Ultimo aggiornamento 14.12.2024 - 12:02
Amministratore IFEL2

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Un collegato alla legge di bilancio per rivedere le regole di gestione degli otre 7mila Comuni con meno di 5mila abitanti, «sospese» fino al 31 dicembre dalla proroga che ha congelato gli obblighi di gestione associata tentati da anni ma senza successo.

Ripartiti i 900 milioni di tagli aggiuntivi per il 2016 a carico delle province e delle città metropolitane delle regioni a statuto ordinario. Il comparto degli enti di area vasta dovrà contribuire al contenimento della spesa pubblica con ulteriori 650 milioni, mentre le metropoli si faranno carico dei restanti 250 milioni.

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A seguito delle segnalazioni di molti Comuni e della richieste dell’Anci di apportare modifiche all’applicativo disponibile sul Portale del federalismo fiscale in materia di rimborsi IMU-Tasi-Tares, così da agevolare l’inserimento dei dati riguardanti il riversamento, il rimborso e le regolazioni contabili (DM 24 febbraio 2016), il Dipartimento delle finanze ha diffuso la Circolare n.3/DF del 21 giugno 2016, che proroga al 30 gennaio 2017 il termine per l’inserimento di tutti i rimborsi già lavorati tra il 2012 e il 2015.

Il rinvio del termine concretizza l’accoglimento – seppur parziale – delle sollecitazioni dell'Anci, che con nota del 12 maggio 2016, disponibile all’indirizzo internet http://www.fondazioneifel.it/appuntamenti-e-news/item/3557-nota-di-commento-app-informatica-rimborsi-tributi-locali, aveva elencato una serie di criticità dell’applicativo in questione.

Il Mef si è impegnato ad avviare le necessarie iniziative per consentire il caricamento dei dati riferiti ad uno stesso contribuente sulla base del codice fiscale ed evitando la ridigitazione dei dati anagrafici, nonché a correggere l’applicativo al fine di consentire anche l’inserimento dei rimborsi da parte dei Comuni provenienti da fusione, che avevano segnalato l’impossibilità di poter accedere al sistema.

Non sembra invece accolta, allo stato attuale, la richiesta di poter effettuare caricamenti massivi su tracciato record concordato, mentre per ciò che riguarda la certificazione del rimborso attraverso la trasmissione di un documento firmato digitalmente l’unico accorgimento suggerito dallo stesso Mef è la riassunzione dei rimborsi oggetto di inserimento in uno o più provvedimenti di carattere ricognitivo comprendenti cumulativamente una pluralità di rimborsi.

È auspicabile che sulla base di quest’ultima modalità si possa concordare nelle prossime settimane un coerente metodo di trasmissione massivo, rispettando così l’esigenza ministeriale di corredare gli esborsi statali connessi ai rimborsi disposti dai Comuni di atti e certificazioni inoppugnabili anche sotto il profilo formale.

Infine, il Mef assicura un’assistenza costante agli utenti comunali tramite il call center e l’apertura della casella funzionale menzionata nella circolare n.1/DF dello scorso mese di aprile 2016, per mezzo della quale vengono fornite soluzioni di carattere pratico-giuridico alla richieste dei Comuni.

Va osservato che l’adeguamento delle procedure verrà “gradualmente completato” entro e non oltre il 30 novembre 2016. Si ritiene, in particolare, che in tempi ravvicinati sarà resa disponibile la funzionalità di ripetizione automatica dell’anagrafica del contribuente/beneficiario. È pertanto auspicabile che i Comuni non interrompano le attività di immissione in attesa del termine finale indicato, ma – sulla base delle proprie capacità operative e delle priorità di cui alla nota Ifel sopra citata – proseguano nell’inserimento sulla base delle facilitazioni via via rese disponibili dal Mef.

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Stop alle sanzioni finanziarie per le 76 fra Città metropolitanee Province che l'anno scorso non hanno raggiunto gli obiettivi del Patto di stabilità, e che ora avrebbero dovuto ripagare integralmente lo sforamento rischiando il dissesto, ma niente alleggerimento delle penalità per i Comuni.

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C'è da sperare che anche negli enti dove le urne si sono appena chiuse il lavoro sul prospetto che certifica il pareggio di bilancio, cioè la nuova regola chiave per i conti degli enti locali al posto del vecchio Patto di stabilità, sia già stato fatto: quanto meno perché i termini scadono domani.

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