Non c'è purtroppo la bacchetta magica, lo sappiamo. Che affrontare il problema dei pagamenti della pubblica amministrazione potesse poi risultare più difficile del previsto, andava messo nel conto. Nessuno, però, poteva immaginare quanto lo sarebbe stato. Soprattutto alla luce dei numeri. L'associazione dei costruttori presenta oggi alla sua assemblea annuale un documento che denuncia come nello scorso mese di maggio il ritardo medio dei pagamenti abbia raggiunto il massimo storico di 160 giorni oltre i termini fissati dalla legge vigente all'epoca degli appalti. Ovvero, altri 75 giorni. Il che porta il ritardo effettivo medio, e soltanto nei confronti delle imprese edili, a poco meno di otto mesi: 235 giorni.
Comuni promossi per l'impegno nel pubblicare i dati dei pagamenti alle imprese. Ma bocciati in trasparenza. Andando a spulciare il dettaglio degli importi e delle date di pagamento delle fatture (che i municipi dovevano pubblicare entro il 5 luglio), balza subito evidente come la confusione regni sovrana.
Altri 20 mld di euro nel 2013 per pagare i debiti che la pubblica amministrazione vanta nei confronti delle imprese. Il tutto al fine di ottenere il tanto cercato effetto shock sull'economia con i conseguenti riflessi in termini di gettito per l'erario.
Comunicazioni a singhiozzo. Nell'ultimo giorno utile per comunicare ai loro creditori la data in cui salderanno i debiti, molte Pa sono inciampate in ritardi o incertezze. Le principali associazioni imprenditoriali non hanno mandato segnali molto confortanti sul rispetto della scadenza, sebbene un quadro preciso si potrà avere solo il 5 luglio, quando le stesse pubbliche amministrazioni - sulla base di quanto dispone il decreto sblocca-pagamenti (Dl n. 35 del 2013) - dovranno pubblicare nel proprio sito internet l'elenco completo, per ordine cronologico di emissione della fattura o della richiesta equivalente di pagamento, dei debiti per i quali è stata effettuata comunicazione, indicando importo e data.
Settimana cruciale per le imprese che aspettano il saldo dei crediti con una pubblica aministrazione. In questi sette giorni,infatti, i tanti creditori in attesa, anche da anni, capiranno se e quando riusciranno a ottenere il pagamento delle fatture in giacenza presso le amministrazioni pubbliche, o se dovranno attivarsi per tentare il recupero.