Presentato il Rapporto Italia Generativa 2023: un blocco generazionale rischia di mettere a repentaglio il futuro dell'Italia
Un lavoro di ricerca che, in una fase di preoccupante arretratezza dell’Italia, intende contribuire al dibattito sulla questione giovanile, mobilitare disponibilità e promuovere convergenze tra le diverse forze del Paese e incoraggiare un cambio di prospettiva e di marcia, perché le nuove generazioni possano desiderare nuovamente di crescere, lavorare, investire, abitare l’Italia. Sono questi gli obiettivi del Rapporto Italia Generativa 2023, presentato oggi a Roma a Palazzo Wedekind con il patrocinio dell’INPS che ha visto il contributo scritto di Marina Elvira Calderone, Ministro del lavoro e delle politiche sociali della Repubblica Italiana.
Il lavoro di ricerca è curato dal Centre for the Anthropology of Religion and Generative Studies (ARC) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con la collaborazione di IFEL e il sostegno di Fondazione Unipolis ed è promosso da Generatività Sociale.
“Più di classifiche che formalizzano le diversità e la distanza tra i territori, oggi le amministrazioni locali hanno bisogno di Rapporti che mettono insieme. Il Rapporto Italia Generativa 2023 va proprio in questa direzione – ha dichiarato il Direttore Pierciro Galeone - Le dinamiche sociali, demografiche, culturali, ambientali ed economiche sono talmente in evoluzione che l’offerta della pubblica amministrazione deve per forza adeguarsi. Ma non basta mettere più risorse, che oltretutto oggi non ci sono e in futuro saranno ancora meno. Occorre fare un passo avanti come risposta alle sollecitazioni che ci arrivano dalle nostre comunità e dalle conclusioni del Rapporto. Esattamente come è successo in passato in relazione alle grandi riforme che hanno coinvolto i bilanci e i modelli organizzativi. IFEL a supporto di questa ricerca di maggiore sostenibilità ha deciso di sviluppare internamente il progetto IMPATTI. Si tratta di un progetto che si colloca all’interno del tradizionale lavoro svolto della Fondazione IFEL orientato a migliorare la gestione del bilancio da parte degli EELL. Migliore gestione del bilancio non va inteso solo come un ricerca di “equilibrismo” economico ma come una ricerca di armonia, un equilibrio, tra gli asset strategici economico, sociale, ambientale e culturale”.
Il Rapporto Italia Generativa, consultabile nella sua versione integrale qui, è evidenziare le aree di opportunità e di blocco dello sviluppo all’interno della società italiana, lungo le direttrici relazionali di intergenerazionalità, complessità e contribuzione.
L’ultima edizione della ricerca si concentra sulla condizione giovanile in Italia e in Europa e propone una lettura sintetica di alcuni dei principali fenomeni che oggi caratterizzano il percorso verso l’età adulta. Gli esiti dell’ultima edizione della ricerca sono riassunti in un titolo emblematico, che ci restituisce l’immagine di una generazione imprigionata - di una “gabbia (semi)dorata”, appunto.
Via dalla “gabbia (semi)dorata”
I giovani di oggi - se vivono ancora, mediamente, in una condizione di benessere - faticano a raggiungere una vera autonomia di vita che passa necessariamente dalla scuola, dal lavoro, dalla condizione abitativa. In un contesto di bassa crescita, dove a prevalere sono le dinamiche conservative delle generazioni senior, i giovani rischiano di restare sempre più al palo, imprigionati nella rete di una agiatezza ricevuta e non conquistata che qualche volta disinnesca il desiderio e più spesso li relega ai margini dell’economia e della società.
Prigionieri di una “gabbia (semi)dorata”, molti ragazzi rischiano di perdere la spinta creativa e l’energia motivazionale, adagiandosi su una prospettiva del “giorno per giorno” di brevissimo termine e di basso profilo (benché non privo dei suoi piccoli piaceri e di micro sicurezze) che diventa strategia di vita.
Per molti l’unica alternativa sembra quella di lasciare il Paese alla ricerca di possibilità che non riescono a trovare in Italia. Un adattamento negativo per loro e per l’intero Paese.
Le aree tematiche e il quadro complessivo
Assumendo il punto di vista dei giovani italiani, il Rapporto Italia Generativa 2023 individua 5 aree tematiche decisive nel passaggio all’adultità: l’educazione e la formazione; l’ingresso nel mondo del lavoro; l’accesso all’autonomia abitativa; il benessere; la fiducia e la partecipazione.
