Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

“Il Milleproroghe ha recepito diverse misure segnalate dall’Anci: dalla proroga dei termini per le assunzioni degli assistenti sociali, all’assegnazione di incarichi temporanei per le scuole infanzia paritarie, fino alle proroghe del termine per l’aggiudicazione di interventi di edilizia e messa a norma degli edifici scolastici. Norme utili a cui però mancano interventi sulla flessibilità finanziaria, sugli enti in disavanzo, sull’ampliamento della platea dei comuni che possono intervenire sulla definizione agevolata dei carichi a ruolo e sulla tenuta finanziaria delle società partecipate”. Lo ha detto il sindaco di Novara e delegato Anci alla Finanza locale, Alessandro Canelli, intervenuto in audizione al Senato sul Milleproroghe davanti alle commissioni riunite Bilancio e Affari costituzionali.

“Le richieste fatte da Anci e accolte – ha spiegato Canelli – contribuiscono solo parzialmente a delineare un quadro certo e stabile per il triennio 2023-25, in particolare sotto il profilo finanziario. Per questo abbiamo individuato quattro principali aree di intervento su cui chiediamo al Parlamento un supplemento di attenzione, così da consentire di facilitare la gestione delle amministrazioni comunali”.
“Per prima cosa – ha continuato il delegato Anci – chiediamo più flessibilità della gestione finanziaria, partendo dalla proroga all’utilizzo degli avanzi di amministrazione anche nelle fasi di gestione e assestamento del bilancio. Riteniamo poi necessario reiterare anche nel 2023 altre norme ordinamentali straordinarie quali il sostegno ai processi di risanamento degli enti in disavanzo e la facoltà di applicare strumenti di agevolazione dei pagamenti anche ai carichi non affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. E poi misure per la tenuta finanziaria delle società partecipate dagli enti locali, in particolare, di quelle in perdita per tre esercizi consecutivi”.

Nel documento presentato, il sindaco di Novara ha poi elencato altri interventi di interesse per i Comuni, tra cui la la proroga a tutto il 2025 dell’operatività Fondo per contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti, che non comporta maggiori oneri finanziari, la proroga al 31 dicembre 2023 del termine per l’aggiudicazione degli interventi finanziati nell’ambito delle politiche di coesione, la facoltà di effettuare assunzioni a tempo determinato del personale di Polizia locale anche in deroga alle limitazioni della spesa per i contratti a tempo determinato e la possibilità per i segretari comunali di restare in servizio fino ai 70 anni di età, su base volontaria.

Pubblicato in: Ifel Informa

Il PNRR mette a disposizione dei Comuni risorse finanziarie ingenti ma diversi fattori ne complicano l’attuazione sui territori: l’impennata dei prezzi in corso, il calo di personale, le riforme incompiute su decentramento amministrativo e federalismo differenziato, sono solo alcuni di quelli che incidono sulla messa a terra dei progetti.

Questi e altri temi sono al centro della XI Conferenza IFEL “Scenari per i Comuni Italiani. La finanza locale tra opportunità d’innovazione e fragilità da superare”, che si terrà dal 24 al 26 gennaio – in diretta streaming su conferenza.fondazioneifel.it.


LE TRE SESSIONI: I TEMI

La finanza pubblica tra regole europee e dinamiche nazionali - 24 gennaio 

I Comuni hanno beneficiato delle maggiori risorse per investimenti via via assegnate dal 2018-19 in poi, moltiplicate dalle avvenute assegnazioni del PNRR-PNCUn flusso di fondi straordinario pari, tra Comuni e Città metropolitane, a circa 40 mld di euro. Ma sono processi che si attuano con lentezza e non sufficientemente coordinati, in particolare per ciò che riguarda le crisi. Senza contare che le risorse correnti rese disponibili per i Comuni sono spesso vincolate ad “obiettivi di servizio” che impongono spese aggiuntive in alcuni campi di rilevanza sociale - asili nido, servizi sociali e scolastici: il Fondo di solidarietà Comunale è in aumento tra il 20 e il 30 di circa 2,5 mld., di cui 2 mld. vincolati.

Si tratta, quindi, di risorse che non possono concorrere alla formazione degli equilibri correnti dei Comuni e lasciano in una condizione di precarietà quell’ampia minoranza di enti in condizioni finanziarie critiche.

Nel corso della mattinata, infine, si rifletterà anche sulla regolazione perequativa di quote crescenti del Fondo di solidarietà comunale che, nell’attuale configurazione, perde di senso: le risorse correnti complessive dei Comuni sono sostanzialmente le stesse del 2010, mentre l’incremento dei prezzi al 2023 è di oltre il 26%, di cui il 15% è ascrivibile al biennio 2022-23.


