I Comuni delle Regioni a Statuto Ordinario sono chiamati a rendicontare, come disposto dal DPCM 1 luglio 2021, lo sviluppo e il potenziamento dei servizi sociali comunali per effetto degli incrementi del Fondo di solidarietà comunale disposti per l’anno 2021 dalla legge di Bilancio.
Per facilitare gli adempimenti connessi a questi aumenti di risorse, IFEL ha realizzato il servizio Obiettivi per il sociale, un sistema di compilazione assistita online che aiuta a descrivere il livello dei servizi offerti ai cittadini nonchè l'utilizzo delle risorse effettive aggiuntive da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali.
Nello specifico il sistema permette di effettuare:
- l’autodiagnosi del numero di utenti serviti e della spesa del sociale
- la rendicontazione delle risorse aggiuntive effettive assegnate per il potenziamento dei servizi sociali
- la predisposizione della relazione consuntiva.
Il sito mette a disposizione anche i principali riferimenti normativi sul tema e un’agile sezione che raccoglie le domande più frequenti poste agli esperti IFEL sulle modalità di calcolo dei principali indicatori richiesti (es. spesa storica) e sulle modalità di compilazione della rendicontazione per le varie forme di gestione associata dei servizi sociali. Nell'area ad accesso riservato, oltre allo strumento di calcolo vero e proprio, sono a disposizione dei Comuni i manuali tecnici per il supporto alla compilazione.
Per gli approfondimenti sull'argomento (quali consultazione normativa, istruzioni di compilazione della rendicontazione ...) e per l'accesso al servizio, consultare il sito al link:https://obiettiviperilsociale.fondazioneifel.it/obs/Home
L’undicesimo Rapporto realizzato da IFEL sulla dimensione territoriale nelle politiche di coesione aggiorna e contemporaneamente rinnova la precedente edizione del volume.
Il Capitolo 1 fornisce il quadro dello stato di avanzamento finanziario dei Fondi SIE 2014-2020 a livello europeo ed in Italia. Analisi specifiche sono dedicate alla programmazione complementare e alla riprogrammazione del ciclo 2014-2020 in risposta all’emergenza Covid-19.
Il Capitolo 2 riporta le principali evidenze di analisi dedicate all’attuazione dei progetti FESR e FSE per il ciclo 2014-2020, con focus specifici relativi ai comuni beneficiari di interventi.
Il Capitolo 3 si concentra sulla dimensione territoriale del ciclo 2014-2020 alla luce della riprogrammazione, mentre il Capitolo 4 riguarda il futuro della politica di coesione per il 2021-2027, sia sul versante delle risorse finanziarie, alla luce del nuovo strumento Next Generation EU e del rafforzamento del Quadro Finanziario Pluriennale in risposta all’emergenza Covid-19, sia sul fronte dell’impostazione della programmazione.
Il Focus di quest’anno è dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mentre le Appendici trattano il tema dell’addizionalità delle risorse UE (Appendice 1), lo stato di attuazione dei progetti FSC e FEAMP 2014-2020 con comuni beneficiari (Appendice 2 e 3) e infine il Green Deal europeo nel settennio 2021-2027 (Appendice 4).
Il Ministro del turismo interviene nella terza giornata di approfondimento della X Conferenza annuale di IFEL su Pnrr, l’attuazione del piano e la realizzazione degli investimenti comunali
“La sfida è molto complicata perché spendere tutte le risorse che arriveranno in poco tempo con il Pnrr in modo efficace non è semplice. Per i comuni si tratta di una sfida particolarmente complessa perché sono necessarie competenze che non tutti gli enti locali hanno al loro interno”. Così Massimo Garavaglia, Ministro del turismo, nel video messaggio di saluto nella giornata conclusiva della X Conferenza annuale di IFEL quest’anno incentrata sui temi legati al Pnrr e agli investimenti pubblici.
