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Retribuzioni contrattuali a confronto con i settori privati – Scheda 37

  • 22 Dic, 2016
Pubblicato in: Personale dei comuni
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Una modalità per evidenziare l’evoluzione degli andamenti retributivi attiene l’analisi in serie storica dei soli disposti nazionali.
Più nello specifico, lo studio dell’andamento nel tempo delle retribuzioni da CCNL costituisce un modo efficace per visualizzare la tempistica dei rinnovi contrattuali e l’ordine di grandezza delle varie tranche erogate. A ciò si aggiunge che l’analisi può essere impostata in ottica di confronto, rappresentando graficamente l’andamento delle retribuzioni da CCNL non solo per il contratto nazionale delle autonomie territoriali ma anche l’evoluzione delle retribuzioni contrattuali dei principali settori privati, come quello del commercio e della metalmeccanica. A supporto dell’analisi è possibile utilizzare l’indagine Istat sulle retribuzioni contrattuali, aggiornata mensilmente e con un ritardo temporale di un paio di mesi. L’orizzonte temporale prescelto è di medio periodo, utilizzando come dato di partenza quello del mese di gennaio 2008 e come dato finale quello di dicembre 2015, ultimo mese disponibile.

Tabella retribuzioni contrattuali

La Figura 1 mostra dunque le retribuzioni da CCNL per l’intero comparto delle autonomie territoriali e per i due settori privati scelti come riferimento: il settore metalmeccanico e il settore del commercio. Ciascuna serie evidenzia la tempistica dei rinnovi e l’ordine di grandezza delle varie tranche erogate per i tre contratti appena citati.

Osservando l’intera evoluzione di medio periodo si evidenzia chiaramente come negli ultimi anni, per il comparto pubblico, al regolare proseguire dei rinnovi dei contratti privati e delle relative tranche erogate, si contrapponga l’effetto del blocco della contrattazione nazionale entrato in vigore nel 2010. Nello specifico, l’indice delle retribuzioni contrattuali del comparto delle autonomie territoriali, che fino alla fine del 2009 aveva mantenuto un andamento in linea con il settore metalmeccanico, rimane invariato da metà 2010. Si nota quindi come, rispetto al periodo pre 2010, in cui sussisteva un’analogia tra l’andamento della contrattazione nazionale pubblica con quella dei due settori privati, si contrappone ora un marcato “disaccoppiamento”, con un indice delle retribuzioni contrattuali del comparto delle autonomie territoriali che negli ultimi cinque anni rimane invariato. A confronto con questa stazionarietà osservata nel pubblico, le retribuzioni del settore metalmeccanico e del commercio risultano in netta crescita.

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