Di seguito riportiamo un estratto del Corriere della Sera di oggi con l’indagine condotta da Milena Gabanelli e Andrea Priante in Dataroom sulle imposte comunali e quanto incidono nelle spese delle famiglie. “Dataroom i conti li ha fatti con l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) che ha analizzato i dati 2015-2024 del 93% dei Comuni italiani: escluse solo le tre regioni autonome del Nord – Trentino Alto Adige, Friuli e Valle d’Aosta - perché hanno un sistema di finanziamento difficilmente paragonabile con il resto d’Italia. Salta fuori che tra imposte locali, tariffe e servizi comunali, rispetto a dieci anni fa le famiglie italiane pagano 4 miliardi di euro in più”…
…”Andrea Ferri, responsabile finanza locale dell’IFEL fa il punto: "Negli ultimi 15 anni i trasferimenti da parte dello Stato sono stati progressivamente trasformati in nuove imposte o in addizionali, e poi abbattuti con le manovre intervenute tra il 2010 e il 2015. Da allora in poi si tratta di trasferimenti quasi sempre vincolati a specifici servizi e voci di spesa, e quindi i sindaci non sono liberi di utilizzarli per fronteggiare l’aumento dei costi ordinari necessari a far funzionare le città. E questo costringe i Comuni a ulteriori aumenti di tasse e tariffe locali". È vero che ai Comuni sono arrivati sostegni importanti, come i 300 milioni destinati a finanziare l’affido (ai sindaci) dei minori da parte dei Tribunali (un dramma sociale peraltro sempre più in crescita), ma le ultime due manovre prevedono da qui al 2029 tagli per 740 milioni e accantonamenti per 1,3 miliardi. Alla fine dunque sono i sindaci a dover tappare i buchi. Le parole del presidente dell’Associazione dei Comuni Gaetano Manfredi sono molto chiare: "Non possiamo più intervenire sulle addizionali perché sono già spinte al massimo, pertanto il rischio è quello di peggiorare la qualità dei servizi, o di essere costretti a tagliarli”.
Guarda il video di Milena Gabanelli con il Dataroom qui.
Ascolta l’intervista di Radio Rai al Presidente di Alessandro Canelli.
Guarda il servizio del TGLa7 (minuto -8:40)
Leggi l’articolo del Corriere in allegato.