L'imminente uscita di Equitalia dal comparto dei tributi locali sta rendendo difficoltosa la riscossione dell'acconto Tares 2013 per i Comuni Tarsu che utilizzavano il ruolo.
Il Dl 35/2013 consente di riscuotere le prime rate della Tares con le stesse modalità di pagamento del 2012, quindi i Comuni gestiti da Equitalia avrebbero potuto riscuotere l'acconto solo tramite l'agente nazionale della riscossione.
Pronti i codici tributo per il versamento, tramite modello F24, del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, della tariffa e della maggiorazione. A istituirli è la risoluzione 37 di ieri delle Entrate.
Meno di due mesi fa il Governo (allora guidato da Mario Monti) è intervenuto d'urgenza per riattivare i pagamenti della Tares, che un improvvido emendamento bipartisan a forte caratura pre-elettorale aveva fatto slittare a luglio mettendo 500 imprese di igiene urbana (che pagano 65mila stipendi) davanti al baratro della crisi di liquidità.
Grazie all'incrocio con i dati catastali via ai controlli dei Comuni sulle superfici dichiarate dai contribuenti ai fini della Tares. Proprio mentre in tutta Italia stanno arrivando gli avvisi relativi alla prima rata del nuovo tributo, e in attesa che il governo decida l'assetto definitivo della tassazione sulla casa, le amministrazioni hanno ora la possibilità di dare la caccia agli evasori.
Almeno una cosa è sicura. Le date in cui i milanesi dovranno pagare la Tares. Mistero fitto invece per quanto riguarda l'esborso dell'ultima rata. Ieri, con 27 voti a favore e 9 contrari, il Consiglio comunale ha approvato la delibera che fissa le scadenze e il numero di rate relative al pagamento della Tares, istituita a partire dal 1 gennaio 2013 in sostituzione della Tarsu.