Il quadro complessivo restituisce un pesante e trasversale ritardo del nostro Paese. Sono molteplici le condizioni di penalità che i giovani italiani si trovano ad affrontare rispetto a molti dei loro coetanei europei, praticamente in tutte le transizioni analizzate.
Dall’analisi, emerge, inoltre, un preoccupante squilibrio generazionale – di cui beneficiano le coorti più anziane del nostro Paese a discapito delle più giovani - che aggrava ulteriormente le prospettive di sviluppo tanto a livello personale che collettivo dei giovani cittadini italiani.
Nel contesto di grandi transizioni planetarie – da quella ecologico-energetica a quella digitale, e nell’ottica delle grandi trasformazioni che stanno impattando sempre più significativamente sul nostro Paese (si pensi ai cambiamenti demografici e ai processi migratori, ad esempio), è evidente la necessità di un’azione integrale e strutturale che può porsi unicamente nella prospettiva di un grande Patto generazionale.
È questa la priorità che dovrebbe essere assunta come obiettivo unitario dalle diverse forze del Paese e che dovrebbe informare ogni iniziativa ed azione di policy nel prossimo futuro.
A questo riguardo, il Rapporto prova a suggerire possibili direzioni di lavoro che vanno anzitutto nella direzione di garantire nuova rilevanza sociale, economica, culturale, politica alle nuove generazioni, allargandone gli spazi della partecipazione e aumentandone concretamente il peso, anche a livello decisionale; non secondariamente, verso un convinto riorientamento degli investimenti pubblici e delle risorse private sulle nuove generazioni e su tutte le aree che ne supportano la crescita e il pieno sviluppo.
Il modello di analisi generativo
La Generatività Sociale offre una prospettiva inedita nel leggere l’economia e la società, le loro relazioni e i loro sviluppi.
Insistendo sulla necessità di adottare uno sguardo più largo, integrato e prospettico sulla realtà, essa permette di recuperare la dimensione processuale e intertemporale e di assumere una visione non lineare, cioè complessa della vita, affrontando i nodi che bloccano il dinamismo e l’iniziativa dei diversi attori sociali evitando, così, approcci settoriali e a breve termine.
A livello di metodo il Rapporto, nell’indicare alcune policy europee selezionate sulla base dello loro esemplarità generativa, desidera suggerire anche una via per ideare, progettare, realizzare e valutare le policy: rispetto agli obiettivi, è necessario investire su processi contributivi che siano effettivamente trasformativi nel tempo e generatori di multiforme valore, nel quadro di una visione di lungo periodo per il Paese.
Nell'ambito dell'Osservatorio Nazionale RUP, istituito all’interno del Piano Nazionale Formazione Appalti - PNRR Academy, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, IFEL, SNA, ITACA, in collaborazione con ANAC, CONSIP e la Rete degli Osservatori regionali dei contratti pubblici, invitano tutti i RUP a rispondere alla “Indagine RUP 2024”, volta a raccogliere suggerimenti e proposte da parte dei Responsabili Unici del Progetto italiani in merito alla gestione degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici, forniture e servizi e all’attuazione degli interventi, anche alla luce delle novità introdotte dal nuovo Codice.
Un’attenzione particolare è dedicata alle principali criticità che vengono riscontrate per ciascuna fase del procedimento e alle competenze possedute e necessarie per lo svolgimento delle proprie attività.
Per partecipare alla rilevazione si può rispondere dal 4 al 2 aprile 2024 al questionario anonimo disponibile a questo link.
I risultati, trattati in forma aggregata, confluiranno nella seconda edizione del rapporto di ricerca “Osservatorio RUP” di cui verrà data ampia diffusione e contribuiranno alla definizione dei percorsi formativi, destinati al personale delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, erogati dalla PNRR Academy in materia di contratti pubblici, anche in attuazione della strategia professionalizzante.
In caso di problemi o difficoltà nella compilazione del questionario è possibile scrivere ai seguenti indirizzi e-mail specificando sempre il nome del proprio ente di appartenenza:
Nuovi percorsi formativi dedicati ai dipendenti pubblici sulla piattaforma Syllabus
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, ha sottoscritto con il Presidente dell’Istituto IFEL, Alessandro Canelli, un protocollo d’intesa per migliorare le competenze del personale pubblico, funzionali a sostenere i processi di transizione digitale, ecologica e amministrativa delle Pubbliche amministrazioni centrali e locali.
