Ultimo aggiornamento 11.12.2024 - 14:43
Amministratore IFEL2

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La nuova edizione del volume aggiorna i principali numeri del mercato del PPP forniti dall’Osservatorio Nazionale sul Partenariato Pubblico Privato.

Il primo Capitolo delinea alcuni tratti di un possibile e auspicabile scenario evolutivo del PPP, descrivendo un possibile modello applicativo attraverso il quale tentare di superare i limiti dello strumento.

Il secondo Capitolo effettua una panoramica degli Strumenti finanziari cofinanziati dalle risorse finanziarie UE nei vari cicli di programmazione comunitaria.

Il terzo Capitolo illustra i risultati del Piano per gli investimenti dell’Europa, le criticità e le prospettive evolutive.

Il quarto Capitolo è dedicato a quelle nuove forme di partenariato a cui sempre più spesso i comuni ricorrono: il baratto amministrativo e la sussidiarietà orizzontale.

Nel quinto Capitolo ci si interroga su quale sarà lo spazio per il Partenariato Pubblico Privato alla luce dei megatrends in atto anche a seguito della pandemia: uno spazio che si ritrae o che si allarga.

Il sesto Capitolo infine fornisce un quadro d’insieme del mercato del PPP: il trend dei bandi di gara e delle aggiudicazioni dal 2002 al 2019, con anticipazioni sui dati del 2020.

La “Rivista economica del Mezzogiorno”, trimestrale della SVIMEZ, promuove una Call for papers sul tema mercato del lavoro e Mezzogiorno.

Negli anni successivi alla crisi finanziaria globale si è verificata una profonda modificazione dei caratteri dell’occupazione per genere, età, cittadinanza, struttura settoriale, tipologie contrattuali, orari e qualificazione professionale che hanno significativamente inciso sulla stessa qualità del lavoro, con effetti più accentuati nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. Nell’ambito di questi cambiamenti strutturali, il problema della bassa qualità del lavoro – in particolare quello sommerso – può assumere configurazioni eterogenee in relazione alle differenti strutture produttive nelle quali è inserito e ai diversi territori in cui tali unità produttive si trovano ad operare. Nell’ultimo anno, a seguito dell’emergenza connessa al Covid-19, questa componente dell’offerta di lavoro è stata la prima ad essere sacrificata con tutta una serie di conseguenze negative sotto il profilo dei livelli di povertà e dell’esclusione sociale.

LA CALL FOR PAPERS

La Call incoraggia proposte di pubblicazione che, in un’ottica Nord/Sud, si concentrino su uno o due dei seguenti segmenti di analisi:

  1. Rapporto tra lavoro sommerso e altre differenti tipologie di lavoro (occupato dipendente, lavoratore autonomo, età e genere) con i reciproci condizionamenti.
  2. Ruolo che differenti attività produttive sommerse svolgono nei vari settori e nei vari contesti territoriali e come interagiscono con l’economia regolare.
  3. Analisi delle relazioni tra dimensione di impresa, redditività, modelli organizzativi e grado di regolarità del lavoro.
  4. Riflessione sui nessi tra deterioramento del quadro macroeconomico, peggioramento della qualità del lavoro con corrispondente aumento del rischio povertà.
  5. L’impatto dello smart working sul futuro del lavoro: opportunità e nuove concorrenze nella globalizzazione.
  6. Le linee per il rilancio e la riorganizzazione delle politiche attive per il lavoro.

Tutti gli articoli saranno sottoposti a valutazione finale attraverso le consuete procedure di peer-review. Gli Autori devono inviare alla Redazione (indirizzo mail: ) un articolato Abstract su uno o due dei punti precedenti di circa 1.200-1.500 battute (spazi inclusi) entro il 30 aprile 2021. Gli articoli relativi alle proposte selezionate dalla Redazione dovranno pervenire entro il 26 luglio 2021. SCARICA LA CALL

Nel volume si presenta il progetto Valore Comune e le prime sperimentazioni realizzate - grazie ad un cofinanziamento della Fondazione Cariplo - attraverso tre progetti-pilota che sono serviti per verificare la fattibilità dell’impianto complessivo ideato e disegnato nel progetto.

