Ai fini dell’applicazione dell’articolo 31 comma 6-bis della legge n. 183 del 2011, come modificato dal comma 491 della legge n. 190 del 2014 (Legge di stabilità per il 2015), si comunica che la rilevazione di IFEL per conto dell’ANCI circa la rimodulazione degli obiettivi di Patto tra Comuni capofila ed Enti associati sarà avviata nei prossimi giorni.
I Comuni saranno tempestivamente informati per quanto concerne sia la tempistica sia le modalità relative alla raccolta delle informazioni.
Si anticipa che le istanze dei Comuni capofila saranno raccolte da IFEL entro il 15 aprile p.v., in coerenza con la proroga stabilita dal decreto “Milleproroghe” (articolo 10, comma 12-terdecies del decreto legge n. 192 del 2014), attraverso la compilazione di un’apposita maschera disponibile nell’Area riservata del suo portale.
In applicazione alle disposizioni contenute al comma 540 dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, la Direzione Centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno - acquisito il parere, con osservazioni, della Conferenza Stato-città ed autonomie locali nella seduta del 12 marzo 2015 - ha predisposto il decreto del 25 marzo 2015, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, con il quale approva il modello di certificazione (allegato A al decreto) per la concessione di un contributo in conto interessi ai comuni, alle province e alle città metropolitane su operazioni di indebitamento attivate nell'anno 2015, il cui ammortamento decorre dal 1° gennaio 2016.
Il contributo in conto interessi è erogato dal Ministero dell’Interno in favore dei comuni, delle province e delle città metropolitane che abbiano attivato nuove operazioni di indebitamento, sotto forma di mutuo presso istituti di credito autorizzati, per spese di investimento nel corso dell’anno 2015, il cui ammortamento decorre dal 1° gennaio 2016. Per spese di investimento si intendono quelle previste dall’articolo 3, comma 18, legge n. 350 del 24 dicembre 2003 (legge finanziaria 2004).
La quantificazione del contributo annuale in conto interessi e degli interessi di pre-ammortamento, che deriva dai fondi erariali stanziati e dal numero degli enti che ogni anno ne hanno diritto, sarà assicurata nel limite massimo della dotazione prevista dalla legge di stabilità e pari a 125 milioni di euro per l’anno 2016 e a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020. Qualora il fondo risultasse insufficiente alla copertura delle richieste pervenute, il contributo sarà assegnato mediante riparto del fondo stesso.
Il contributo annuale in conto interessi viene erogato in due soluzioni di pari importo entro il mese di aprile e ottobre di ogni anno. Il contributo sugli interessi di pre-ammortamento riferiti all’anno 2015 è erogato in due soluzione di pari importo entro il mese di aprile ed ottobre 2016, congiuntamente al contributo annuale in conto interessi attribuito nel medesimo anno.
Per la validità della comunicazione, la certificazione dovrà essere trasmessa dagli enti esclusivamente attraverso l’apposito sistema telematico entro il termine perentorio, a pena di decadenza, delle ore 12:00 del 31 marzo 2016.
La circolare F.L. 9/2015 del 25 marzo 2015 della Direzione Centrale della Finanza Locale fornisce le indicazioni necessarie ad una corretta determinazione dei dati richiesti nella certificazione.
A partire dall’8 maggio 2015 e fino al 22 maggio 2015, sarà possibile accedere all’operazione di rinegoziazione 2015 dei mutui in essere con Cdp.
La riapertura straordinaria dei termini per la rinegoziazione dei mutui in essere con la Cdp è stata più volte sollecitata dall’ANCI, in particolare a seguito del comma 537 della legge 190 del 2014 (L. di Stabilità 2015), che permette di attivare il dispositivo anche sui mutui già rinegoziati, superando una limitazione della precedente Normativa.
Per ciò che concerne le modalità di accesso all’operazione di rinegoziazione si segnala che:
I termini e le condizioni dell’operazione sono illustrati nella circolare Cdp n. 1283 del 28 aprile 2015.
Questa tornata di rinegoziazione è riservata ai mutui già oggetto di precedenti rinegoziazioni. Gli enti interessati sono circa 4.300. Potranno tuttavia accedere anche i Comuni che per motivi amministrativi (in genere ritardi nella consegna dei documenti originali) sono risultati esclusi dall’operazione di novembre 2014.
Rispetto alle indicazioni contenute nella circolare n. 1283 è necessario segnalare ai Sindaci e ai Responsabili dei servizi finanziari comunali alcune novità attese nel dl “Enti locali”, che sarà varato nei prossimi giorni:
- su proposta dell’ANCI verrà consentito di poter accedere all’operazione di rinegoziazione anche ai Comuni che non abbiano ancora approvato il bilancio di previsione 2015, la cui scadenza è stata prorogata al 30 luglio 2015, e che pertanto si trovano in esercizio provvisorio;
- ci si attende inoltre che il dl “Enti locali” recepisca in via eccezionale e per il solo 2015 la possibilità di utilizzare liberamente i risparmi di linea capitale derivanti dalla rinegoziazione, senza vincolarli per spese di investimento o a riduzione del debito, rendendo ancora più vantaggiosa l’intera operazione.
L'evento è un'occasione di incontro per fare il punto sulla riforma nell'ambito di una stagione di cambiamenti iniziata con il federalismo fiscale.
Nel corso del seminario verranno presentati i seguenti volumi: "Contabilità e finanza locale in Europa. Esperienze a confronto" e "L'armonizzazione dei sistemi contabili. Verso l'attuazione della riforma".
L'intero evento sarà visibile in diretta streaming sul sito del Centro Documentazione e Studi Comuni Italiani
Nell’area riservata del sito di Ifel è possibile consultare gli obiettivi del patto di stabilità dei Comuni italiani per ciascuno degli anni 2015-2018, rideterminati sulla base della metodologia approvata in sede di Conferenza Stato – città ed autonomie locali del 19 febbraio 2015, e ratificati nel Decreto legge n. 78 del 2015.
La maschera consente, anzitutto, di visualizzare l’ammontare dell’obiettivo finanziario complessivo per il 2015, già pubblicato sinteticamente tra gli atti della Conferenza Stato-Città del 19 febbraio scorso. Si ricorda che dall’obiettivo finanziario pubblicato si deve sottrarre l’importo che l’ente accantona a titolo di Fondo crediti di dubbia esigibilità sul proprio bilancio di previsione, così da ottenere l’ammontare dell’obiettivo di Patto. Inoltre, sono riportati in appositi riquadri i dati utilizzati per la determinazione dell’obiettivo finanziario 2015, unitamente al percorso di calcolo di ciascuna delle due quote in cui si articola l’obiettivo stesso.
La nota metodologica (allegata) riporta in dettaglio il metodo.
Per l’accesso all’area riservata del sito IFEL (http://www.fondazioneifel.it/areariservata/dati-comune) si devono utilizzare le consuete credenziali già in possesso del Comune. In caso di necessità è possibile richiedere nuove credenziali esclusivamente via mail (), con oggetto “Credenziali sito Ifel”.