Ultimo aggiornamento 24.04.2025 - 9:33
Mariangela Parenti

Mariangela Parenti

La nona edizione de “I Comuni della Lombardia” descrive le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio demografiche dei Comuni lombardi, utilizzando come fonti primarie i dati ufficiali più recenti e disponibili per ciascun settore d’indagine. Le variabili analizzate sono rappresentate in forma cartografica e tabellare (per classe demografica e provincia).

La Scuola IFEL rafforza il suo ruolo come punto di riferimento nella formazione per la pubblica amministrazione, avviando il rilascio dei primi open badge notarizzati su blockchain. Una scelta innovativa, che mira a garantire autenticità, trasparenza e sicurezza nella certificazione delle competenze acquisite attraverso i propri percorsi formativi.

Gli open badge sono attestati digitali che certificano in modo dettagliato le competenze sviluppate. La notarizzazione su tecnologia blockchain li rende immutabili e facilmente verificabili, assicurando un valore aggiunto sia per i partecipanti sia per gli enti pubblici che ne riconoscono la validità.

I primi badge digitali notarizzati sono stati rilasciati ai partecipanti della seconda edizione della Masterclass in Bilancio e contabilità, rivolta ai futuri responsabili dei servizi finanziari dei Comuni. Per i percorsi di Basic Knowledge, il primo rilascio è sul percorso Privacy | I principi fondanti della tutela dei dati personali, mentre per la linea formativa dedicata all'Up-skilling e Re-skilling si parte dal percorso Pianificare e misurare le 4 grandi transizioni della PA. Questi primi percorsi aprono la strada al rilascio progressivo dei badge blockchain per le altre attività formative della Scuola.

A rendere ancora più distintivi questi attestati, una grafica dedicata che consente di riconoscere a colpo d’occhio i percorsi formativi certificati tramite blockchain.

A partire dal 2022, con oltre 400.000 partecipazioni attive e più di 50.000 open badge rilasciati, la Scuola IFEL conferma così il proprio impegno non solo nel raggiungere un numero sempre più alto di dipendenti comunali, ma anche nel costruire una formazione di qualità, aperta, accessibile e proiettata verso il futuro.

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Questo volume è uno degli output del progetto “Territori Generativi”, iniziativa sperimentale voluta dalla Fondazione IFEL e dal Centro di Ricerca ARC dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e sostenuta e cofinanziata da Fondazione Cariplo.

Si tratta della presentazione del metodo TCC cioè Territori Capacitanti e Contributivi che è stato elaborato dal Centro di Ricerca ARC dell’Università Cattolica ed è stato sperimentato nel corso del progetto “Territori Generativi”. Si tratta di un approccio metodologico che prevede 8 diverse fasi di lavoro, da seguire per accompagnare la nascita di progettualità sociali come: cura e sostegno ai caregiver, cura e sostegno alla disabilità e alla salute mentale, abitare, PUA e Casa della Comunità, cura e sostegno ad anziani e fragili, promozione della partecipazione attiva e contributiva, cura e sostegno ai giovani, Piano di Zona.

Il metodo è utile per organizzare l’amministrazione condivisa cioè per includere diversi attori e portatori di interesse nei processi di ideazione, organizzazione e innovazione dei servizi; nella creazione di strategie territoriali che impatteranno sugli attori stessi; nelle varie occasioni di co-programmazione e co-progettazione.

Questo volume è uno degli output del progetto “Territori Generativi”, iniziativa sperimentale voluta dalla Fondazione IFEL e dal Centro di Ricerca ARC dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e sostenuta e cofinanziata da Fondazione Cariplo.

Nel volume viene affrontato il tema della ricomposizione delle risorse, tema-chiave per quanto riguarda la sostenibilità del welfare locale dato che la frammentazione delle risorse per il welfare locale è uno dei principali fattori di inefficacia ed inefficienza delle risposte date ai diversi bisogni delle persone sui territori.

Non si tratta di un testo teorico ma di riflessioni che si fondano sulla concreta esperienza e sui bisogni degli operatori coinvolti sul campo nella costruzione e gestione dei sistemi territoriali di welfare: la creazione di Case di Comunità e Punti Unici di Accesso; la definizione del Budget di Salute; la creazione del Regolamento per l’Amministrazione Condivisa; la realizzazione di co-progettazioni e co-programmazioni; ecc.

Si invita chi voglia contribuire alla riflessione ad inviare il proprio contributo all’indirizzo:

Presentato il 27 marzo 2025 a Napoli, presso la sala Giunta del Comune e alla presenza dell’Assessore Paolo Baretta, la bozza intermedia dello Studio di fattibilità per la creazione del sistema informativo unico del patrimonio immobiliare comunale

Lo studio, condotto dalla Fondazione IFEL sulla base di un accordo collaborazione con il Comune siglato l’estate scorsa, si inserisce nel quadro di profondo riforma del comparto patrimonio messa in cantiere dall’attuale amministrazione. 
L’assessore Baretta ha spiegato che l'amministrazione cittadina - insieme alla costruzione di un sistema informativo unico, capace di superare l’attuale frammentazione nella produzione di dati e proteso verso l’integrazione multifunzionale (GIS e BIM) e l’Interoperatività-  è impegnata nella costruzione di una società di scopo per la gestione dei cespiti patrimoniali ed in un progetto di riordino della partecipata “Napoli Servizi”,  attuale soggetto gestore del sistema informativo comunale (SEPACOM), i cui limiti funzionali e operativi  sono chiaramente emersi nella prima “fotografia” che è stata offerta da IFEL al confronto con i dirigenti e i tecnici di settore che hanno partecipato all’incontro di oggi. 

Il Direttore Generale del Comune, Pasquale Granata, nel suo intervento conclusivo ha precisato il contesto in cui sta muovendosi il Comune nel programma di intervento sul patrimonio, illustrando i criteri che l’amministrazione si è data per una generale riorganizzazione del personale addetto al patrimonio, terza componente del disegno di riforma. 

Lo studio di fattibilità, integrato dei suggerimenti che arriveranno dall'amministrazione e corredato dalla stima dei costi, verrà consegnato al Comune di Napoli nelle prossime settimane. 
 

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