“Non è facile per gli enti avere nel proprio interno personale pubblico che sia dedicato e che possa fare progettazione in tempi rapidi - ha proseguito il Ministro – E’ un tema anche di costi, chiaramente e bene fatti i progetti, il tema della realizzazione in tempi rapidi, quindi un ulteriore problema è quello legato alla velocità di realizzazione di questi interventi. Mettendo insieme i problemi bisogna necessariamente trovare delle soluzioni. Una soluzione è quella dell’aggregazione, non si può pensare di andare in ordine sparso per raccogliere una sfida che è così importante. E’ impensabile che un singolo comune possa portare a casa da solo il risultato. Che fare? Aggregarsi e trovare dei temi comuni. Questo riguarda anche i fondi diretti del turismo anche se quelli dedicati in modo diretto agli enti locali non sono molti. L’unica parte è quella dedicata all’hub digitale realizzata come cornice a livello nazionale dal Ministero ma che va riempita di contenuti con i singoli dipinti che verranno dai territori. Bisognerà collegare poi i territori a temi specifici, penso ad esempio ai comuni del Lago di Garda, quelli della lirica o alle Città dei Motori”.
“Sono presenti, inoltre, altri fondi non direttamente collegati al turismo – conclude Garavaglia – come quelli legati ai Borghi che fanno capo al Ministro della Cultura o che fanno capo ad altri ministeri ma che riguardano anche il turismo. La sfida è complicata ma a noi piacciono le cose complicate”.
E’ possibile seguire i lavori della tre giorni della X Conferenza IFEL sul sito dedicato.
IL VIDEO DELLA TERZA SESSIONE
Nella seconda giornata di lavori l’intervento del Sottosegretario Amendola e il saluto del Ministro della Cultura Dario Franceschini che ha ribadito come il PNRR comprenda il Piano Nazionale per i Borghi, il recupero del patrimonio edilizio rurale, il ripristino dei parchi e dei luoghi pubblici delle aree interne e la messa in sicurezza sismica delle chiese del Fondo Edifici di Culto.
“Il mio è un messaggio di forte sostegno in un momento in cui tutti siamo chiamati, dopo il negoziato chiuso nel luglio del 2020, a rende esecutivo il PNRR, un grande piano di investimento europeo costruito con i bond quindi con solidarietà tra i ventisette Paesi orientato per il 60% sulle due transizioni, verso un governo sostenibile e verso il governo digitale della nostra economia e della nostra pubblica amministrazione”. Così nel video messaggio di saluto alla Fondazione Enzo Amendola, sottosegretario agli Affari europei.
“Siamo in una fase in cui il Governo a ritmo serrato – ha proseguito il Amendola – verso il primo rilevamento di fine dicembre procede con quelli che sono atti necessari a rendere esecutivi i bandi. Per rendere esecutivo questo piano, come ripete sempre il Presidente del Consiglio Mario Draghi, è fondamentale il lavoro degli ottomila comuni, delle aree metropolitane, per rendere una pianificazione esecutiva, presente sul territorio, e che trasformi lungo le sei missioni del piano quelli che non sono ritardi per il nostro Paese ma priorità. Tengo a sottolineare, lo dico ai Sindaci, insieme alle aree metropolitane ed al lavoro che faranno le Regioni che oltre ai 205 miliardi di euro previsti dal Piano con il Fondo complementare di oltre 30 miliardi siamo già in attivazione per quelle che sono le linee del bilancio europeo ordinario 2021-2027 che per l’Italia significa ulteriori cento miliardi di risorse provenienti dai Fondi di coesione, dai fondi per l’Agricoltura, per la sicurezza e per la qualità della vita nelle nostre città. Abbiamo un congruo ammontare di risorse che a differenza del passato l’Italia deve utilizzare con tempi, obiettivi ed uno scadenzario che sia al servizio del Paese dopo la tragedia pandemica vissuta due anni fa e la lotta che continuiamo contro il Sars Covid 19”.
“La struttura di cui si è dotata il Governo, attraverso i decreti compresi alcuni in conversione di legge, ha una strumentazione – chiude il Sottosegretario – di procedure più snelle e più semplificate ma soprattutto in base alle richieste anche dell’Anci sono svolte a rafforzare le macchine comunali per rendere l’esecutiva delle sei missioni e dei progetti qualcosa di reale nei tempi previsti dal Piano europeo. E’ necessario il partenariato costante non solo tra Bruxelles e Roma oltre che tra Roma e le singole città per i negoziati in corso, come per i cambiamenti climatici, ma anche per quelli che verranno. Quello che sperimenteremo con il Pnrr sarà fatto per rendere la macchina pubblica più snella ed agile nell’erogare i servizi ai cittadini e alle imprese”.
