Si terrà il 18 aprile alle ore 17:30, presso il Campus dell’Università LUISS Guido Carli di Roma in viale Romania 32, la presentazione del volume “Riprendiamoci la città”, realizzato dalla Fondazione IFEL con la supervisione del Prof. Paolo Urbani. L’incontro è organizzato nell’ambito del Master in Amministrazione e Governo del territorio, pianificato congiuntamente alla School of Government e a Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet” della LUISS Guido Carli.
L'evento segue la presentazione ufficiale del volume avvenuta a Roma il 20 marzo 2024.
Il volume è una vera e propria guida ai cambiamenti avvenuti nell’attività di pianificazione urbanistica con l’orizzonte del buongoverno della città pubblica attraverso la ricerca di un assetto ordinato dei diversi interessi, a volte convergenti altre volte in conflitto, sull’uso dello spazio urbano.
Nel corso dell’evento saranno approfonditi gli aspetti salienti del volume che è già disponibile per il download sul sito IFEL. Per poter partecipare all’evento, è necessario compilare il form disponibile a questo link.
Saluti
Pierciro GALEONE, Direttore Fondazione IFEL
Introduce
Gian Candido DE MARTIN, Presidente Centro di ricerca sulle Amministrazioni Pubbliche “Vittorio Bachelet” e Condirettore del Master in Amministrazione e Governo del Territorio, Università Luiss Guido Carli
Ne discutono
Marcello CLARICH, Professore di Diritto amministrativo, Sapienza Università di Roma
Fabio GIGLIONI, Professore di Diritto amministrativo, Sapienza Università di Roma
Roberto MORASSUT, Deputato, già Assessore all’urbanistica del Comune di Roma
Modera
Vincenzo ANTONELLI, Vicedirettore Centro di ricerca sulle Amministrazioni Pubbliche “Vittorio Bachelet” e Condirettore del Master in Amministrazione e Governo del Territorio, Università Luiss Guido Carli
Conclude
Paolo URBANI, Professore di Diritto amministrativo, Sapienza Università di Roma.
Nel panorama della formazione nella Pubblica Amministrazione, la Scuola IFEL ha ottenuto un importante riconoscimento. Il Comitato Scientifico della XXII^ Edizione del Premio Filippo Basile per la Formazione nella P.A. ha conferito al Percorso di Basic Knowledge - Elezioni amministrative e poi…un toolkit per l'insediamento la Segnalazione di Eccellenza per la Sezione “Processi e Progetti Formativi".
Il Premio Filippo Basile è un riconoscimento tra i più importanti d’Italia nel settore, che valorizza le eccellenze che si occupano di formazione all'interno della Pubblica Amministrazione italiana; premia, ogni anno, progetti e iniziative che si distinguono per la loro qualità, originalità e il loro positivo impatto nella PA. Il Premio, giunto alla sua ventiduesima edizione, è promosso dall’Associazione Italiana Formatori (AIF) che si dedica allo sviluppo e al miglioramento delle pratiche formative in vari settori, compresa la Pubblica amministrazione.
Il Comitato Scientifico della XXII^ Edizione del Premio ha conferito la Segnalazione di eccellenza al Percorso di Basic Knowledge - Elezioni amministrative e poi…un toolkit per l'insediamento della Scuola IFEL per il contributo nel campo della formazione amministrativa. Il percorso ha ottenuto riconoscimento per la sua qualità, originalità e valore tangibile per il supporto e miglioramento delle competenze degli amministratori locali appena insediati.
La cerimonia di proclamazione degli enti pubblici vincitori dell’edizione 2024 e la Premiazione del Premio “Filippo Basile” si svolgerà il 17 maggio a Genova nell’ambito della XX edizione del Convegno AIF dedicato alla Formazione nella Pubblica Amministrazione prevista il 16, 17 e 18 maggio presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi del Comune di Genova.
La Segnalazione di eccellenza rappresenta un'importante testimonianza dell’impegno di IFEL e di Scuola IFEL nel promuovere l'eccellenza e l'innovazione nella formazione della Pubblica Amministrazione attraverso la progettazione ed erogazione di percorsi di formazione che rispondono alle reali necessità del personale comunale.
