Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

A seguito dell’audizione dell’ANCI presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, tenutasi ieri 7 novembre, pubblichiamo il documento presentato in audizione, gli  emendamenti proposti dall'ANCI e, di seguito, il comunicato ANCI (disponibile anche al seguente link: http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=62327):

“Nel disegno di legge di bilancio c'è uno sforzo, che riconosciamo, sugli investimenti: crescono gli spazi finanziari, ci sono risorse per le città medie e per il bando periferie e per i Piccoli Comuni. Ma chiediamo attenzione sulla spesa corrente. I Comuni, dal 2011 al 2015, hanno subìto tagli per nove miliardi di euro, il contribuito più alto al risanamento dei conti pubblici. Ora che la stagione dei tagli è terminata, il rischio è di ritrovarsi in una tempesta perfetta”. Lo ha detto il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, audito dalle commissioni bilancio riunite di Camera e Senato che hanno ascoltato con lui anche i sindaci di Milano, Giuseppe Sala, Catania, Enzo Bianco, Napoli, Luigi de Magistris, in merito alla legge di bilancio.

“L'adeguamento dei contratti del pubblico impiego, più che giusto, vale circa 650 milioni di euro: il rischio è che questa spesa, se sostenuta dai Comuni, assorba completamente gli effetti dello sblocco del turn over che ci è stato concesso”.

Decaro ha poi ricordato la questione del Fondo sui crediti di dubbia esigibilità “che ci costringe ad accantonare risorse e quindi, indirettamente, provoca una contrazione della spesa corrente da cui dipendono i servizi ai cittadini". Anche l’armonizzazione dei bilanci, misura ritenuta da Decaro “sacrosanta, produce contrazione di spesa". Il taglio indiretto che si rischia è di un miliardo di euro.

Dei correttivi si impongono e sono, per il presidente dell'Anci, a portata di mano. "L'accantonamento al Fcde può arrivare al 100 per cento più gradualmente, nel 2021. La perequazione, senza risorse statali e con la leva fiscale bloccata, rischia di essere incostituzionale: per ora deve essere bloccata e i criteri vanno rivisti. Per i 270 Comuni su ottomila in dissesto e predissesto, situazioni che gestiscono i sindaci in carica ma che dipendono da gestioni anche molto lontane nel tempo, ci si dia la possibilità di attuare i piani di riequilibrio"

Capitolo Città metropolitane e Province. “Indubbiamente - ha detto ancora Decaro - il prelievo su questi enti è stato eccessivo. Nel 2017 sono arrivate due tranche di risorse, da 12 milioni più 28, per compensare i tagli degli anni passati. E sono arrivati anche fondi nell’ultima legge di bilancio che ci hanno permesso di chiudere i bilanci. Ora sono previsti altri 82 milioni. Bene, ma occorre arrivare a 200, il minimo per gestire funzioni fondamentali come la manutenzione di strade e scuole”. 

Se le maggiori criticità sono quelle relative alla spesa corrente, con la legge di bilancio arrivano segnali positivi sugli investimenti. Si deve continuare a sostenere la crescita, anche alla luce del fatto che gli investimenti nel 2016 non sono calati, come affermano i numeri ‘freddi’: la diminuzione rispetto all’anno precedente è dovuta al fatto che il 2015 è stato l’anno di chiusura del ciclo di finanziamento europeo, con conseguente picco degli investimenti soprattutto al Sud. “La ripresa degli investimenti locali è evidente”, ha ricordato Decaro. “Abbiamo maggiori spazi finanziari per 200 milioni, con un passaggio da 700 a 900 milioni. Ci sono inoltre 150 milioni in più di fondi per le città medie nel 2018, che diventano 300 nel 2019 e 400 nel 2020, mentre raddoppia da 10 a 20 milioni la pur esigua dotazione della legge sui piccoli Comuni per il 2018. Il bando periferie viene finanziato con 60, 100 e 150 milioni tra il 2018 ed il 2020. Infine, non è in legge di bilancio ma va riconosciuto che i fondi del bando aree degradate passano da 60 a 200 milioni, consentendo di riaprire e far scalare la graduatoria. Insomma la spinta per la ripresa, in parte, viene sostenuta. Rimane necessario – conclude Decaro - consolidare questa ripresa, liberando risorse da immettere nel ciclo economico. Per questo chiediamo di aumentare ulteriormente gli spazi finanziari messi a disposizione dallo Stato, da 900 a 1200 milioni”.

