Nel caso di decesso del proprietario di immobili nel 2013, dato che l'accettazione dell'eredità retroagisce al giorno di apertura della successione (articolo 459 del Codice civile), gli eredi acquisiscono la soggettività passiva ai fini dell'Imu dal giorno del decesso del contribuente, e ciò a prescindere dallo svolgimento di qualsiasi pratica successoria (come la presentazione della dichiarazione di successione occorrente ai fini del pagamento dell'imposta di successione).
Fabrizio Saccomanni ci scherza sopra. «Era un segreto di Pulcinella» dice parlando della decisione presa ieri dalla Commissione Ue. «Ed il punto di svolta è stata l'approvazione del decreto sull'Imu e la cassa integrazione, con una precisa clausola di salvaguardia per la tenuta dei conti pubblici» aggiunge, svelando il lavorio diplomatico tra Roma e Bruxelles in queste ultime settimane, un ministro dell'Economia molto soddisfatto.
Il 17 giugno scade il termine per il versamento dell'acconto sull'Imu, l'Imposta municipale propria. Su quali immobili si deve pagare? L'Imu si applica a tutti gli immobili con l'eccezione dell'abitazione principale e delle relative pertinenze, nel limite di una per ciascuna categoria catastale C2, C6 e C7, ma l'esonero è escluso per gli immobili accatastati come A1, A8 e A9 (che sarebbero gli immobili di pregio) anche se destinati a prima casa. Possono beneficiare della sospensione gli immobili assimilati all'abitazione principale nel singolo comune (è il caso degli anziani che hanno trasferito la residenza in una casa di cura o di riposo) e i proprietari di terreni agricoli, sia coltivati sia incolti.
Gli obblighi Imu sorgono unicamente per l'usufruttuario dell'immobile; esente invece il titolare della nuda proprietà. Ne deriva che la casa abitata solo da quest'ultimo e non dall'usufruttuario non può beneficiare delle agevolazioni per l'abitazione principale, poiché in essa non risiede il soggetto passivo dell'Imu. Questa è la risposta al quesito del lettore Alessandro Cassella.
Un «approccio più attento ai profili della crescita economica, di cui beneficerebbero sia i lavoratori che le imprese». È il messaggio che Marcella Panucci ha rivolto ai deputati delle Commissioni Finanza e Lavoro della Camera durante l'audizione di ieri pomeriggio sul decreto Imu-Cig.