Il Governo si impegna ad abolire l'Imu, per almeno tre anni, sulle aree e sui fabbricati invenduti delle imprese costruttrici. È questo il senso dell'ordine del giorno, proposto dalla deputata Gabriella Giammanco (Pdl), accolto dall'Esecutivo.
Al nuovo ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi compete di gestire le politiche abitative, in un momento di emergenza sociale quale l'Italia non aveva mai finora vissuto.
Eliminare completamente l'Imu sui beni strumentali delle imprese, «non appena si rendano disponibili le risorse che secondo le stime del nostro Centro studi non appaiono impossibili da reperire».
L'Imu di giugno ha risparmiato le prime case, ma non le case date in affitto. Anzi, la rata appena versata ha raggiunto aumenti da brivido rispetto a quanto pagato dai proprietari solo un paio di anni fa, ai tempi dell'acconto Ici. Un balzo che ha colpito sia gli appartamenti a contratto libero (i 4 anni più 4) che quelli affittati a canone concordato (3 anni più 2) e che nelle grandi città sfiora, nel primo caso, un aumento medio che supera il 140 per cento rispetto al corrispondente acconto Ici del 2011.
La revisione delle stime del gettito dell'Imu 2012 rischia di alterare gli equilibri del bilancio dei comuni anche nell'esercizio in corso e di rendere ancora più problematico il rispetto del Patto di stabilità interno.