Il Percorso di Basic Knowledge - Elezioni amministrative e poi…un toolkit per l'insediamento, nello specifico, è anche il primo corso di formazione IFEL ad essere confluito, disponibile da oggi, nel catalogo Syllabus, la piattaforma di formazione dedicata al capitale umano delle PA promosso dalla Funzione Pubblica, per effetto del Protocollo d’intesa siglato lo scorso marzo.
Il presente documento rientra tra gli allegati del Vademecum DNSH di IFEL, ovvero una raccolta di diversi quaderni operativi e due allegati pensata per supportare i Comuni, in particolare RUP e progettisti, nella corretta applicazione del principio DNSH nei progetti PNRR.
Ciascun Quaderno operativo riprende le Schede tecniche contenute nella Guida Operativa per il rispetto del principio DNSH approvata dalla Ragioneria Generale dello Stato attraverso la Circolare n.33/2022, aggregandole per ambiti tematici simili. Per ciascuna scheda si individua l’ambito di applicazione, i rapporti con i Criteri Ambientali Minimi (CAM), i diversi vincoli da rispettare, le indicazioni e i suggerimenti da inserire nei bandi di affidamento dei servizi di progettazione e dei lavori.
L'allegato n.2, dal titolo "Indicazioni di supporto per l’analisi del rischio climatico e le soluzioni di adattamento dei progetti PNRR", fornisce soluzioni pratiche ed operative che possano essere adottate da progettisti, RUP e operatori economici coinvolti nella realizzazione dei progetti da realizzare.
Il documento è diviso in tre capitoli. Nel primo viene preso in esame il contenuto della Comunicazione della Commissione europea 2021/C 373/01, dal titolo “Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027”, indicata nella Guida operativa del MEF come riferimento per lo sviluppo di analisi del rischio del cambiamento climatico e per la valutazione della vulnerabilità per i progetti infrastrutturali (come opere pubbliche o edifici e infrastrutture verdi e blu, definite dalla Comunicazione COM/2013/249).
Il secondo contiene un facsimile di relazione tecnica da allegare al progetto per la verifica del DNSH "Adattamento ai cambiamenti climatici", all’interno della quale si declinano operativamente le indicazioni contenute proprio nella COM 2021/C 373/01. Il facsimile è quindi un'applicazione pratica della metodologia proposta in quella Comunicazione, che per essere applicata necessità di dati puntuali e previsionali rispetto ai cambiamenti climatici.
Nel terzo è presente un focus dedicato alle fonti informative da poter utilizzare per realizzare le analisi di cui ai capitoli precedenti. In particolare, le fonti sono divise in due categorie: quelle relative ai dati internazionali e nazionali e quelle invece relative ai dati regionali, aggiornati al mese di novembre 2023. Lo scopo di questo catalogo è dare dei riferimenti a partire dai quali sviluppare analisi puntuali, mettendone in evidenza i risultati.
Aggiornamento giugno 2024: è stata pubblicata una versione word editabile del Facsimile di relazione tecnica da allegare al progetto per la verifica del vincolo DNSH “adattamento ai cambiamenti climatici” – FASE 1 (screening).
Dopo la tappa di Rocca San Giovanni in Abruzzo, continuano i Laboratori del Progetto Piccoli di ANCI: il 15 aprile dalle ore 10 alle 18 l'appuntamento è a Pompei presso Habita 79 Pompeii MGallery, in Via Roma, 10. I Sindaci ed esperti del territorio si confronteranno per mettere a sistema le iniziative realizzate nell’ambito del progetto per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni. L’appuntamento sarà riservato ai piccoli Comuni di Campania, Calabria e Sicilia.
Apriranno i lavori, nella sessione della mattina intitolata "Rafforzare i Comuni per far crescere i territori", Lara Panfili, Project Manager Progetto PICCOLI - ANCI, Walter Tortorella, Responsabile Dipartimento Economia Locale e Formazione di IFEL e Francesco Minichillo, Task Manager Progetto PICCOLI - ANCI; nel pomeriggio, nella sessione "Quale futuro per i Piccoli Comuni" spazio agli interventi, tra gli altri, di Veronica Nicotra e al dibattito tra i Sindaci presenti con i dirigenti e funzionari ANCI e con le ANCI Regionali. Interverrà anche il Vice Segretario Generale di ANCI, Stefania Dota. Le conclusioni saranno affidate al presidente di ANCI e sindaco di Bari, Antonio Decaro
Leggi il programma integrale qui.
