Ultimo aggiornamento 13.12.2024 - 13:07
Amministratore IFEL2

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Slide relative al webinar del giorno 13 luglio 2016 - Anticorruzione, performance e benessere organizzativo - Relatore: Massimo Di Rienzo

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È partita la gara di solidarietà dei Comuni italiani, coordinata dall’ANCI, per portare aiuto e soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Grazie all’immediata e spontanea attivazione della sensibilità e del sentimento di mutuo soccorso tra i Sindaci, sono già decine le città pronte a partire con le loro strutture alla volta dei territori colpiti, per portare acqua, cibo, letti, coperte, cucine da campo e know how per la fase di primo soccorso e per la successiva fase di ricostruzione. Tra queste, ma il numero cresce di minuto in minuto, le prime municipalità attivatesi per dare un contributo sono Torino, i Comuni della provincia di Mantova (che hanno già unito le forze), Catania, Napoli, Firenze, Bologna, L’Aquila, oltre ovviamente ai Comuni capoluogo di Lazio, Umbria e Marche. Tutti i Comuni che volessero unirsi alle iniziative già in corso, possono fare riferimento alla linea dedicata attivata dall’ANCI, scrivendo a , oppure contattando i numeri 06.68009329  o 3463138116. Nei territori, e per iniziativa dei sindaci e degli amministratori, è partita anche la corsa alla raccolta di fondi per la ricostruzione. Anche in questo caso l’ANCI coordina le iniziative dei singoli Comuni: i versamenti possono essere destinati al conto corrente intestato ad ANCI, con causale 'Emergenza terremoto centro Italia'. Queste le coordinate IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129.

L’ANCI nazionale si è inoltre attivata per garantire la presenza di tecnici comunali specializzati in valutazione dei danni per il supporto amministrativo agli UTC dei comuni colpiti e degli stessi sindaci nonché delle schede AEDES della Protezione civile.
 
Intanto si muove la macchina della solidarietà anche tra i rifugiati inseriti nelle strutture dello Sprar: gli ospiti delle strutture di Gioiosa Ionica, in Calabria, hanno deciso di devolvere il loro pocket money ai migranti ospitati fino a oggi ad Amatrice.
 
 
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La Conferenza Stato-città del 3 agosto 2016 ha espresso parere positivo a due provvedimenti riguardanti: integrazione del ristoro di gettiti aboliti con la Legge di stabilità 2016, con riferimento al mancato gettito gettiti Tasi - Abitazione principale; erogazione di un acconto sulla perdita di gettito annuale riscontrata a seguito della detassazione dei macchinari cd. “imbullonati” nella formazione della rendita e del conseguente valore fiscale dei fabbricati del gruppo catastale “D”.

Il riparto integrativo relativo all’abitazione principale ammonta complessivamente a circa 31 milioni di euro. Lo schema di riparto è stato effettuato tenendo conto non solo dell’aggiornamento dei dati di incasso della TASI sull’abitazione principale relativa all’anno d’imposta 2015, ma anche – sulla base di quanto fortemente auspicato da ANCI e IFEL – delle quote di gettito in corso di incasso in quanto derivanti da ritardati pagamenti normalmente affluenti nelle casse comunali per via di ravvedimenti spontanei, ancorché tardivi.

Inoltre, la Conferenza ha concordato di posporre alla prima quindicina di settembre l’ulteriore riparto di risorse (circa 44 milioni di euro), riguardanti in particolare i gettiti aboliti per agevolazioni sui canoni concordati, sui comodati gratuiti, sui terreni agricoli condotti direttamente da agricoltori professionali, nonché su ulteriori quote da considerare assimilate all’abitazione principale, argomenti sui quali sono ancora in corso elaborazioni conclusive. Verrà così completata l’erogazione della quota accantonata (per complessivi 75 milioni di euro) con l’accordo del 24 marzo scorso, al fine di tenere conto delle informazioni derivanti dai gettiti ulteriormente acquisiti fino a metà 2016 e dell’aggiornamento dei modelli di stima del Mef, che concorrono alla valorizzazione di buona parte dei ristori in questione.

Con riferimento ai cosiddetti “imbullonati” è stata inoltre approvata l’assegnazione di un acconto sulla perdita di gettito annuale, in attesa del riparto definitivo previsto dalla legge per la fine di ottobre. È stata così accolta la richiesta dell’ANCI di anticipare una quota del mancato gettito che si sarebbe manifestato con l’acconto di giugno, nonostante ciò non fosse previsto in norma, allo specifico fine di scongiurare il rischio di ingiustificate riduzioni di liquidità, in particolare per i comuni di minore dimensione demografica con maggiore incidenza dell’agevolazione in questione.

Nel complesso è stata determinata un’assegnazione pari a circa 50 mln. di euro, il 40% circa dell’ammontare complessivo di ristoro attualmente stimato. Per la quantificazione dell’acconto sono stati utilizzati dati di fonte Agenzia delle Entrate che, sebbene provvisori, sono ben rappresentativi delle variazioni di rendita presentate al 15 giugno 2016 dai contribuenti interessati.

Come già comunicato dall’IFEL (nota del 14 luglio u.s.), lo stanziamento di 155 milioni di euro annui per il ristoro dovuto ai Comuni con la detassazione degli “imbullonati” appare sufficiente allo stato delle informazioni finora rese disponibili e non si ravvisa il rischio di ristori inferiori al dovuto per l’anno 2016.

Nella sezione "Gettiti standard IMU-TASI e calcolo FSC 2016" dell’“Area riservata” del sito IFEL sono disponibili i dati sui ristori spettanti a ciascun Comune. L’aggiornamento dei dati riguarda anche l’integrazione una tantum riservata agli enti particolarmente penalizzati dalla perequazione delle risorse 2015-16, decisa nella Conferenza Stato-Città del 14 luglio scorso.

Si riportano di seguito:

Gli allegati sono disponibili anche nella sezione Documenti e pubblicazioni.

Si confida che l’iter di emanazione dei relativi decreti si svolga in tempi contenuti, così da permettere le erogazioni degli importi dovuti ai primi di settembre.

Il Rapporto 2010, analizza nel dettaglio l’andamento dei bilanci dei Comuni in una fase di crisi economica, ma in prospettiva dell’attuazione del federalismo fiscale. Nel volume si evidenzia il trend di miglioramento del saldo di comparto.
Il Rapporto contiene anche una disamina in merito alle opportunità offerte dalla declinazione, a livello regionale, dal Patto di stabilità interno. Il volume è arricchito da un’analisi dello stato della riforma della contabilità sia nel confronto
con i Paesi europei che nell’ottica dell’attuazione del federalismo fiscale. Lo studio annuale della Fondazione è stato presentato il 14 aprile e promosso durante le “Giornate IFEL 2011”.

Il prossimo 28 febbraio a Campobasso presso l' aula magna Convitto Nazionale "Mario Pagano" in via Mazzini 1 alle ore 9.30, ci sarà un convegno organizzato da Anci Molise e in collaborazione con IFEL su "La manovra finanziaria e gli effetti sul sistema degli Enti Locali".

Al seminario parteciperanno Silvia Scozzese Direttore Scientifico IFEL e Corrado Pollastri, Consulente IFEL. Di seguito il programma.

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