Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

Il Direttore IFEL alla seconda edizione di Missione Italia alla “Nuvola” sul Focus sull’attuazione del PNRR dei Comuni

“I Comuni hanno già raggiunto il 91% della assegnazione PNRR: 36,3 Miliardi su 40 programmati" ha spiegato il Direttore IFEL Pierciro Galeone, intervenuto stamane a Missione Italia, che inizia oggi a Roma. "Gli altri soggetti attuatori sono a circa il 46% delle assegnazioni. Complessivamente a giugno 2023 i progetti PNRR già finanziati sono 197mila per un valore di 105,7 miliardi di euro (al netto di cofinanziamenti)”. Così il Direttore della Fondazione nella giornata inaugurale di Missione Italia all’Eur a Roma".

“Dei 36,3 miliardi di euro di assegnazioni al comparto comuni – ha proseguito Galeone - 3,9 miliardi sono stati assegnati nel 2020 (si tratta di progetti in essere), 8,9 miliardi nel 2021, 21,8 nel 2022 e 1,7 miliardi nel primo semestre 2023. Secondo i dati ANAC, invece, le gare bandite con risorse PNRR e/o PNC da luglio 2022 fino a metà giugno 2023 sono circa 102mila, di cui il 51%, ossia quasi 52mila, a titolarità comunale. I comuni di fatto sono la prima categoria di committenti per numero di gare bandite PNRR/PNC, seguiti da società/aziende/consorzi e scuole/università/enti di ricerca, a quota 16mila e 14mila gare rispettivamente.

"Il ritmo di pubblicazione delle gare" ha concluso "è sostenuto: nel primo semestre 2023 il numero di gare bandite dai comuni è più che raddoppiato, passando da circa 24mila di gennaio 2023 a circa 52mila di metà giugno 2023”. 

 

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La relazione del responsabile finanza locale dell’ANCI intervenuto alla due giorni di lavori alla “Nuvola”

“Le rappresentazioni delle difficoltà da parte di molti Comuni, legate anche al sistema Regis, e l’intervento di ANCI lo scorso aprile hanno contribuito a determinare diversi miglioramenti che potranno essere meglio valutati nei prossimi mesi. MI riferisco al completamento dell’alimentazione con i progetti mancanti, soprattutto quelli relativi alle “piccole opere” e ad altre misure già “in essere”, finanziate inizialmente con fondi nazionali e poi inglobate nel PNRR o allo snellimento delle procedure di erogazione degli acconti e dei pagamenti intermedi, la cui lentezza rischia di costituire un serio problema per la tenuta finanziaria degli enti più deboli”.

Così Andrea Ferri, Vice Direttore di IFEL, ne suo intervento nella giornata inaugurale di Missione Italia, seconda edizione.

“Sebbene ci siano alcune difficoltà – ha proseguito Ferri - anche nell’ambito dei progetti presenti in Regis, i Comuni sono il comparto più dinamico in termini di gare bandite su progetti PNRR e ciò conforta il trend positivo della spesa comunale per investimenti fino ai primi mesi 2023, della dinamica degli impegni e dell’ammontare del Fondo pluriennale vincolato. La tendenza di fondo degli investimenti comunali è positiva e si è ulteriormente accentuata nel biennio 2022-2023, con riferimento a tutto il territorio nazionale. Le stime 2023 fanno prevedere un recupero di 5,7 mld. di euro (+69%), rispetto al minimo storico del 2017, sulla base dei dati molto positivi dei primi cinque mesi del 2023, portando il volume dei pagamenti a 14,1 mld. di euro. Si stima quindi un ulteriore incremento di 2,5 mld. rispetto al 2022. La crescita investe tutte le fasce demografiche dei Comuni italiani, fin qui con maggiore intensità negli enti di piccola e piccolissima dimensione”.

“Questo livello rappresenta in realtà l’attuale capacità operativa ordinaria dei Comuni italiani – ha concluso il responsabile finanza locale dell’Anci - ottenuta sì con uno sforzo eccezionale, ma sostenibile nel medio periodo a condizione che non venga meno il presidio delle semplificazioni ottenute in questi anni. È probabile che i dati di cassa di fine 2023 e quelli dei rendiconti 2022 mostreranno livelli ancor maggiori di capacità di spesa, per effetto delle importanti misure PNRR di cui sono in corso le attività di aggiudicazione e di avvio lavori. Tuttavia, i dati economici attualmente disponibili e le evidenze che ci vengono dalle gare bandite già mostrano una capacità di assorbimento coerente con le ingenti risorse messe a disposizione dei Comuni”.

