Ultimo aggiornamento 13.01.2025 - 14:08
Amministratore IFEL2

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Per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con il Dipartimento Affari istituzionali, Politiche per il personale e Relazioni sindacali dei Comuni dell'ANCI, è stato realizzato uno studio che presenta un'istantanea  della composizione e del costo del personale dei Comuni italiani. L'edizione 1013, rispetto alla precedente, è stata arricchita da due focus: uno sulla composizione, l'altro sul costo del personale delle amministrazioni regionali e provinciali, utili per un raffronto con le realtà comunali.

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Il terzo Rapporto sulla dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale 2007-2013, redatto in collaborazione con l’Area Mezzogiorno e Cooperazione Internazionale dell’ANCI, è profondamente innovato rispetto alle precedenti edizioni. Le analisi relative all’attuazione dei progetti FERS 2007/2013 nell’ambito dei diversi Programmi Operativi sono state, infatti, condotte non sulla base degli Elenchi dei Beneficiari, stilati dalle Autorità di Gestione competenti, ma utilizzando i dati pubblicati da Open Coesione, aggiornati al 31 dicembre 2012.

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La pubblicazione, realizzata in collaborazione con l’Area Ambiente, Cultura e Innovazione di ANCI Giovani è stata presentata a Mirandola (MO), in occasione della V Assemblea Nazionale ANCI Giovani, 14/15 giugno 2013. Il volume contiene proposte, idee, analisi elaborate dai giovani amministratori del ForsAm, il corso istituito nell’ambito della scuola ANCI per giovani amministratori.

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Attraverso l’analisi dei dati ufficiali pubblicati da OpenCoesione, il volume esamina lo stato di attuazione dei POR FESR 2007-2013 al 31.12.2012. In particolare lo studio si focalizza sulle caratteristiche presentate dai 24.871 progetti POR FESR attuati da operatori privati ed imprese, presentando le evidenze circa la distribuzione del numero di interventi, i relativi costi e pagamenti rendicontabili, nonché lo stato di avanzamento finanziario dei progetti, aggregando le informazioni per Programma Operativo, per tema e per classe di costo rendicontabile del singolo intervento.

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Pur non connotandosi come un’esposizione esaustiva dei numeri della finanza locale, questo lavoro, basandosi su dati di fonti diverse (certificati consuntivi, ISTAT, dati gestionali del Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero dell’Interno) offre un quadro di sintesi utile per focalizzare ed interpretare i principali aspetti che contrassegnano l’evoluzione strutturale in atto nel campo della finanza comunale.

Anche per effetto della persistente crisi finanziaria che attraversa il Paese ormai da qualche anno, i Comuni vivono una stagione di profondo malessere. Le difficoltà assumono certamente una dimensione finanziaria, con risorse sempre più scarse disponibili in bilancio, ma sono dovute anche ad un quadro normativo incerto, confuso e in definitiva restio nel valorizzare compiutamente l’autonomia degli Enti locali. Ne deriva una condizione di crescente difficoltà, sia sul piano programmatico che in fase gestionale, resa ancora più delicata dal ruolo di “gabelliere dello Stato” affidato negli ultimi anni dal Governo centrale ai Comuni, di fatto obbligati ad aumentare in misura significativa le imposte locali senza però essere nelle condizioni di poter offrire maggiori servizi ed investimenti alle comunità di riferimento.

I dati pubblicati scontano un fisiologico ritardo temporale rispetto agli avvenimenti che hanno interessato la finanza comunale. Tuttavia, i numeri riportati - in larga parte riferiti alle principali grandezze di bilancio dell’anno 2012, ma con importanti inserti sul 2013 - confermano le riflessioni sopra brevemente esposte. Esclusi alcuni fattori intervenuti sul piano contabile e la componente inflazionistica, infatti, negli ultimi anni il trend della spesa corrente comunale evidenzia una crescita pressoché nulla, accompagnata da una drastica contrazione degli investimenti, soprattutto a causa dei vincoli sempre più stringenti imposti dal Patto di Stabilità Interno.

Tutto ciò a fronte di un significativo aumento delle entrate proprie, dovuto principalmente al passaggio dall’ICI all’IMU e alla contestuale riduzione dei trasferimenti erariali, che non si associa alla realizzazione di quei principi
di autonomia e responsabilità fiscale di cui la Legge delega per il federalismo fiscale è stata portatrice nel non lontano 2009.
Le modifiche strutturali hanno investito la finanza comunale, tramutandosi essenzialmente in un forte ridimensionamento della capacità di spesa a fronte di una maggiore pressione fiscale a livello locale e consentendo di cogliere con maggiore consapevolezza il forte contributo assicurato negli ultimi anni dai Comuni al risanamento dei conti pubblici. Ne sono indiscutibili conferme, oltre all’ammontare della manovra complessivamente posta a carico del comparto comunale (oltre 16 miliardi di euro nel periodo che va dal 2007 al 2014, di cui quasi 9 miliardi per effetto del Patto e oltre 7 miliardi di taglio ai trasferimenti erariali), i dati ISTAT sull’indebitamento netto e il saldo primario dei Comuni, che nel 2012 presentano valori positivi rispettivamente pari a 1,7 miliardi e 3,5 miliardi, evidenziando su entrambi i fronti un significativo percorso di responsabilizzazione finanziaria dell’intero comparto. 

Il volume fornisce, quindi, un ausilio pratico e di immediato impatto in favore di chi, a vario titolo, manifesta interesse nei confronti della materia e ne comprende il rilievo per il rilancio del sistema Paese.

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