Durante i lavori odierni della seconda giornata della X Conferenza annuale di IFEL “I comuni per lo sviluppo. La finanza locale dalla crisi alla sfida del PNRR” è inoltre intervenuto con un messaggio scritto Dario Franceschini, Ministro della cultura ribadendo le parole del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che in più occasioni ha definito “i Comuni i veri protagonisti del Recovery Plan”.
“Risorse ingenti – ha spiegato Franceschini - verranno gestite direttamente dalle amministrazioni municipali e, allo stesso tempo, molti programmi e progetti insisteranno sui loro territori, con evidenti ricadute procedurali, autorizzative e finanziarie sulle vostre realtà. Il Ministero della Cultura, in questo contesto, ha voluto riconoscere il ruolo delle aree interne del Paese, chiamate a una nuova stagione di sviluppo proprio per effetto della pandemia. Molti hanno scelto o sceglieranno di trasferire i propri progetti di vita nelle cittadine e nei borghi della penisola, con carattere permanente. Ancora più alti sono i numeri del turismo interno, con un considerevole aumento degli italiani che hanno scelto di trascorrere in tali realtà le proprie vacanze. In questo contesto, è doveroso agire per far sì che questo sviluppo sia il più possibile armonioso e sostenibile. Per questo motivo il PNRR comprende il Piano Nazionale per i Borghi, con oltre 1 miliardo di euro, il recupero del patrimonio edilizio rurale, con 600 milioni di euro, il ripristino dei parchi e dei luoghi pubblici delle aree interne, con 300 milioni di euro, e la messa in sicurezza sismica delle chiese del Fondo Edifici di Culto, con 500 milioni di euro”.
“Tutto questo – conclude il Ministro - sarà al centro degli incontri organizzati nei prossimi tre giorni nel contesto della decima conferenza sulla finanza e l’economia locale, un’importante occasione di confronto per le amministrazioni locali che, sono certo, sarà fruttuosa per molti”.
E’ possibile seguire i lavori della tre giorni della X Conferenza IFEL sul sito dedicato.
In apertura dei lavori della tre giorni della X Conferenza annuale il saluto del Presidente dell’Anci e la relazione di chiusura di Alessandro Canelli, Presidente IFEL.
“Oggi per i comuni è prioritario il tema della capacità dell’amministrazione di spendere le risorse aggiuntive, quelle previste dall’attuazione del PNRR, rispetto alle attività ordinarie e al lavoro quotidiano già svolto dagli enti locali”. Così il Presidente Antonio Decaro introduce i lavori della X Conferenza annuale di IFEL “I comuni per lo sviluppo. La finanza locale dalla crisi alla sfida del PNRR” prevista nei prossimi tre giorni in modalità web. “Ricordo che il comparto dei comuni nel solo 2019 rappresentava ben il 25% dell’intera spesa per la realizzazione di opere pubbliche nel Paese – ha ricordato il Presidente dell’Anci - spesa che continuiamo a fare e che aumenteremo fino al 75%, utilizzando i 40 miliardi di euro aggiuntivi su PNRR, fino al 2026. La disponibilità di risorse umane è fondamentale per la realizzazione di queste opere pubbliche. Per aiutare gli enti locali alla partecipazione ai bandi è prevista una task force di 1500 nuovi esperti, ma il rischio che corriamo riguarda la spesa corrente. Quando queste opere pubbliche saranno state realizzate potremmo rischiare di non riuscire ad amministrarle, a gestirne la manutenzione e a garantire i servizi erogati, tutte voci che ricadono nella spesa corrente. Chiariremo presto nell’interlocuzione con il governo che cosa sarà necessario affinché le opere progettate ora possano davvero contribuire concretamente a fare dell’Italia un paese migliore”.
