Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento 68495 del 6 aprile 2017, ha deliberato l’esclusione dall’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA per l’anno 2016 a carico delle Amministrazioni pubbliche, come richiesto anche dall’ANCI lo scorso 17 marzo. 

L’esonero dall’obbligo è conseguente all’introduzione, a partire dal 31 marzo 2015, della fattura elettronica, grazie alla quale tutti gli acquisti delle pubbliche amministrazioni sono tracciati e dalle disposizioni previste dalla legge di stabilità 2015 in materia di scissione dei pagamenti (split payment) a seguito delle quali le pubbliche amministrazioni, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo dell'imposta sul valore aggiunto, sono tenute a versare direttamente all'erario l'imposta che in fattura è stata addebitata loro dai fornitori. 

Pertanto, in un’ottica di semplificazione degli adempimenti di natura tributaria e al fine di non gravare di ulteriori incombenze gli enti pubblici, l’Agenzia delle Entrate ha disposto che le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, nonché le amministrazioni autonome, sono escluse dalla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA per l’anno 2016.

Allegato: Provvedimento n. 68495 dell’Agenzia delle Entrate del 6 aprile 2017

 

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I cittadini residenti nei 7.998 comuni italiani sono 60.665.551 (I dati relativi alla popolazione residente si riferiscono al 1° gennaio del 2016 si riferiscono ai 7.998 comuni italiani esistenti). La maggior presenza di amministrazioni comunali e di popolazione si concentra prevalentemente nelle regioni settentrionali. In particolare, la Lombardia è la regione con il maggior numero di amministrazioni comunali: sono 1.527, con una popolazione residente di 10.008.349 unità e una densità abitativa per Kmq di 419,4. Segue il Piemonte con 1.202 comuni con una popolazione residente di 4.404.246 unità e una densità abitativa per kmq di 173,5.

Alcune regioni sembrano essere intensamente popolate: in particolare nei comuni laziali, con un numero totale di residenti di 5.888.472 ed a seguire la Campania ( 5.850.850) e la Sicilia (5.074.261)
I dati più contenuti appartengono al Molise con una popolazione residente di 573.694 unità e una densità per kmq di 70,0 e la Basilicata (5753.694 unità e 57,0 densità abitativa per kmq.
Relativamente al numero delle amministrazioni comunali, il dati più bassi li troviamo in Umbria con solo 92 comuni sul territorio e a seguire la Basilicata (131) e il Molise (136).

Numerosità della popolazione residente



Da un punto di vista cartografico, emerge chiaramente come prevalgano realtà demografiche di piccole e medie dimensioni. I comuni con oltre 60mila abitanti sono quasi assenti nelle regioni nord orientali, più diffusi lungo le coste romagnole e tra la Puglia centrale e la Sicilia sud-occidentale. I comuni con oltre 20mila abitanti sono pochi e localizzati prevalentemente lungo la via Emilia, la costa settentrionale della Toscana e delle Marche, nella Sardegna meridionale e in Puglia dove tali realtà sono particolarmente diffuse.

Scheda59 Fig2

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Il prossimo 12 maggio, presso la Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, l’IRPET e la Regione Toscana con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, Anci Toscana, AISRe, SiPotra, Itaca organizzano il convegno “Investimenti pubblici e riforma della spesa”.

Il tema centrale della conferenza sarà la necessità di un rilancio degli investimenti da inserire nell'ambito delle riforme strutturali già avviate. La conferenza sarà, nella prima parte, rivolta ad approfondire le relazioni tra riforme della spesa pubblica e crescita economica, evidenziando le potenzialità di un rapido ed efficace avvio del cambiamento. Nella seconda parte si discuterà della riforma dei contratti pubblici e, in particolare, del riordino delle stazioni appaltanti, uno degli aspetti più urgenti per la ripresa degli investimenti. 

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Dato il limitato numero di posti è gradita la conferma della partecipazione a

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