Al via il 15 giugno il nuovo corso e-learning gratuito “Smartworking - Sfide e opportunità” per i comuni italiani, frutto della collaborazione tra IFEL e Federica Web Learning, il Centro di Ateneo per l’innovazione, la sperimentazione e la diffusione della didattica multimediale dell’Università di Napoli Federico II.
Guarda il video di presentazione del corso (a cura di Guido Castelli - Presidente IFEL)
Il corso, strutturato come un MOOC - Massive Open Online Course - ha una durata complessiva di 5 settimane ed è fruibile interamente online attraverso la piattaforma eLearning Federica Web Learning, con completa autonomia nella scelta dei propri tempi/spazi per l'apprendimento.
Dall’inizio dell’anno IFEL-ANCI hanno ulteriormente affiancato i comuni italiani in questo momento difficile per tutte le istituzioni, i dipendenti comunali e, ovviamente, i loro cittadini. Sono stati realizzati 117 eventi formativi on line con circa 60.000 partecipanti, di cui 82 webinar e 44.670 partecipanti solo nel periodo dell’emergenza sanitaria. L’offerta formativa ha spaziato dall’aggiornamento del personale comunale sulle tematiche finanziarie e tributarie ad interventi specifici legati all’emergenza Coronavirus, come lo smartworking.
Forti di questi numeri, e con l’intento di integrare e qualificare ulteriormente la propria proposta formativa, IFEL, in collaborazione con Federica WebLearning, ha progettato un percorso formativo online pensato in una prospettiva anche comunale completamente in autoformazione sul tema dello smart working, finalizzato a rispondere ad un bisogno di conoscenza sul tema non solo di questo periodo, ma anche e soprattutto in un’ottica di futura rimodulazione dei contesti lavorativi.
L’emergenza COVID ha determinato un’improvvisa riorganizzazione delle vite individuali e lavorative.
La maggioranza dei dipendenti del settore pubblico e privato ha sperimentato per la prima volta le difficoltà e i vantaggi del lavoro a distanza. Il bilancio di questa fase sperimentale è positivo. Cresce nel Paese la spinta per utilizzare queste modalità organizzative più agili per migliorare l’efficienza e la soddisfazione del sistema produttivo.
Il percorso ha l’obiettivo di fornire anche ai dipendenti comunali gli strumenti conoscitivi e applicativi per un utilizzo consapevole dello smartworking. È articolato in 5 moduli distribuiti su 5 settimane e prevede videolezioni di inquadramento, analisi di best practices, test di autovalutazione, esercitazioni e spazi interattivi di confronto con la community per condividere le esperienze e le conoscenze acquisite.
Ogni settimana sarà disponibile un nuovo modulo, secondo questa articolazione:
1. Smart Education per Smartworking
2. Cosa significa Smartworking
3. Prepararsi allo Smartworking
4. Il mio lavoro
5. Team building e Team working
Approfondisci il programma del corso
Guarda il video di presentazione corso
Il corso si rivolge a dipendenti della PA, in particolare dei comuni, e a quelli del settore privato interessati alla innovazione ICT driven. La partecipazione è gratuita e il corpo docenti è per lo più formato da esperti di amministrazione pubblica, del mondo dei comuni e del management del settore privato con forte sensibilità verso i servizi per la cittadinanza.
Per iscriversi al corso è sufficiente:
1) registrarsi sulla piattaforma Federica Web Learning, compilando tutti i campi del form di registrazione. Per confermare la registrazione basterà cliccare sul link presente all’interno dell’email di conferma che verrà inviata all'indirizzo mail scelto in fase di registrazione.
2) dopo la registrazione alla piattaforma Federica Web Learning, collegarsi alla pagina di presentazione del corso, cliccare su "Vai al corso" ed effettuare il login cliccando su "Accedi" in alto a destra della pagina e inserendo le proprie credenziali.
3) nella pagina che si aprirà, cliccare su "Iscrivimi" a fondo pagina.
In questi mesi centinaia di migliaia di persone si sono messe in moto con modelli e strumenti innovativi, alcuni destinati a durare nel tempo. Molte di queste iniziative hanno fatto la differenza. Fondazione Italia Sociale lancia una call for practices rivolta a singoli, organizzazioni, imprese di ogni settore, per dare luce alle azioni civiche che fanno bene alla società e all’economia italiana.
Da sempre le grandi crisi (guerre, catastrofi naturali, epidemie, carestie) costituiscono il terreno di nascita ideale di innovazioni che, in seguito, entrano a far parte della vita quotidiana. La fase di emergenza scatenata dal Covid-19 ha sfidato duramente il nostro Paese ma, al contempo, è stata un’occasione per mettere alla prova il nostro sistema sociale e ha rivelato un sentimento civico che sembrava sopito da tempo.
Centinaia di migliaia di persone si sono messe in moto, nutrendo l’intelligenza collettiva con esperienze ricche di significato e con modelli e strumenti innovativi, alcuni destinati a durare nel tempo. Molte di queste storie sono invisibili ai più, ma hanno fatto la differenza.