Il testo presenta l’idea di Valore Comune che è quella di promuovere forme strutturate di innovazione locale con la regia dell’amministrazione comunale, dentro un quadro di orientamenti, regole e incentivi nazionali, aggregando gli attori di una comunità (istituzioni, imprese, sindacati, volontariato, associazioni tematiche e di filiera, Università, ecc.) intorno ad un patto generativo di comunità cioè un accordo comune che definisca obiettivi strategici locali attraverso una declinazione territoriale dei 17 goals individuati dall’ONU quali driver per uno sviluppo equo, etico e sostenibile. Il volume si completa con il racconto dei tre casi-pilota realizzati tra il 2019 e il 2020 in tre diverse città.

La quinta edizione de “I Comuni della Lombardia” descrive le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei 1.506 Comuni lombardi, utilizzando come fonti primarie i dati ufficiali più recenti e disponibili per ciascun settore d’indagine. Le variabili analizzate sono rappresentate in forma cartografica e tabellare (per classe demografica e provincia).

Come è noto, i commi 858-872 della legge n. 145/2018 hanno introdotto misure per garantire il tempestivo pagamento dei debiti commerciali e la riduzione del debito pregresso e per assicurare la corretta alimentazione della piattaforma dei crediti commerciali.

Se inadempienti, dal 2021 e con riferimento alla situazione rilevata per l’esercizio 2020, le amministrazioni, diverse dallo Stato, che adottano la contabilità finanziaria – tra le quali sono compresi i comuni e gli altri enti locali – sono tenute ad accantonare nella parte corrente del proprio bilancio una quota delle risorse, variabile a seconda dell’entità della violazione, stanziate per l'acquisto di beni e servizi.

In particolare il comma 862 fissa alla data del 28 febbraio 2021 il termine entro cui iscrivere l’accantonamento sul proprio bilancio di previsione 2021/2023.

La presente nota interpretativa ha l’obiettivo di rispondere ai numerosi quesiti dei comuni che, non avendo ancora approvato il bilancio di previsione, si interrogano sull’obbligo di dover procedere con l’accantonamento un mese prima del termine fissato dalla norma per l’approvazione del bilancio (decreto del Ministro dell’Interno del 13 gennaio 2021).

A tal fine va rilevato che, ai sensi del citato comma 862, gli enti che presentano le condizioni di inadempienza di cui ai commi 859, 867 e 868, “con delibera di giunta o del consiglio di amministrazione” dovranno stanziare entro il 28 febbraio del 2021 “un accantonamento denominato Fondo di garanzia debiti commerciali nella parte corrente del proprio bilancio” e che l’esistenza di un bilancio 2021/2023 approvato è di per sé un presupposto per il corretto adempimento, altrimenti di difficile attuazione.

Si deve dedurre che nei casi di inadempienza:

  • gli enti che hanno già approvato il bilancio stanziano l’accantonamento con delibera di Giunta entro il 28 febbraio;
  • gli altri stanziano l’accantonamento con delibera di Consiglio all’atto stesso dell’approvazione del bilancio, dando atto nella nota integrativa della ricorrenza delle condizioni che rendono obbligatoria la costituzione del fondo.

Viceversa, se non ricorrono le condizioni per l’accantonamento:

  • gli enti che non hanno ancora approvato il bilancio danno atto di non essere tenuti alla costituzione del fondo indicando i dati relativi agli indicatori sui tempi di pagamento nella nota integrativa al bilancio, all’atto di approvazione dello stesso;
  • gli altri potranno dare atto di non dovere costituire il fondo con successiva deliberazione.

Cogliamo, infine, l’occasione per ricordare che nella fase di conversione del d.l. n. 183/2021 “proroga termini” è stato approvato un emendamento al comma 861 della legge n. 145/2018 al fine di consentire, per l’anno 2021, il calcolo degli indicatori di riduzione del debito pregresso e di ritardo medio a partire dai dati delle contabilità locali. Per le modalità di calcolo degli indicatori si rimanda alla Nota IFEL del 22 novembre 2019.

Per approfondimenti visitare la pagina IFEL PCC e SIOPE+. Istruzioni per l’uso o scrivere a .

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