progettazione e la creazione di Case di Comunità e Punti Unici di Accesso; per la creazione del budget di salute; per dare concretezza ad azioni di amministrazione condivisa. Operativamente, si è sperimentato un metodo orientato a superare la frammentazione e la debolezza della capacità di coordinamento e integrazione tra gli attori ai quali è affidata l’efficacia del welfare locale, affrontando anche la questione della frammentazione delle risorse che arrivano sui territori.

Leggi il programma completo qui.

Il contesto

Secondo la visione che emerge dagli studi e dalle esperienze sul campo realizzate da IFEL, in collaborazione con il Centro di Ricerca dell’Università Cattolica ARC, per il benessere delle popolazioni e dei territori serve un nuovo welfare che sia generativo ovvero che:

      • riesca a superare i vincoli dati dai silos organizzativi e da quelli prodotti dalla frammentazione e dalla verticalità delle risorse economiche trasferite ai territori;
      • autorizzi ed abiliti gli attori del territorio (ETS, altre istituzioni, imprese, cittadini, sistemi della ricerca, ecc.) a pensare, progettare ed agire secondo logiche nuove di alleanze per il valore condiviso;
      • si concretizzi grazie ad una regia pubblica forte, che traduca gli effetti di queste nuove alleanze in politiche pubbliche inclusive, capacitanti, orientate alla sostenibilità.

Per consentire al welfare di essere generativo servono due precondizioni rilevanti: creare, nei Comuni e nel loro ecosistema relazionale, alcune condizioni giuridiche, amministrative, organizzative e progettuali e abilitare le comunità ad agire le interazioni necessarie per il cambio di paradigma immaginato.

Il Progetto Territori Generativi

Il progetto negli anni ha lavorato proprio per realizzare nei Comuni coinvolti tali precondizioni. Operativamente, si è sperimentato un metodo orientato a superare la frammentazione e la debolezza della capacità di coordinamento e integrazione tra gli attori ai quali è affidata l’efficacia del welfare locale, affrontando anche la questione della frammentazione delle risorse che arrivano sui territori.

L’evento “I territori generativi. Esperienze di ricomposizione” si propone di presentare e condividere le esperienze realizzate sul campo: presentare il metodo di lavoro che ha reso possibile la ricomposizione, il coordinamento e l’integrazione dei diversi attori (con le loro responsabilità e i loro interessi), parte del welfare locale e riflettere, insieme, sulle modalità di ricomposizione della spesa (pubblica e privata) per un welfare locale più efficace.

Come partecipare

L’evento Territori Generativi si terrà il 3 aprile dalle ore 9:30 alle ore 13:00 presso la sede di ANCI Lombardia in Via Rovello 2 a Milano. Per partecipare in presenza è necessario iscriversi compilando questo form. L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione.


GUARDA IL VIDEO

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Venerdì 4 aprile, presso la Società Dante Alighieri in Piazza di Firenze 27 a Roma, si terrà il convegno: "Fabbisogni standard e livelli di prestazioni - Spunti per innovazioni metodologiche"
Durante l’incontro sarà presentato lo studio promosso dal Consiglio d’Europa, in collaborazione con la Commissione Europea (DG Reform), dedicato alla valutazione delle prestazioni sociali nei comuni ungheresi: “Calculating Standard Expenditure Needs (SEN) and Standard Levels of Outputs (SLO)”, a cura di Vieri Ceriani, Danilo Ballanti e Francesco Porcelli. 

Lo studio propone un approccio innovativo al calcolo dei fabbisogni di spesa e dei livelli standard di servizio, con spunti utili anche per l’esperienza italiana, in particolare per i servizi di cura agli anziani. Il rapporto è consultabile al link: Leggi il report

Il programma completo è disponibile qui.
 

Come partecipare

L'evento "Fabbisogni standard e livelli di prestazioni - Spunti per innovazioni metodologiche" si terrà il 4 aprile a Roma, presso la Società Dante Alighieri in Piazza di Firenze, 27.
Per partecipare è necessario iscriversi qui. Per permettere a tutti di seguire i lavori, è disponibile anche la diretta streaming sul canale YouTube della nostra Fondazione, qui. 
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