Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

Pubblichiamo il documento completo dell’audizione ANCI, tenutasi il 12 gennaio 2017 davanti la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, inerente l’attuale distribuzione delle risorse nella fiscalità locale.

Pubblicato in: Ifel Informa

Con un comunicato del 30 marzo 2017 il Mef informa che sono in corso di accreditamento i rimborsi della quota statale a favore dei contribuenti che avevano effettuato versamenti in eccesso dell’IMU e della maggiorazione Tares sin dal 2012 e che hanno già fornito ai Comuni di riferimento le proprie coordinate bancarie (IBAN). Il tema della liquidazione ai contribuenti dei rimborsi delle quote IMU, e maggiorazione Tares erroneamente versate, rientra nell’ambito di quanto previsto dal DM 26 ottobre 2016, con il quale il Mef interviene sulla questione dei rimborsi IMU, disciplinando le procedure di liquidazione dei rimborsi ad oggi ancora inevasi.

Nota IFEL sui rimborsi ai cittadini della quota statale per errati versamenti dei tributi locali 

Pubblicato in: Entrate e Riscossione
Nota IFEL sui rimborsi ai cittadini della quota statale per errati versamenti dei tributi locali. Con un comunicato del 30…
Pubblicato in: Pubblicazioni e documenti

Il Cda della Cassa depositi e prestiti ha approvato venerdì scorso l’operazione di rinegoziazione dei mutui per l’anno 2017, sollecitata più volte dall’Anci nei mesi scorsi.

L’operazione, che coinvolgerà gran parte dei Comuni italiani, rappresenta un’importante boccata di ossigeno per i bilanci comunali e si inserisce nel più ampio tema del debito comunale, che incide per una quota modestissima sullo stock di debito della Pa, è in costante diminuzione - come certificato anche di recente dalla Banca d’Italia - ma ha un fortissimo impatto sui bilanci comunali. Per questo l’Anci ha formulato una serie di proposte innovative, dalla riduzione delle penali all’estensione dei benefici già concessi alle Regioni, che consentirebbero ai Comuni di ogni taglia demografica di ristrutturare il proprio debito e di liberare cospicue risorse in bilancio.

L’apertura di una nuova finestra negoziale era stata altresì richiesta dall'Anci al fine di cogliere tutte le opportunità contenute nella legge di bilancio 2017, tra cui la possibilità di rinegoziare anche nel corso dell’esercizio provvisorio, di allungare il periodo di ammortamento anche delle posizioni già rinegoziate, nonché di utilizzare liberamente, e quindi anche per la spesa corrente, i risparmi di linea capitale.

A fronte di uno stock di capitale complessivo rimodulabile pari ad almeno 23 miliardi di euro, il risparmio potenziale stimato da Cdp per periodo 2017-2020 arriva ad un miliardo di euro. L'Anci auspica che l'operazione includa anche i mutui di cui è rimasto titolare il ministero dell'Economia, che costituiscono una ulteriore quota di rilievo del complessivo debito comunale. 

I dettagli della rinegoziazione, che dovrebbe essere operativa nel primo semestre 2017, saranno come sempre disciplinati da un’apposita circolare Cdp di prossima emanazione. Gli incontri che Cassa depositi e prestiti realizzerà in molti capoluoghi sui temi della finanza locale a partire dal prossimo 11 aprile, costituiranno comunque l’occasione per approfondire modalità e contenuti dell’operazione.

Pubblicato in: Contabilità e Bilancio

Agli enti che ancora non hanno adempiuto, si suggerisce di provvedere quanto prima all’invio degli schemi per la determinazione del maggior disavanzo, di cui al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 19 dicembre 2016 concernente tempi e modalità di acquisizione delle informazioni sul maggiore disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui, in attuazione dell’art. 3, comma 15 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 del 2011 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio 2017), e la cui scadenza, prevista dall’Allegato A, era fissata al 26 marzo scorso. 

Si ricorda che tale prospetto deve essere redatto da tutti gli enti, e non solo da quelli che hanno registrato un maggior disavanzo. Gli enti che hanno registrato un maggior disavanzo a seguito dell’operazione di riaccertamento straordinario e che non compilano il modello entro i termini prescritti sono sanzionati e devono ripianare i disavanzi nei tempi più brevi previsti dall’art. 3, comma 15 del decreto legislativo n. 118/2011, ossia negli esercizi considerati nel bilancio di previsione, e comunque non oltre la durata della consiliatura. Per non incorrere in tali pesanti sanzioni previste, si raccomanda la tempestiva trasmissione di tali schemi. 

I prospetti, firmati digitalmente dal responsabile finanziario del Comune, devono essere inviati tramite l’applicazione web http://pareggiobilancio.mef.gov.it

 

Pubblicato in: Contabilità e Bilancio

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