“Indipendentemente dal colore politico, la dimensione e provenienza dei Comuni – ha quindi concluso Decaro -, l’Anci oggi parla con una sola voce. Dateci una mano a governare e valorizzare i nostri territori”. Leggi le dichiarazioni del sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale Anci, Enzo Bianco, del vicepresidente vicario Anci, Roberto Pella e del coordinatore piccoli Comuni Anci Massimo Castelli e del sindaco di Milano Giuseppe Sala

Dopo l'audizione, Decaro, con il vicepresidente dell'Anci, Roberto Pella, e il delegato ai Piccoli Comuni, Massimo Castelli, ha incontrato i capigruppo in Senato del Pd, Luigi Zanda, di Forza Italia, Paolo Romani, e della Federazione della Libertà, Gaetano Quagliariello.

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Pubblichiamo il testo integrale del documento presentato in audizione il 7 novembre 2017, presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e…
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Banca d’Italia ha appena pubblicato il periodico report sull’economia delle regioni italiane. Un report, “L’economia delle regioni italiane - Dinamiche recenti e aspetti strutturali”, che evidenzia come il pil italiano sia cresciuto nel 2016 dello 0,9%, sia al centro che nel mezzogiorno, dove erano sette anni che si viaggiava in terreno negativo. Un dato quello del mezzogiorno che trova conferma anche nel rapporto Svimez di recente pubblicazione. Il Nord Est ha goduto di una crescita più evidente grazie a settori come il turismo e quello dei servizi. L’aumento del valore aggiunto dell’industria è stato più marcato al mezzogiorno. Banca d’Italia segnala, altresì, che anche nei primi due trimestri dell’anno corrente la crescita è presente nella diverse micro aree del territorio italiano. Il clima di fiducia nelle imprese in Italia è quindi, evidente, e prefigura un marcato irrobustimento degli investimenti su tutte le regioni del nostro belpaese.
Sul fronte dell’occupazione , il dato è in continua crescita, come quello relativo ai redditi da lavoro dipendente.
Nonostante il dato positivo del mezzogiorno, il sud gira, comunque, ad una velocità ridotta rispetto al centronord. Da segnalare il recupero nelle Regioni del centro del livello occupazionale pre-crisi.

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Parte il 23 novembre con il primo incontro in aula a Torino un nuovo percorso formativo dedicato ad esperienze e strumenti per l'innovazione organizzativa dell'Ufficio entrate. Il corso, organizzato in collaborazione con Anci Piemonte, si articola in 3 moduli in cui si alternano giornate in presenza (3 giornate per un totale di 15 ore), webinar (seminari online - 9 ore) e attività di social learning, per una durata complessiva di 24 ore distribuite nell'arco di circa 3 mesi (da novembre a gennaio). Dalle esperienze di organizzazione in forma singola o associata all'analisi dei processi di gestione del singolo tributo, dai servizi al contribuente all'organizzazione del front e del back office, il percorso formativo parte dalla consapevolezza che la correttezza procedurale produce valore soprattutto se accompagnata da una contestuale innovazione organizzativa.

Il corso prevede tre focus: organizzazione dell'ufficio (Modulo 1), processi e servizi (Modulo 2), informazione e comunicazione (Modulo 3)
Per partecipare alle attività del percorso formativo è necessario iscriversi compilando la scheda disponibile al seguente link: http://www.anci.piemonte.it/organizzazione-ufficio-entrate-2017

Di seguito il programma:

Modulo 1. Organizzare l'ufficio entrate: soluzioni ed esperienze
Giornata in presenza (23 novembre 2017)
Webinar - I dati dell'ufficio tributi: modalità di organizzazione di gestione dei dati (data da definire)

Modulo 2. I processi e i servizi dell'ufficio entrate
Giornata in presenza (14 dicembre 2017)
Webinar - La gestione del contenzioso tributario (data da definire)
Webinar - I processi di dematerializzazione nella gestione dei tributi (data da definire)
Webinar - Obblighi di pubblicazione/comunicazione/trasparenza (data da definire)

Modulo 3. L’ufficio entrate che informa e comunica
Giornata in presenza (25 gennaio 2018)
Webinar - Organizzare i servizi e le informazioni per il web (data da definire)
Webinar - Esperienze di innovazione nei servizi al cittadino (data da definire)

Sarà possibile accedere ai dettagli di ogni evento calendarizzato attraverso la sezione formazione.

Il programma completo dell'intero percorso formativo è disponibile anche in pdf qui: SCARICA IL PROGRAMMA

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Il percorso formativo è gratuito e riservato al personale dei Comuni ed è rivolto prioritariamente al personale degli uffici tributi ed entrate, a chi è impegnato nei processi di accertamento e riscossione e a tutte le altre figure professionali dell’amministrazione comunale coinvolte a vario titolo in questi processi.

L’attestato di partecipazione al corso viene rilasciato a coloro che partecipano ad almeno 2 giornate in presenza e almeno 4 webinar, per un totale di 16 ore.

Pubblicato in: Ifel Informa

Nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017, è pubblicata la legge 25 ottobre 2017, n. 163 (legge di delegazione europea 2016-2017), con cui viene data delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea.
Il link al sito della Camera dei Deputati

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