L’accordo promuove la formazione e lo sviluppo del capitale umano attraverso l’elaborazione di prodotti formativi che ampliano il Catalogo dell’offerta fruibile sulla piattaforma Syllabus, il portale per la formazione dei dipendenti pubblici, mediante l’inserimento di contenuti e approfondimenti in ambito di finanza ed economia locale.
Il protocollo favorisce inoltre la sperimentazione di nuove forme di condivisione e il rafforzamento delle conoscenze e competenze del personale comunale anche attraverso la mobilità dei dipendenti.
L’intesa prevede infine la progettazione e l’implementazione di soluzioni innovative per lo sviluppo di professionalità a supporto della realizzazione di progetti particolarmente complessi, finanziati dal PNRR e da altre fonti, anche per far fronte alle carenze di personale e di competenze degli enti locali.
L’istituzione di un Comitato tecnico di indirizzo, composto da due rappresentanti del Dipartimento della funzione pubblica e da due rappresentanti dell’IFEL, garantirà la realizzazione di tutti gli obiettivi.
“La firma del protocollo con IFEL rappresenta un ulteriore e importante contributo al processo di innovazione dei nostri uffici – commenta il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo –. Guardo sempre con favore e sostengo con convinzione le iniziative volte a migliorare in modo significativo la formazione delle nostre persone. Ringrazio quindi il presidente Alessandro Canelli per questa interessante opportunità. Investire in questo ambito è fondamentale per costruire, giorno dopo giorno, una Pa moderna che sappia rispondere in modo efficace ed efficiente ai veloci cambiamenti in atto”.
Il Presidente IFEL, Alessandro Canelli, sottolinea “il momento di straordinario impegno delle risorse umane dei Comuni. La cooperazione con il Dipartimento di Funzione pubblica è decisiva per assicurare qualità ad un sistema di formazione continua in grado di raggiugere tutti i dipendenti comunali”.
Parte il 4 marzo 2024 la formazione per i RUP sulla digitalizzazione integrale del ciclo degli appalti pubblici nel Nuovo Codice, erogata nell'ambito della del Piano nazionale di formazione per la professionalizzazione del RUP - PNRR Academy
Le attività formative sono realizzate all’interno della Convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) - Direzione generale per la regolazione dei contratti pubblici e la vigilanza sulle grandi opere e ITACA, IFEL e SNA, in collaborazione con la rete nazionale degli Osservatori regionali, Anac e Consip.
Lo scenario
Il Piano contribuisce all’attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti previsto dagli art. 62 e 63 ed allegato II.4 del Dlgs 36/23, ed è stato programmato in coerenza con la strategia professionalizzante, in attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR.
La formazione
Il percorso formativo prevede 10 webinar, che si terranno a partire dal 4 marzo ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9:30 alle 11:30. Tutte le registrazioni e i materiali didattici sono disponibili sulla Piattaforma elearning del Piano nazionale.
I partecipanti che avranno seguito almeno l’80% del percorso, in modalità sincrona o asincrona, potranno sostenere un test di autovalutazione al superamento del quale riceveranno l’attestato di partecipazione, per le 20 ore di formazione fruita.
Iscrizioni
L'iscrizione ai corsi avviene sulla piattaforma nazionale appalti e consente di partecipare utilizzando le credenziali di accesso alla piattaforma.
La pandemia COVID-19 ha stravolto la vita dei bambini e degli adolescenti. La sospensione delle attività scolastiche, ricreative, ludiche e sportive li ha costretti a rimanere chiusi in casa, con ricadute negative di cui ora si vedono gli effetti in termini di crescita di forme di disagio psicologico, difficoltà nella socializzazione e nell’apprendimento oltre ad una preoccupante diffusione di manifestazioni di ansia, depressione, disturbi alimentari, istinti suicidari e comportamento antisociale.
Nella ricerca “Il disagio psicologico dei bambini e adolescenti post pandemia. I bisogni emersi e la risposta dei Comuni” realizzata da Fondazione The Bridge in collaborazione con IFEL, si analizza in modo strutturato del disagio nei bambini della scuola primaria e del primo ciclo della secondaria, post Covid-19. L’analisi è frutto di uno studio realizzato nel 2023 condotto attraverso la somministrazione di una survey rivolta ad insegnanti e dirigenti scolatici, e una indagine presso Assessori e/o Dirigenti all’educazione e al welfare di Comuni italiani, volta a valutare come tali forme di disagio abbiano avuto un impatto sui servizi e come i Comuni abbiano organizzato la risposta a sostegno delle famiglie e dei minori in difficoltà.