Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

Con Risoluzione 137/E dell’8 novembre 2017, l’Agenzia delle entrate informa circa l’istituzione di nuovi codici tributo e fornisce le istruzioni per effettuare, tramite modello F24, i pagamenti in favore di tutti gli enti interessati, senza la necessità per questi ultimi di stipulare una specifica convenzione con l’Agenzia delle entrate.

La Risoluzione interviene a colmare una lacuna nel sistema del versamento diretto delle entrate tributarie agli enti locali tramite F24 che finora è stato reso disponibile per tutti gli enti solo per IMU e Tasi (obbligatoriamente) e Tari, mentre per gli altri tributi era consentito solo previa stipula di apposita convenzione con l’AdE.

La norma di riferimento è l’articolo 2-bis, comma 1, del decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, il quale stabilisce che a decorrere dal 1° ottobre 2017, in deroga all’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, il versamento spontaneo delle entrate tributarie dei comuni e degli altri enti locali può essere effettuato, tra l’altro, mediante il sistema dei versamenti unitari di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Pertanto, il contribuente potrà sempre scegliere di pagare attraverso il circuito F24, che si aggiunge alle modalità di pagamento decise dall’ente locale.

In particolare, la Risoluzione in commento prevede che per il versamento della “tassa/canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche” (TOSAP/COSAP), della TARSU e dei relativi interessi e sanzioni in favore di tutti i Comuni, Province e Città metropolitane interessati potranno essere utilizzati i codici tributo già esistenti e utilizzati finora solo dai Comuni che avevano stipulato apposite convenzioni con AdE.

Codici del tutto nuovi sono stati invece istituiti per il versamento dell’ “imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni” (ICP DPA), del “canone per l’installazione di mezzi pubblicitari” (CIMP) e dei relativi interessi e sanzioni.

L’operatività delle disposizioni contenute nella Risoluzione 137/E decorrerà dal prossimo 20 novembre 2017.

In allegato la Risoluzione contenente tutti i codici tributo e le istruzioni per il pagamento.

 

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L’ufficio Studi di Confocommercio ha appena pubblicato i dati di novembre relativi ai consumi e ai prezzi. L’ICC, l'indicatore dei Consumi di Confcommercio, ha registrato nel mese di ottobre 2017 un calo dello 0,2% rispetto a settembre e un leggero aumento dello 0,4% su base annua. In termini generali, quindi, una situazione di stallo, dove le famiglie sembra attuino azioni volte alla prudenza nonostante gli ultimi mesi ci sono segnali positivi . La mancanza di slancio nei consumi è dovuta principalmente alla presenza di grandi sacche di disagio sociale. Sul versante delle imprese ad ottobre si registrano segnali provenienti dai settori del manifatturiero, del commercio e dei servizi. In particolare vi sono segnali sul versante degli ordini e conseguentemente aumenta il segnale delle assunzioni. La presenza di un contesto comunque piu' favorevole sul versante del mercato del lavoro si evidenzia anche nel calo delle ore di CIG autorizzate. A settembre il calo nel confronto annuo e' stato del 49,8%, dato che ha portato ad una riduzione del 42,1% nel complesso dei nove mesi del 2017.

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Il documento contiene le risposte ai principali quesiti formulati nel corso del webinar “I Comuni e le opportunità del Fondo…
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L’Ocse pubblica le performance della sanità europea nel 2017. Entrando nello specifico dello studio Ocse, denominato "Health at a Glance 2017", la posizione del nostro paese mostra decisamente degli indicatori in terreno positivo rispetto agli altri partner europei. Tra le diverse cose presenti nel paper emerge che siamo il quarto paese nella Ue per aspettativa di vita, con una media di 82,6 anni. Di contro, vi è un alto tasso di demenza, al 2,35%, con una proiezione di arrivare al 3,4% nel 2037. Nonostante nella popolazione italiana sia presente una percezione di un sistema sanitario di basso livello, dallo studio Ocse emerge, altresì, che la sanità nazionale  sia decisamente di buona qualità. Rispetto agli altri cittadini europei, in italia, è basso il livello (al 4,8%) di coloro che rinunciano ad una assistenza/prestazione sanitaria, questo perché i costi sono bassi e il ssn copre in maniera quasi universale tutta la popolazione. La spesa sanitaria pro capite è di 3391 dollari. La qualità sanitaria italiana si vede, anche, nella lotta contro il cancro e gli infarti, ma, allo stesso, tempo si evidenzia la presenza negli adolescenti di una obesità marcata che stride con quella presente negli adulti , invece, ha uno dei tassi più bassi d’Europa. In allegato il paper Ocse.

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Slide relative al webinar del 10 novembre 2017 - I Comuni e le opportunità del Fondo europeo di Sviluppo Rurale…
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