“Lo stato attuale del comparto comunale è adeguato alle sfide che di attendono – ha spiegato nel suo intervento Alessandro Canelli, Presidente di IFEL e delegato alla finanza locale - ma è necessario un potenziamento ed una stabilizzazione delle regole e dei flussi finanziari. Sono tre i punti critici. Alla perequazione serve un finanziamento statale che copra le differenze tra capacità fiscali e fabbisogni standard. Oggi è assicurata dai Comuni “donatori” ma è più che mai necessario tornare alla perequazione verticale prevista dalla delega fiscale della legge 42 del 2009 di riforma del Titolo V della Costituzione. Il secondo punto critico riguarda la necessità di stabilire norme nuove per il dissesto e procedure di riequilibrio e predissesto ma soprattutto sono necessari strumenti finanziari nuovi ed una amministrazione specializzata che guidi i comuni per uscire dalla situazione di predissesto. Inoltre, è necessario per i comuni uno sforzo straordinario sulla riscossione. Lo sappiamo, è il problema complesso che richiede correzioni forti, anche individuando nuove forme, nella gestione del servizio su cui è necessario avviare una riflessione importante che porti lo Stato e i comuni a cooperare sul tema. Infine, il debito. Molto comuni pagano tassi assolutamente fuori mercato. Le norme ci sono ma va accelerato il processo di sostituzione del debito”.
“Il rafforzamento ordinario della finanza comunale serve al paese – ha concluso il delegato alla finanza locale dell’ANCI - Serve per spendere presto e bene le risorse previste dal PNRR. Ma soprattutto serve per trasformare gli investimenti in infrastrutture funzionanti, in servizi erogati soprattutto sociali nonché sanitari ad esempio. Per far questo è importante la qualità della spesa corrente ma sono necessari uffici efficienti e personale adeguato in numero e qualificazione. Il Pnrr sarà l’occasione per aumentare produttività, competitività e sostenibilità”.
Il saluto istituzionale di inizio lavori è stato affidato a Pierciro Galeone, Direttore IFEL. “Siamo difronte ad una fase espansiva per la finanza pubblica ed i comuni saranno sempre più impegnati sul fronte degli investimenti pubblici sui territori – ha dichiarato Galeone – Ma dobbiamo rendere il comparto comunale più robusto e stabile per affrontare questa stagione. Dobbiamo intanto fronteggiare due crisi, quella ancora vicina è quella pandemia, da cui stiamo venendo fuori grazie anche ad una forte cooperazione interistituzionale e il cui impatto sulla finanza locale è stato mitigato. Non dobbiamo abbassare la guardia, tenendola alta, per vedere gli sviluppi che ci saranno nei prossimi mesi. La crisi più lontana, quella finanziaria 2011-2016, sta ancora avendo i suoi effetti negativi. Salta fuori una fragilità del comparto in alcuni sue parti. La mancata riforma del federalismo fiscale e del Titolo V della Costituzione italiana è la causa remota. Quello che abbiamo davanti con la prossima programmazione economica e le risorse messe in campo dal PNRR fino al 2026 è un Piano, non un intervento congiunturale, impiantato come elemento strutturale che deve cambiare competitività, produttività e sostenibilità così come il nostro modo di lavorar e consumare impattando direttamente sulla vita reale del paese”.
Le relazioni iniziali, affidate ad Andrea Ferri, Responsabile del Dipartimento Finanza locale ANCI-IFEL e a Sonia Caffù, della Ragioneria Generale dello Stato - Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno dato un quadro generale delle finanze locali alla luce dell’emergenza pandemica ancora in corso.
“L’emergenza sanitaria e il programma europeo Next Generation EU hanno profondamente modificato il quadro della finanza pubblica – ha dichiarato il Vice Direttore di IFEL Ferri - L’importanza dell’azione pubblica nei servizi più direttamente investiti dalla pandemia, come nel settore della sanità e dei servizi sociali, è emersa in modo indiscusso. Il ruolo dei Comuni nella gestione dell’emergenza è stato, ed è tuttora, essenziale e ampiamente riconosciuto. Abbiamo oggi a che fare con due emergenze: quella sanitaria, in larga parte alle nostre spalle, grazie all’intensa campagna vaccinale, e quella della ripresa e dell’attuazione del PNRR. Gli effetti finali della crisi da virus Covid-19 saranno pienamente valutabili tra qualche tempo e dipenderanno in gran parte dalle modalità della ripresa in atto. L’attuazione del PNRR costituisce un terreno fondamentale per andare oltre le condizioni ante-pandemia e impiantare uno sviluppo duraturo e sostenibile”.
