Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

Il Master dell'Università La Sapienza di Roma, si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato a rispondere alla domanda di alta formazione tecnico-scientifica, presente e potenziale, proveniente dalla professionalità collegata alle attività di pianificazione e programmazione degli interventi a livello territoriale ed urbano.

L’obiettivo del Master è quello di formare i futuri tecnici in grado di collaborare/operare attivamente con organismi internazionali, nazionali, regionali e locali in campo urbanistico.

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Nell’ambito delle attività di informazione promosse dall’Osservatorio sulle politiche di coesione  del Dipartimento Fondi Europei dell'IFEL pubblichiamo quattro schede su vari temi afferenti finanziamenti a “gestione diretta” UE, di una qualche rilevanza per enti locali e cittadini ed in scadenza ad inizio 2018.
Tali tipi di finanziamenti sono gestiti direttamente dagli uffici della Commissione europea e sono attuati tramite programmi comunitari. Ogni programma riguarda uno specifico settore di intervento dell’Unione: ricerca e innovazione, ambiente, cultura, istruzione, formazione, politiche sociali, occupazione giovanile, ecc.
Per accedere a tali fondi è necessario presentare nei termini una proposta progettuale sostenuta da un partenariato transnazionale.
Il progetto deve dimostrare un chiaro interesse comunitario in sintonia con gli obiettivi strategici delle politiche settoriali europee.
La Commissione europea non finanzia la totalità delle spese sostenute per il progetto, richiedendo in quasi tutti i casi una cofinanziamento al proponente. I finanziamenti sono erogati sotto forma di sovvenzioni.
IFEL rafforzerà l’azione di informazione agli EELL attraverso periodiche pubblicazioni sul proprio sito di schede sintetiche mirate, che oltre ad una sintesi dell’avviso pubblico e del relativo programma sottostante, conterranno tutte le indicazioni per realizzare approfondimenti e scaricare la documentazione di interesse.
La prima pubblicazione riguarda i seguenti avvisi:
• Europa Creativa: “Bando EACEA 32/2017 per progetti di cooperazione europea”
• “Invito a presentare proposte - EACEA/27/2017 nell’ambito del programma Erasmus+ - KA3 – sostegno alla riforma delle politiche - Qualifiche comuni nel campo dell’istruzione e della formazione professionale (IFP)”
• Europa Creativa MEDIA: “Bando EACEA 22/2017 - Sostegno allo sviluppo di singoli progetti di produzione”
• “Invito a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro pluriennale per l’assistenza finanziaria nel campo del meccanismo per collegare l’Europa (MCE) — settore dei trasporti per il periodo 2014-2020 [Decisione di esecuzione C(2017) 5437 della Commissione che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 1921]”

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Slide relative al webinar del 21 dicembre 2017 - Procedure innovative di valorizzazione pubblica. L’efficienza energetica: opportunità e verifiche di…
Pubblicato in: Investimenti e patrimonio
Registrazione Video relativa al webinar del 21 dicembre 2017 - Procedure innovative di valorizzazione pubblica. L’efficienza energetica: opportunità e verifiche…
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I segnali di ripresa economica, registrati da più parti in queste ultimi mesi, sono ulteriormente confermati dai recenti dati Istat sulla spesa sociale dei Comuni italiani. Relativamente all’anno 2015, il welfare locale è cresciuto dello 0,2% rispetto all’anno precedente, che aveva già registrato un deciso aumento, nella misura dello 0,8%. Questo dopo che vi era stata una flessione di alcuni anni in concomitanza della grande crisi economica.
Nel dettaglio i Comuni, nel 2015, hanno speso circa 7 mld di euro, per la precisione 6 miliardi 932 milioni, per la protezione sociale (intesa come servizi al cittadino) che corrisponde allo 0,42% del Pil. Il tutto si riferisce al al netto del contributo degli utenti e del Servizio Sanitario Nazionale. Se a questo si sommano i cosiddetti “trasferimenti i monetari”, ovverosia l’erogazione di pensioni, ecco che la spesa sociale della nostra nazione raggiunge il 30% del Pil, sopra la media europea. Infatti, siamo primi in Europa per trasferimenti monetari e agli ultimi posti per i servi zi erogati ai cittadini, al pari dei paesi dell’est e del Portogallo.

Per ogni singolo abitante viene speso (per il servizio assistenziale), in media, 114 euro l’anno. Le punte più alte sono raggiunte al nord, con una media di circa 170 euro e con il record della Provincia di Bolzano con una spesa pro-capite di 546 euro; al sud, invece, spetta la spesa più bassa con circa 50 euro di media per singolo abitante (con il record negativo di 21 euro per la Calabria). Più di un terzo di queste somme (il 38%) sono destinate a famiglie con figli, un quarto a quelle con figli disabili. Il restante se lo spartiscono anziani e coloro che sono in condizioni di disagio economico e sociale.
Questa spesa, rispetto agli anni passati, è più o meno stabilizzata per le famiglie con figli, mentre è aumentata la quota per quelle con disabilità, passando dal 20,4% del 2005 al 25,4% del 2015. Anche la quota destinata ai servizi per gli immigrati è aumentata, passando dal 2,4% al 4,2%. Significativa la diminuzione della spesa destinata agli anziani che nello stesso periodo è passata dal 23,4% al 18,9%.
Tuttavia, se si prende in esame il biennio 2013/15 le risorse in più che sono state dirottate ai comuni sono state 69 milioni di euro; ma queste somme sono aumentate solo per i servizi ai disabili e agli stranieri. Il resto dei gruppi sociali identificati sono andati in diminuzione. In generale le somme destinate al sociale provengono per quasi il 70% dalle risorse dei singoli Comuni, il restante 30% proviene, altresì, dai fondi statali e da quelli europei.
In allegato il documentato Istat.

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