Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

Quali sono gli effetti delle politiche di coesione sull’economia del nostro Paese? Il paper “European Union and nationally based cohesion policies in the Italian regions”, pubblicato sulla rivista “Regional Studies”, a cura di Gianluigi Coppola, Sergio Destefanis, Giorgia Marinuzzi e Walter Tortorella, analizza l’impatto delle politiche di coesione sul PIL pro capite del regioni italiane nel periodo 1994-2013. L’analisi, considerando fondi europei e nazionali, mostra la diversa efficacia di fondi e sussidi sull’economia delle regioni italiane.

Il paper è scaricabile a questo link: LEGGI L’ARTICOLO

Di seguito l’abstract del paper

This paper analyzes the effects of cohesion policies on the gross domestic product (GDP) per capita of the 20 Italian administrative regions for the period 1994–2013. The analysis includes both European Union and national funds. It estimates average partial effects through a control-function approach based on the funds’ allocation rules, and allows for the role of the regional environment on the impact of regional policies. A positive impact of European Union funds is found, as well as a less significant impact of (nationally financed) subsidies to firms. Quality of government has no relevance for European Union funds, but it enhances the impact of subsidies to firms.

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L’Istat ha appena diffuso i dati provvisori dei Bilanci consuntivi delle Regioni e Province autonome relativo all’esercizio 2016. L’elaborato Istat è suddiviso per classificazione economica secondo lo schema del sistema informativo regionale.

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Dopo la positiva esperienza della prima fase del percorso formativo dedicato ad esperienze e strumenti per l'innovazione organizzativa dell'Ufficio entrate, IFEL e Anci Piemonte avviano la seconda fase del corso volta a favorire lo sviluppo di competenze strumentali alla corretta gestione dell’Ufficio attraverso la simulazione di casi concreti.

Il corso, riservato in via prioritaria ai partecipanti della prima fase, è articolato in 4 giornate in presenza per una durata complessiva di 22 ore: il primo incontro è in programma a Torino il prossimo 17 maggio.

SCARICA IL PROGRAMMA

Il percorso è un laboratorio vestito da “Ufficio” in cui i partecipanti, sotto la guida di tutor ed esperti, affronteranno case studies tratti dal bagaglio esperienziale dei propri uffici affrontando problemi, criticità e situazioni di stress anche di routine. Nell’analisi dei casi saranno analizzati sia i profili tecnico/normativi che gli aspetti organizzativi, comunicativi e relazionali (come linguaggi e comportamenti) utili a comprendere come migliorare la qualità dei processi interni e delle relazioni col contribuente.

DESTINATARI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Il corso è riservato, in via prioritaria, ai partecipanti della prima fase del percorso “L’organizzazione dell’ufficio entrate”.
Per partecipare al percorso è necessario iscriversi entro le ore 14:00 di giovedì 10 maggio compilando la scheda disponibile al seguente link: http://www.anci.piemonte.it/ufficioentrate18 Le altre richieste di iscrizione saranno prese in considerazione compatibilmente con la disponibilità di posti residui. 

L’attestato di partecipazione viene rilasciato a coloro che partecipano ad attività corrispondenti ad almeno 3 giornate in presenza, per un totale di 16,5 ore.

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La Banca d’Italia ha pubblicato il Rapporto 2018 sulla stabilità finanziaria. La ripresa economica che pervade il globo allevia i rischi di una imminente precarietà economica, di contro vi sono, però, le instabilità geopolitiche che minano questa sorta di pax economica. In Italia vi è una debolezza delle imprese che in parte è attenuata dalla presenza di una situazione finanziaria delle famiglie decisamente positiva. Anche la finanza pubblica raccoglie dei momenti di positività. Segnali di fiducia arrivano anche dalla presenza di un credito bancario di livello. Diminuiscono, inoltre, i crediti deteriorati e cresce la redditività delle stesse banche.
In Allegato il documento completo della Banca D’Italia.

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L’istat rende pubblici i dati relativi al consueto report, su base mensile, dell’economia italiana.
Mentre l’economia americana continua a crescere trainata, principalmente, dai consumi e da una migliore qualità dei redditi delle famiglie, che fanno presagire delle performance altrettanto positive nei mesi a seguire, nei paesi dell’area Euro il dato economico è in contrazione. Le stime sono verso un Pil che decelera rispetto al trimestre precedente. Anche il tasso di disoccupazione è stabile senza subire movimenti di crescita. Il sentiment dell’industria e dei consumi non è completamente negativo anche se il cambio euro nei confronti del dollaro ha subito un’ulteriore contrazione. In Italia l’economia è sostanzialmente stabile con una domanda interna in crescita ma nel contempo una contrazione verso le esportazioni che è in negativo dall’inizio del 2018. Il futuro, secondo la fiducia di imprese famiglie, è quello di una negatività tendenziale nei mesi a venire.
In allegato il documento Istat

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