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«Eliminare l'Imu sui beni strumentali» - Il Sole24 ore del 20 giugno del 2013

  • 20 Giu, 2013
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Eliminare completamente l'Imu sui beni strumentali delle imprese, «non appena si rendano disponibili le risorse che secondo le stime del nostro Centro studi non appaiono impossibili da reperire».

Questo è il messaggio che Andrea Bolla, presidente di Comitato tecnico per il fisco di Confindustria, ha lanciato ieri ai senatori della Commissione Finanze e Tesoro, nel corso dell'audizione sull'indagine conoscitiva sulla tassazione degli immobili. Serve un ridisegno complessivo, un «piano fiscale per il settore immobiliare coerente, di ampio respiro, con obiettivi definiti e raggiungibili in tempi certi», poiché i continui cambiamenti sulla fiscalità d'impresa «costituiscono una grave criticità e denunciano un sistema malato che frena lo sviluppo». Invece occorre una riforma «per rilanciare la crescita». Gli immobili impiegati per attività produttive sono quelli su cui, secondo Bolla, si attua il carico fiscale più oneroso. Si cumula il prelievo Imu ad aliquota massima, la maggiorazione Tares sui servizi indivisibili, le imposte sul reddito prodotto. «Una penalizzazione che non trova precedenti, irragionevole sotto il profilo economico e che presenta anche dubbi di costituzionalità». Nel caso di una impresa manifatturiera del Nord Italia il prelievo dall'Ici all'Imu ha avuto un incremento del 52% che potrebbe arrivare al 130% se il Comune applicasse l'aliquota massima del 10,6 per mille. «Siamo consapevoli dei vincoli di bilancio e riteniamo che vada immediatamente dato un segnale forte, una significativa riduzione del prelievo già dal 2013», ha detto Bolla, riferendosi ai beni strumentali delle imprese. Occorre per questo garantire l'applicazione di una aliquota Imu ridotta; escludere tutti gli impianti e i macchinari nella determinazione della rendita; sospendere l'applicazione dei moltiplicatori ed esentare gli immobili invenduti delle imprese edili. Sempre come misura prioritaria, va riconosciuta la piena deducibilità dell'Imu sia dall'Ires che dall'Irap. Occorre infine rivedere la Tares, abrogando la maggiorazione ed escludendo da imposizione i locali che non producono rifiuti urbani.

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