PNRR e non solo: il quadro delle risorse - 25 gennaio
  

Le “risorse straordinarie” del PNRR, nonché di quelle derivanti dalla Politica di coesione fissate nel nuovo Accordo di Partenariato, rappresentano ormai per l’intero Paese, e per il Mezzogiorno in particolare, una delle principali fonti finanziarie per alimentare gli investimenti con risorse concrete e non poste finanziare allocate in leggi di bilancio dalle coperture incerte.

Si discuterà, tra gli altri aspetti, sul fatto che per gli enti locali, e per i Comuni nello specifico, esse costituiscono una voce fondamentale per investimenti di medio-lungo periodo tanto che, da tempo, le risorse della coesione assolvono sempre meno al loro ruolo di riequilibrio territoriale svolgendo una funzione meramente anticiclica che poco ha a che vedere con scelte di politica economica o industriale. Anzi, nel periodo di programmazione 2021-2027 la geografia della coesione europea dell’Italia è cambiata, con il ritorno tra le regioni meno sviluppate del Molise e della Sardegna, e l’ingresso tra le regioni in transizione delle Marche e dell’Umbria.

Investimenti: criticità da superare, nodi da sciogliere, sfide da sostenere - 26 gennaio 

Sono ancora molti le criticità e i nodi ancora sciogliere, a partire da un contesto normativo sempre in evoluzione (con riferimento, per esempio, al codice dei contratti pubblici, in continuo rimaneggiamento) nonché le riforme incompiute, sia sul versante del decentramento amministrativo - gestioni associate, ente intermedio, agenzie pubbliche - sia per quanto concerne la distribuzione dei poteri e delle competenze (federalismo differenziato).

I Comuni, solo sul fronte PNRR, secondo stime ANCI-IFEL e RGS, sono destinatari di risorse pari a circa 40 miliardi di euro. Tali risorse sono collegate a 45 investimenti (fra PNRR e Piano complementare), rispetto ai quali gli enti locali hanno le responsabilità di soggetti attuatori.
Eppure, il personale comunale negli ultimi 12 anni si è ridotto di oltre un quarto di unità e sarà ulteriormente interessato dai pensionamenti dei prossimi 5 anni con un’età media che supera i 50 anni: per vincere la sfida del PNRR il ruolo della formazione sarà determinante e per questo motivo IFEL si propone come punto di riferimento per il personale dei Comuni e per il supporto agli enti attraverso le attività di ricerca, studio e analisi.

L’appuntamento per discutere, insieme, di questi e molti altri argomenti, è per il 24, 25 e 26 gennaio in diretta streaming su: conferenza.fondazioneifel.it

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Nota sintetica ANCI sulle norme di interesse per gli enti locali contenute nel decreto legge 18 novembre 2022, n.176 (d.l.…
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Pubblchiamo la nota sintetica ANCI sulle norme di interesse per gli enti locali contenute nel decreto legge 18 novembre 2022, n.176 (d.l. “aiuti-quater”), recante “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, convertito, con modificazioni, dalla Legge 13 gennaio 2023, n. 6.

Pubblicato in: Ifel Informa

La Commissione europea ha approvato con decisione di esecuzione C(2023) 374 del 12 gennaio 2023 il Programma Nazionale PN Capacità per la Coesione 2021-2027. A titolarità dell’Agenzia per la Coesione territoriale, il Programma è cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo sociale europeo Plus con una dotazione complessiva di 1.267.433.334 euro, comprensiva del cofinanziamento nazionale.

In linea con gli obiettivi della strategia di rafforzamento della capacità amministrativa definita nell’Accordo di Partenariato 2021-2027, il CapCoe supporterà le Pubbliche Amministrazioni per migliorare l’efficacia attuativa della politica di coesione. Nel CapCoe particolare attenzione riveste la dimensione territoriale, attraverso il rafforzamento delle amministrazioni locali su temi quali il capitale umano, l’organizzazione e i processi, la rigenerazione amministrativa, il supporto ai processi partenariali e il knowledge sharing.

Tra gli interventi previsti:

    • servizi territoriali di supporto agli enti locali
    • assunzioni
    • formazione
    • rafforzamento della capacità amministrativa degli enti territoriali
    • sostegno ai Piani di Rigenerazione Amministrativa – PRigA
    • supporto alla governance e all’attuazione della politica di coesione 2021-2027
    • sviluppo di processi di gestione efficienti
    • sostegno delle pratiche partenariali partecipative

Coerentemente con le finalità di offrire un supporto focalizzato sulla politica di coesione si prevede anche di istituire una Scuola nazionale della coesione, dedicata a una formazione specifica sui temi e all’aggiornamento continuo di giovani laureati, amministratori e professionisti.

La maggior parte delle risorse saranno destinate a Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia – le Regioni meno sviluppate nella programmazione 2021-2027 – attraverso il meccanismo del Finanziamento non collegato ai costi – FNLC, novità che ha richiesto un attento lavoro metodologico, sviluppato lungo la fase di negoziato con la Commissione europea.

Pubblicato in: Fondi Europei e coesione

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