Da questa convinzione nasce Civic Action, l’iniziativa con cui Fondazione Italia Sociale, insieme ad Onde Alte e SkyTg24, in partnership con VITA si propone di individuare le esperienze che, indipendentemente dall’emergenza corona virus, dovrebbero durare e ampliarsi, per costituire la base di un nuovo e più robusto tessuto civico.
Civic Action è una grande iniziativa di mobilitazione nazionale online che vuole offrire a cittadini e organizzazioni l’occasione di farsi conoscere, per portare un contributo da protagonisti attivi alla fase di ripartenza a cui l’Italia si affaccia.
L’obiettivo è raccogliere e dare visibilità a esperienze e storie positive che sono avvenute in piccoli o grandi contesti, a livello locale o a livello nazionale, e che si prestano ad essere replicate e sviluppate.
Civic Action è una call for practices a cui possono partecipare tutti, cittadini singoli e organizzazioni, senza limiti anagrafici, geografici o di alcun genere. Pratiche civiche, dove civismo non è solo “aiuto al più vulnerabile”. Le segnalazioni di esperienze e pratiche, infatti, possono rientrare in una di queste track di interesse:
Civic Action è stata lanciata lo scorso 26 maggio 2020: chiunque voglia partecipare, potrà condividere la propria storia sulla piattaforma digitale entro le 23 del 16 giugno 2020. A conclusione dell’iniziativa, un e-book verrà reso disponibile a tutti online: racchiuderà tutto il percorso della Civic Action, inclusi i profili dei protagonisti e le storie e buone pratiche più interessanti. Tra queste, 5 verranno selezionate dal team di lavoro, per essere raccontate dai protagonisti in un incontro live su SkyTg24.
beCivic è un progetto culturale multicanale promosso da Fondazione Italia Sociale, con lo scopo di dare un nuovo volto e entusiasmo all’impegno della società civile italiana per il bene comune.
Un insieme di iniziative su scala nazionale (una rivista, lezioni, festival, laboratori, blog…) a cui partecipano decine di realtà tra università, organizzazioni non profit, imprese e media.
Per saperne di più: www.becivic.it – instagram: @be_civic
Ha l’obiettivo di creare benessere sociale, raccogliendo risorse da destinare a progetti nazionali, di interesse sociale e pubblico, che creano occupazione, in particolare giovanile. Nasce con la legge di riforma del 2016, per agire come strumento a sostegno del Non Profit in Italia. Opera da marzo 2018 come persona giuridica di diritto privato con e risorse economiche prevalentemente private.
Il catalogo 2020 raccoglie tutte le pubblicazioni realizzate dalla Fondazione IFEL nel corso della sua storia e ha l'obiettivo di dare una rappresentazione del patrimonio di conoscenze che la Fondazione mette a disposizione dei Comuni, dei cittadini e delle istituzioni.
Per agevolare la consultazione, le pubblicazioni sono ordinate per anno di uscita e sono suddivise in sezioni tematiche.
“Il Covid ha messo l’Italia allo specchio. È stato una specie di pettine che ha consentito che affiorassero tanti nodi che, al fine di una strategia di ripresa, vanno governati ed orientati al meglio”. Così, Guido Castelli, Presidente IFEL al Talk on web su “Politiche territoriali e innovazioni nell’offerta dei servizi scolastici in aree interne”.
“La crisi sanitaria, tra le altre cose, ha consentito la riscoperta delle potenzialità delle aree interne. Non più come luogo marginale ma come articolazione di quel policentrismo vitale che ha sempre caratterizzato l’Italia. Oggi IFEL – ha dichiarato Castelli - ha voluto approfondire un aspetto specifico del tema aree interne e cioè il servizio scolastico. La possibilità di accedere ad una istruzione adeguata è, e resta, un fattore decisivo per il destino dell’entroterra. La scuola deve potersi organizzare, in un una logica di riforma della scuola, affinché anche nell’entroterra operino insegnanti messi in condizione di formare al meglio gli studenti. I comuni devono assecondare questo processo consentendo, sul piano dell’edilizia scolastica, le migliori soluzioni logistiche collaborando secondo logiche sovracomunali”.
Il Vademecum SIBaTer dal titolo “Regole e procedure di affidamento a privati di terre comunali” offre una panoramica del tema arricchita da note esplicative di un robusto apparato di schemi di atti e provvedimenti utili ad amministratori ed operatori comunali per un tempestivo intervento operativo, sulla base del fabbisogno del Comune e del territorio di riferimento.
Questo nuovo Vademecum, che il Progetto SIBaTer – Supporto istituzionale alla Banca delle Terre mette a disposizione dei Comuni destinatari dei servizi di supporto (a titolo gratuito), ne arricchisce la “cassetta degli attrezzi” composta ad oggi da:
Il Vademecum su regole e procedure di affidamento di terre comunali sarà integrato a breve da un Vademecum sulle tipologie di contratti per assegnazione a privati di terre comunali.