Una modalità per evidenziare l’evoluzione degli andamenti retributivi attiene l’analisi in serie storica dei soli disposti nazionali.
Più nello specifico, lo studio dell’andamento nel tempo delle retribuzioni da CCNL costituisce un modo efficace per visualizzare la tempistica dei rinnovi contrattuali e l’ordine di grandezza delle varie tranche erogate. A ciò si aggiunge che l’analisi può essere impostata in ottica di confronto, rappresentando graficamente l’andamento delle retribuzioni da CCNL non solo per il contratto nazionale delle autonomie territoriali ma anche l’evoluzione delle retribuzioni contrattuali dei principali settori privati, come quello del commercio e della metalmeccanica. A supporto dell’analisi è possibile utilizzare l’indagine Istat sulle retribuzioni contrattuali, aggiornata mensilmente e con un ritardo temporale di un paio di mesi. L’orizzonte temporale prescelto è di medio periodo, utilizzando come dato di partenza quello del mese di gennaio 2008 e come dato finale quello di dicembre 2015, ultimo mese disponibile.
La Figura 1 mostra dunque le retribuzioni da CCNL per l’intero comparto delle autonomie territoriali e per i due settori privati scelti come riferimento: il settore metalmeccanico e il settore del commercio. Ciascuna serie evidenzia la tempistica dei rinnovi e l’ordine di grandezza delle varie tranche erogate per i tre contratti appena citati.
Osservando l’intera evoluzione di medio periodo si evidenzia chiaramente come negli ultimi anni, per il comparto pubblico, al regolare proseguire dei rinnovi dei contratti privati e delle relative tranche erogate, si contrapponga l’effetto del blocco della contrattazione nazionale entrato in vigore nel 2010. Nello specifico, l’indice delle retribuzioni contrattuali del comparto delle autonomie territoriali, che fino alla fine del 2009 aveva mantenuto un andamento in linea con il settore metalmeccanico, rimane invariato da metà 2010. Si nota quindi come, rispetto al periodo pre 2010, in cui sussisteva un’analogia tra l’andamento della contrattazione nazionale pubblica con quella dei due settori privati, si contrappone ora un marcato “disaccoppiamento”, con un indice delle retribuzioni contrattuali del comparto delle autonomie territoriali che negli ultimi cinque anni rimane invariato. A confronto con questa stazionarietà osservata nel pubblico, le retribuzioni del settore metalmeccanico e del commercio risultano in netta crescita.
L’art. 6-ter del decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito con modificazioni dalla legge di 1° dicembre 2016, n. 225, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 2 dicembre 2016, prevede la possibilità di regolamentare la definizione agevolata delle entrate, anche tributarie dei Comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale di cui al Regio decreto n.639 del 1910. La facoltà, introdotta nella fase di conversione del dl 193, permette quindi di equiparare il trattamento delle posizioni avviate alla riscossione coattiva tramite ruolo che sono oggetto di definizione agevolata obbligatoria secondo i criteri di cui all’articolo 6 del decreto stesso.
Al fine di agevolare le attività dei Comuni, anche in considerazione del ristretto termine per deliberare l'eventuale applicazione della definizione agevolata alle posizioni oggetto di ingiunzione (attualmente fissato al 1° febbraio 2017), pubblichiamo due schemi deliberativi (una deliberazione consiliare e un regolamento), unitamente ad una nota di approfondimento, disponibili anche nella sezione Documenti e pubblicazioni.
E’ stata approvata oggi, con parere positivo dell’ANCI, delle Regioni e dell’UPI, l’intesa concernente le modalità di accesso alla Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP), istituita presso il Ministero dell’economia e delle finanze, ai sensi dell’art. 13, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
La legge 196/2009 istituisce, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, la banca dati unitaria delle Amministrazioni pubbliche (BDAP). Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 12 maggio 2016 stabilisce i documenti contabili ed i termini per l’invio dei dati contabili alla BDAP, prevedendo che il bilancio di previsione, il rendiconto della gestione, il bilancio consolidato debbano essere trasmessi entro 30 giorni dalla loro approvazione. A regime, gli enti locali sono tenuti, tra l’altro, all’invio dell’intera struttura dei dati contabili alla BDAP secondo il formato XBRL. Il mancato invio di tali dati entro i termini stabiliti è sanzionato, a norma dell’art. 9 commi da 1-quinques a 1-septies del decreto legge 24 giugno 2016, n. 113, con il divieto di assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, fino all’avvenuto adempimento.
In sede di prima e sperimentale applicazione, il bilancio di previsione 2016 deve essere inviato entro il 30 dicembre, termine ordinatorio e non collegato ad alcuna sanzione (art. 9, comma 1-octies del citato DL n. 113/2016). Sulle problematiche relative agli invii, già segnalate da numerosi Comuni, è in corso un’iniziativa dell’IFEL presso la Ragioneria, mirante a risolvere i casi di difficoltà nell’acquisizione delle credenziali e di segnalazioni errate di anomalie o squadrature contabili.
ANCI, nell’approvare l’intesa, ha tuttavia ribadito che la BDAP deve costituire un significativo passo in avanti nel processo di eliminazione delle duplicazioni e di semplificazione degli adempimenti contabili. Ad oggi, tuttavia, l’unificazione dei flussi informativi degli enti territoriali nella BDAP, quale unico canale di rilevazione delle informazioni, non è ancora realizzato. Pertanto, l’ANCI ha sollecitato un più incisivo impegno del Governo in questa direzione, anche al fine di rimuovere oneri eccessivi ed impropri che attualmente gravano sugli uffici finanziari locali, in particolare degli enti di minore dimensione demografica.
L’intesa approvata nella seduta odierna della Conferenza permanente definisce, al punto A, le modalità di accesso ai dati contenuti nella BDAP da parte degli enti territoriali, della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, di Anci, Upi e delle altre associazioni rappresentative. In particolare, la bozza di intesa indica, nel dettaglio, la procedura per il rilascio delle utenze, prevedendo che il referente unico della BDAP di ciascun ente o associazione rappresentativa comunichi all’assistenza BDAP l’elenco dei nominativi autorizzati ad accreditarsi direttamente sul portale. L’elenco dei dati scaricabili, riportati nell’Allegato 1, sarà nel tempo integrato in ragione dei nuovi sviluppi della BDAP.
L’intesa, recependo inoltre una richiesta di Anci, prevede, in futuro, la possibilità, di estrarre massivamente i dati presenti in BDAP, funzione attualmente non prevista.
Inoltre, sulla base del DM 12 maggio 2016, concernente gli schemi, i tempi e le modalità di implementazione della BDAP, la bozza di intesa, al punto B, indica le modalità di accesso da parte dei soli enti territoriali ai fini della trasmissione dei propri documenti contabili e dati di bilancio.