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E’ disponibile online il Primo Rapporto “Osservatorio RUP 2023 - criticità, soluzioni e fabbisogni formativi” realizzato dal MIT, in collaborazione con SNA, IFEL e ITACA con il piano nazionale di formazione per la professionalizzazione del Rup (PNRR Accademy).

Il Rapporto è stato elaborato sulla base dei risultati di un’indagine (svoltasi nel febbraio 2023) che ha coinvolto, per la prima volta in Italia, quasi 10mila Responsabili Unici del Procedimento che hanno compilato i questionari proposti. 
Questa platea numerosissima di addetti ai lavori ha consentito di mettere a fuoco le principali criticità che incontrano i RUP italiani nelle diverse fasi dei procedimenti, oltre a definire le proposte che potrebbero permettere il superamento di tali difficoltà e i fabbisogni formativi in risposta ai quali creare percorsi specifici.
 
Per questo, all’interno del Rapporto emergono suggerimenti e proposte da parte dei RUP in merito alla gestione degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici, forniture e servizi e all’attuazione degli interventi, con un’attenzione particolare alle principali criticità riscontrate per ciascuna fase del procedimento e alle competenze possedute e necessarie per lo svolgimento delle proprie attività: in particolare, sono state analizzate non solo le diverse fasi della procedura d’appalto (affidamento, programmazione, progettazione ed esecuzione), ma anche quelle “soft skills” necessarie ad una completa professionalizzazione del buyer pubblico.

Anche alla luce dell’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, efficace dal 1 luglio 2023, il lavoro di ricerca evidenzia, in termini quantitativi e qualitativi, le principali traiettorie necessaria per la definizione di futuri percorsi formativi, destinati al personale delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, erogati dalla PNRR Academy. 

Lo stesso Rapporto rileva la necessità di continuare a lavorare sullo snellimento degli adempimenti burocratici amministrativi, a cui fa riferimento anche il nuovo Codice Appalti, così come si rileva il progressivo ricorso alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita della commessa pubblica. 

Il volume è disponibile in formato pdf a questo link. 

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Il Primo Rapporto “Osservatorio RUP 2023 - criticità, soluzioni e fabbisogni formativi” è stato realizzato dal MIT, in collaborazione con…
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ll Presidente intervistato nel corso della prima gionata di Missione Italia 2023, parla di edilizia residenziale pubblica e futuro delle opere realizzate con i fondi del PNRR

“Il PNRR è impostato bene, avrà effetti reali sui territori. L’impatto che avranno le misure assegnate ai Comuni se ben spese e se i progetti sono stati fatti con criterio, saranno rilevanti. Se devo trovare un qualcosa sui cui si poteva fare un po’, penso all’edilizia residenziale pubblica”. Così Alessandro Canelli, delegato alla finanza locale Anci, alla domanda posta dal giornalista se i contenuti e le missioni del PNRR rispondano alle esigenze attuali dei comuni al di là dei fondi. “Riqualificare gli edifici pubblici non è solo un lavoro edilizio ma anche un attivatore di PIL, creazione di posti di lavoro, ripresa economica per le imprese, minor costo energetico, più efficientamento energetico, bollette meno care per i cittadini. Genera bene economico per la popolazione e contemporaneamente riqualificazione urbana”. Il Sindaco di Novara e Presidente IFEL, alla domanda posta nell’intervista sulla sostenibilità e sulla gestione nel tempo del PNRR, ha risposto invece che “negli anni c’è stato chiesto di dare un grande contributo per il risanamento della finanza pubblica ma nel frattempo il quadro generale è cambiato. Oggi il costo dell’energia, nonostante sia leggermente calato, non è tornato ai livelli pre-Covid. Inoltre, abbiamo incontrato i collettivi nazionali del lavoro, i comuni hanno maggiori costi per il personale e vi è tensione più in generale sui costi dei servi erogati ai cittadini”.

“In prospettiva - ha chiuso Canelli - ci preoccupa la tenuta e gestione, la sostenibilità nel tempo delle opere realizzate con le risorse del Pnrr perché queste opere avranno una ripercussione sulla parte corrente e gestionale del futuro delle amministrazioni. In prospettiva crescerà la spesa corrente. Bisogna ripensare le regole di finanza pubblica del paese, senza penalizzare nessuno, ma bisogna individuare e rivedere il sistema della perequazione perché deve essere insieme sia orizzonte che verticale. I comuni sono il primo fronte aperto e vicino ai cittadini. Avviamo una riflessione concreta, preveniamo più che curare”.

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