«I tempi per il pagamento degli arretrati della p.a. vanno definiti una volta per tutte per dare certezza agli imprenditori. E sui rimborsi è ora che il governo metta il piede sull'acceleratore. Quei soldi possono essere vitali mentre i continui tira e molla minano la fiducia delle aziende e minacciano le speranze di ripresa».
Nessuna efficacia nella lotta all'evasione, ulteriore aggravio burocratico per le imprese su cui si caricano controlli che dovrebbero essere di competenza dell'amministrazione. Il Durt, secondo Andrea Bolla, presidente del Comitato tecnico per il fisco di Confindustria, «è un'ulteriore manifestazione di cultura burocratica assolutamente scollegata dalla realtà economica che viene introdotta mentre agenzia delle Entrate impegnata in uno sforzo di riorganizzazione, Governo, che sta lavorando sulla semplificazione e Parlamento,
Con l'introduzione dell'Imu si è ristretta la nozione di abitazione principale e si è conseguentemente ampliata la platea delle seconde case, che non possono avvalersi della disciplina agevolata e non sono rientrate nella sospensione della prima rata 2013.
Se si ha la disgrazia di essere creditori della pubblica amministrazione italiana - che sia un ente locale o un ente centrale dello Stato - l'unica speranza di essere pagati risiede nella capacità di fare pressione sugli uffici debitori per ottenere ciò che invece dovrebbe arrivare automaticamente, ma non arriva quasi mai: la ricognizione e la certificazione del proprio credito. Ottenendola, se non altro, si potrà ricorrere a una società di factoring specializzata per farsi scontare la fattura.
Finora sono stati trasferiti agli Enti locali 15,7 miliardi sui 20 previsti per quest'anno per il pagamento dei debiti della Pa. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che ha aggiunto: a settembre potrebbe essere sbloccata una nuova tranche. Intanto il Tesoro pensa a una dote aggiuntiva di dieci miliardi entro quest'anno. Ma alle imprese sono arrivati meno di 5 miliardi.