Poco più della metà dei dipendenti comunali a tempo indeterminato, il 55,1%, è in possesso di un titolo di studio di scuola superiore. Il 27,1% ha terminato la scuola dell’obbligo, il 15,1% ha una laurea e l’1,7% una laurea breve (Tabelle 1 e 2). Residuali i dipendenti con dottorati o altri titoli post laurea, 0,2% e 0,7% rispettivamente.
Nel 2012, le unità di personale che nei comuni italiani hanno un rapporto di lavoro flessibile ammontano a 40.519[1].
Si tratta di personale comunale che ha un contratto a tempo determinato, interinale, di formazione lavoro o è un lavoratore socialmente utile. L’incidenza del personale con rapporto di lavoro flessibile sul totale dei dipendenti comunali è del 9,6% .Se si indaga la natura contrattuale del rapporto di lavoro flessibile si scopre che la maggioranza, oltre il 60,0% del personale, ha un contratto a tempo determinato e che la flessibilità interessa soprattutto le dipendenti donne (Tabella 1).
Il personale delle amministrazioni comunali ammonta a 432.631 unità distribuite su 8.029 comuni (Tabella 1). I dipendenti comunali sono 424.214, i dirigenti 4.878, i segretari comunali 3.475. Questi ultimi, presenti, in numero apprezzabile, nei comuni di Lombardia, Campania e Piemonte, rispettivamente, 489, 353 e 347.
I direttori generali sono 64. Un numero significativo di essi opera nei comuni dell'Emilia-Romagna, 14 e della Toscana, 8. 6 direttori generali si rilevano nelle amministrazioni comunali della Lombardia, del Piemonte e della Sicilia.
In linea di massima, se si considera l'anzianità di servizio, si rileva una distribuzione quasi omogenea del personale a tempo indeterminato tra le classi fino ad un numero di anni di servizio inferiore a 36 (Tabella 1). In tale intervallo, infatti, si passa dal numero massimo di dipendenti, pari a 60.204, il 15,8%, rilevato per la classe 31-35 anni, al minimo, 38.763, pari al 10,2%, in quella tra 6 e 10 anni.
L'età media dei dipendenti comunali a tempo indeterminato è di 50 anni, in crescita rispetto al 2011 in cui si attestava a 49. Nel 2012 anche la classe in cui ricade il maggior numero di dipendenti cambia: se nella precedente rilevazione era quella dei 50-54enni, nel 2012 diventa quella dei 55-59enni. Infatti, poco meno di 1 dipendente a tempo indeterminato su 4, il 23,6%, ha un'età che ricade in tale intervallo.