Pubblichiamo uno schema predisposto da IFEL sulle variazioni di bilancio, previste dalla normativa vigente (ed aggiornato con i contenuti del d.l. 113/2016).
Il criterio utilizzato prevede l’articolazione delle variazioni stesse secondo l’organo competente ad approvarle (Consiglio, Giunta e dirigenti), distinguendo il caso dell’esercizio provvisorio da quello del bilancio approvato. Lo schema contiene altresì l’informazione circa la necessità del parere dell’organo di revisione, nonché l’indicazione delle condizioni necessarie e degli eventuali adempimenti richiesti.
Icriteri previsti per l'Imu dal decreto ministeriale che fissa i requisiti per gli enti non commerciali per fruire dell'esenzione si applicano anche all'Ici.
Nuova opportunità per i contribuenti che sono decaduti dal beneficio del pagamento frazionato in 72 rate o in 120 rate mensili per i debitori in particolari difficoltà. Per i debiti a ruolo, si potrà chiedere all'agente della riscossione un nuovo piano di rateazione.
Pubblichiamo di seguito il comunicato del presidente dell'Anci Fassino sulla revisione della legge 243 sul pareggio di bilancio degli enti locali e sul decreto legge 113, approvati definitivamente dal Parlamento nei giorni scorsi.
(http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821157&IdDett=56964)
FASSINO: "REVISIONE PAREGGIO BILANCIO E DL ENTI LOCALI IMPORTANTI PASSI IN AVANTI. ADESSO UNA BUONA LEGGE DI STABILITÀ"
[03-08-2016]
"L'approvazione definitiva alla Camera della revisione della legge 243/2012 e al Senato del decreto legge sugli enti locali (dl 113), rappresenta un passaggio positivo e importante per consentire ai Comuni una migliore gestione della propria attività. Provvedimenti da noi sollecitati che apprezziamo che Governo e Parlamento abbiano accolto". Così il Presidente Nazionale dell'ANCI Piero Fassino ha espresso soddisfazione per l'approvazione di provvedimenti a favore degli Enti Locali.
"La revisione della 243, che regola il pareggio di bilancio degli enti territoriali - ha sottolineato Fassino - rimuove un sistema di vincoli insostenibile per la gran parte dei Comuni, ed è più coerente con il nuovo saldo di competenza ’potenziata’ introdotto nel 2016 e con la nuova contabilità pubblica già avviata dal 2015. Il Parlamento ha inoltre migliorato la disciplina delle intese regionali e nazionale per la redistribuzione degli spazi finanziari in corso d’anno, che consentirà ai Comuni di attivare maggiori capacità di investimenti".
‘’Escono così rafforzate – sottolinea il presidente ANCI - le prospettive di ripresa degli investimenti locali, mortificate dai lunghi anni di tagli e dai vincoli del vecchio patto di stabilità. Ci auguriamo ora che il Parlamento e il Governo accolgano la richiesta di stabilizzare la declinazione del saldo di competenza già utilmente sperimentata quest’anno, comprensiva del Fondo pluriennale vincolato, anche per il triennio 2017-2019’’.
‘’Anche il decreto enti locali – prosegue Fassino - contiene utili innovazioni normative, in particolare per ciò che riguarda l’abolizione di regole obsolete e l’allentamento di alcuni vincoli sulla gestione del personale dei Comuni di minori dimensioni. Vengono inoltre mitigate le sanzioni per violazioni del patto di stabilità 2015, ultimo anno di applicazione, azzerandone la parte economica per le Città metropolitane e gli enti di area vasta e limitando la sanzione al 30% degli sforamenti nel caso dei Comuni. L'istituzione del fondo per il sostegno agli enti più piccoli a fronte di sentenze esecutive per danni, è un primo passo per trattare un fenomeno che desta crescenti preoccupazioni negli amministratori locali, così come importante e' l'istituzione del fondo a favore dei Comuni che vogliano estinguere anticipatamente mutui contratti con Cassa Depositi e Prestiti’’.
‘’L’ANCI – conclude Fassino - nell'apprezzare i provvedimento adottati, si attende adesso una buona legge di stabilità che prosegua sulla stessa strada e dia soluzioni a temi ancora non risolti: dalla copertura delle spese sostenute dai Comuni sedi di uffici giudiziari, ai minori gettiti da terreni montani realizzati nel 2015 dai Comuni già considerati esenti, ad una più organica e coraggiosa azione di semplificazione contabile e ordinamentale, fino alla revisione della disciplina di fusioni, unioni e associazioni intercomunali, su cui attendiamo di discutere con il Governo le proposte che abbiamo da tempo formulato’’.
L’art. 27 del decreto legge n.66 del 2014 ha introdotto significative novità per il monitoraggio permanente dei debiti delle pubbliche amministrazioni e dei relativi tempi di pagamento, la cui attuazione richiede a tutte le pubbliche amministrazioni la comunicazione alla Piattaforma per la certificazione dei crediti (PCC) dei dati riferiti al pagamento delle fatture passive ed ai debiti scaduti e non ancora pagati.
La comunicazione in PCC della contabilizzazione delle fatture passive è indispensabile anche al fine di poter rispondere alla Commissione Europea che, nell'ambito della procedura d’infrazione n. 2014/2143 – Attuazione direttiva 2011/7/UE lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, ha chiesto l'invio di una relazione bimestrale dettagliata contenente tra l'altro "informazioni precise sui progressi nel rispetto dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione Italiana (centrale, regionale e locale)".
Dai dati di monitoraggio della PCC sono emerse diverse problematiche e criticità nell'adempimento degli obblighi di comunicazione e di aggiornamento dello stato delle fatture passive nella Piattaforma per la certificazione.
Al fine di rimuovere tali criticità, e per affrontare operativamente le principali problematiche e le modalità di implementazione della PCC, IFEL e il Ministero dell’economia e delle finanze hanno promosso un ciclo di webinar e un seminario in collaborazione con Anci Lombardia. I video dei seminari sono disponibili online:
Seminario “Piattaforma di Certificazione dei crediti: cos’è e come funziona” - Milano, 17 giugno 2016
Webinar “Piattaforma di Certificazione dei crediti: cos’è e come funziona” – 16 dicembre 2015