PICCOLI è un Progetto promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del Programma Operativo Complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 ed attuato da ANCI quale Centro di competenza nazionale.
Per partecipare
Per partecipare è necessario iscriversi a questo link..
Il Direttore di IFEL partecipa ai lavori del “Laboratorio Piccoli comuni” a Rocca San Giovanni
Il Direttore di IFEL Pierciro Galeone è intervenuto al "Laboratorio Piccoli Comuni", evento di confronto tra i Comuni del Progetto P.I.C.C.O.L.I., promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica nell’ambito del Programma operativo complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 ed attuato da ANCI quale centro di competenza nazionale per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni.
L’occasione, riservata ai piccoli Comuni di Abruzzo, Basilicata, Puglia e Molise, è stata messa in campo per condividere le azioni e gli obiettivi raggiunti e il Direttore ha portato il contributo della Fondazione al progetto. (Leggi qui la scheda della Fondazione sui Piccoli Comuni e l'articolo di approfondimento).
“A parole siamo tutti d’accordo: i piccoli comuni, quelli sotto i 5000 abitanti, sono un fattore decisivo per l’equilibrio urbano e un presidio per la difesa degli ecosistemi" ha raccontato Galeone nel suo intervento su Italia oggi. "Sono il 70% dei comuni italiani e curano la maggior parte del territorio nazionale. Ma sono presidi fragili" ha ammonito. "Gli italiani che li abitano, un sesto della popolazione, hanno redditi più bassi: 23,400 euro imponibile pro-capite annuo contro i 27.000 dei comuni più grandi. Sono comunità a rischio demografico: la differenza tra nascite e decessi ogni 1.000 abitanti, è - 7,68 nei piccoli e -5,02 negli altri. I 5.521 piccoli comuni hanno nella loro maggioranza bilanci angusti che rispecchiamo le più modeste basi imponibili e le maggiori spese legate anche alla distanza dai molti servizi essenziali. Hanno perso un quarto del personale dal 2007" aggiung "e hanno difficoltà a rimpiazzarlo lasciando così scoperte intere funzioni amministrative. Se la di là della retorica, davvero vogliamo difendere un patrimonio nazionale ed evitare l’abbandono dei territori il sistema va riequilibrato ed in modo strutturale."
E aggiunge: "Un esempio per tutti: il sistema perequativo, finalizzato a garantire anche ai comuni con minore capacità fiscale l’esercizio delle funzioni fondamentali. Oggi l’attuazione dell’art. 119 Costituzione terzo comma non è assicurato dalla Stato ma dai trasferimenti interni al comparto comunale. 4000 comuni trasferiscono parte della loro IMU a 2500 comuni. Con le spese che crescono per l’inflazione e la rigidità delle entrate significa sottrarre risorse da Comuni che già faticano a far tornare i conti. Si tratta in maggioranza di piccoli comuni. Non si può gestire la perequazione rinchiudendo i comuni in una sorta di recinto che li separa dal sistema pubblico nazionale. Non ci sono stati recinti quando negli anni della crisi i Comuni hanno dato un contributo di 14 miliardi euro al risanamento dei conti della Stato. Un contributo sproporzionato per un comparto che pesa il 6,5% della spesa nazionale. Togliamo i recinti e torniamo alla Costituzione attivando un robusto intervento dello Stato per garantire funzioni fondamentali e livelli essenziali dei servizi su tutto il territorio.
Intanto i comuni non sono fermi. Oggi in Abruzzo a Rocca San Giovanni si riuniscono i partecipanti al progetto in P.I.C.C.O.L.I. la più importante azione di sostegno alle capacità amministrative degli ultimi anni realizzato dal Dipartimento funzione pubblica e ANCI nel quale IFEL ha curato la formazione e la parte finanziaria. È una occasione per discutere strategie e mettere in comune le esperienze e gli strumenti emersi nel lavoro di assistenza a 1000 piccoli comuni. E’ un segnale positivo" conclude "che indica una strada. Se messi nelle condizioni di lavorare i piccoli comuni sono capaci di innovazione. Nuove forme associative, uso delle tecnologie, cooperazione tra livelli di governo. La sostenibilità dello sviluppo italiano e la coesione territoriale è una partita che si gioca anche qui” ha concluso il Direttore Galeone.