“La spesa corrente è restata sotto controllo – ha precisato Ferri - dal 2010 al 2019 e meno il 6% in termini nominali. La ripresa degli investimenti, non interrotta dalla pandemia, registra nel 2021 un aumento del 33% rispetto al minimo storico del 2017. I comuni producono nel complesso avanzi, nel 2019 pari a più 900 milioni di euro di accreditamento netto ed uno stock di debito in costante diminuzione (l’1,5% della P.A., ma a tassi «storici» esorbitanti)”. La tenuta dei conti per i Comuni è stata possibile nonostante le “carenze di personale persistenti, riduzione del 21% in 10 anni, per quasi 100mila unità in meno e una riduzione della spesa per il personale pari al 16%, meno 2,6 mld. di euro – precisa Ferri – e gli accantonamenti da mancate riscossioni (FCDE) sopra i 5 miliardi di euro annui. Un’ampia minoranza di enti risulta in disavanzo, quasi il 20%, tra i quali molti in strutturale carenza di risorse standard. Tra le altre criticità vanno segnalati gli effetti asimmetrici non controllati delle riforme contabili e una perequazione incompleta, che di fatto muove solo ora i suoi primi passi”.
Sempre di PNRR e di novità in corso ha parlato invece Sonia Caffù del Mef ricordando le azioni poste in essere sul fronte del personale a supporto Enti locali per l’attuazione ma precisando anche “che La Corte Costituzionale con la sentenza n. 115/2020 ha sottolineato due aspetti fondamentali: che le crisi finanziarie degli enti non sempre sono imputabili a cattiva amministrazione, ma sono in alcuni casi conseguenza delle difficoltà economiche e sociali del territorio e che laddove le difficoltà finanziarie non sono imputabili a deficienze gestionali, lo Stato debba intervenire con aiuti finanziari piuttosto che attraverso artifici contabili che mirano solo a rinviare il problema e non già a risolverlo”.
“Grazie al decreto «Reclutamento» - ha ricordato inoltre Caffù - le Amministrazioni possono porre a carico del Piano le spese per il reclutamento di personale specificamente destinato a realizzare i progetti di cui hanno diretta titolarità. L’investimento ‘‘Task Force digitalizzazione, monitoraggio e performance’’ ha, invece, l’obiettivo di accompagnare le riforme legislative con adeguate azioni di supporto tecnico a livello locale, per reingegnerizzare i processi in vista della loro digitalizzazione. Sono in fase di sottoscrizione apposite convenzioni da parte RGS, finanziate da risorse nazionali, con società partecipate dallo Stato in base alle previsioni dl 77/2021. Tali società svolgeranno, a beneficio dei Soggetti attuatori, attività di Assistenza Tecnica, volte a fornire supporto nello svolgimento delle attività richieste nel processo di attuazione del PNRR e dei relativi progetti, ad esempio attività di progettazione, monitoraggio, rendicontazione, controllo e valutazione, ma anche task force edilizia scolastica”.
Alla tavola rotonda, coordinata da Gianni Trovati de Il sole24ore, hanno partecipato Alberto Luigi Gusmeroli, Vice Presidente VI Commissione Finanze Camera dei Deputati, Mauro Guerra, Presidente ANCI Lombardia e Sindaco di Tremezzina, Stefano Fassina, Segretario V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati, Paolo Truzzu, Sindaco Comune di Cagliari, Pietro Piciocchi Assessore al Bilancio Comune di Genova e Gabriella Nardelli Assessore Società Partecipate, Bilancio e Programmazione, Controllo di Gestione e Tributi Comunali Comune di Torino.
E’ possibile seguire i lavori della tre giorni della X Conferenza IFEL sul sito dedicato.