Pubblichiamo una nota di commento alla Delibera ARERA n.158 del 5 maggio 2020 sull’ “Adozione di misure urgenti a tutela delle utenze del servizio di gestione integrata dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati alla luce dell’emergenza COVID-19”, che interviene definendo un meccanismo obbligatorio di riduzione del prelievo sui rifiuti che i Comuni dovranno riconoscere alle utenze non domestiche, per effetto delle chiusure stabilite nel periodo dell’emergenza.
Il provvedimento dell’Autorità poco aggiunge al quadro di facoltà disponibili per l’intervento agevolativo dei Comuni (articolo 1, comma 660 della legge n.147 del 2013), sia in termini giuridici che – soprattutto – sotto il profilo fattuale, ed anzi, si pone all’interno di una politica agevolativa le cui necessarie dimensioni appaiono assai più significative.
La nota contiene tutte le casistiche cui applicare le riduzioni proposte dall’Autorità e individua una serie di soluzioni per il calcolo delle riduzioni per ciascuna attività colpita dalla crisi finanziaria generata dall’emergenza sanitaria, con l’intento di comprendere nelle scelte comunali anche il “minimo regolatorio” imposto dalle nuove previsioni.
Il Vademecum SIBaTer dal titolo “Regole e procedure di affidamento a privati di terre comunali” offre una panoramica del tema arricchita da note esplicative di un robusto apparato di schemi di atti e provvedimenti utili ad amministratori ed operatori comunali per un tempestivo intervento operativo, sulla base del fabbisogno del Comune e del territorio di riferimento.
Questo nuovo Vademecum, che il Progetto SIBaTer – Supporto istituzionale alla Banca delle Terre mette a disposizione dei Comuni destinatari dei servizi di supporto (a titolo gratuito), ne arricchisce la “cassetta degli attrezzi” composta ad oggi da:
Il Vademecum su regole e procedure di affidamento di terre comunali sarà integrato a breve da un Vademecum sulle tipologie di contratti per assegnazione a privati di terre comunali.
“Il Covid ha messo l’Italia allo specchio. È stato una specie di pettine che ha consentito che affiorassero tanti nodi che, al fine di una strategia di ripresa, vanno governati ed orientati al meglio”. Così, Guido Castelli, Presidente IFEL al Talk on web su “Politiche territoriali e innovazioni nell’offerta dei servizi scolastici in aree interne”.
“La crisi sanitaria, tra le altre cose, ha consentito la riscoperta delle potenzialità delle aree interne. Non più come luogo marginale ma come articolazione di quel policentrismo vitale che ha sempre caratterizzato l’Italia. Oggi IFEL – ha dichiarato Castelli - ha voluto approfondire un aspetto specifico del tema aree interne e cioè il servizio scolastico. La possibilità di accedere ad una istruzione adeguata è, e resta, un fattore decisivo per il destino dell’entroterra. La scuola deve potersi organizzare, in un una logica di riforma della scuola, affinché anche nell’entroterra operino insegnanti messi in condizione di formare al meglio gli studenti. I comuni devono assecondare questo processo consentendo, sul piano dell’edilizia scolastica, le migliori soluzioni logistiche collaborando secondo logiche sovracomunali”.
In questi mesi centinaia di migliaia di persone si sono messe in moto con modelli e strumenti innovativi, alcuni destinati a durare nel tempo. Molte di queste iniziative hanno fatto la differenza. Fondazione Italia Sociale lancia una call for practices rivolta a singoli, organizzazioni, imprese di ogni settore, per dare luce alle azioni civiche che fanno bene alla società e all’economia italiana.
Da sempre le grandi crisi (guerre, catastrofi naturali, epidemie, carestie) costituiscono il terreno di nascita ideale di innovazioni che, in seguito, entrano a far parte della vita quotidiana. La fase di emergenza scatenata dal Covid-19 ha sfidato duramente il nostro Paese ma, al contempo, è stata un’occasione per mettere alla prova il nostro sistema sociale e ha rivelato un sentimento civico che sembrava sopito da tempo.
Centinaia di migliaia di persone si sono messe in moto, nutrendo l’intelligenza collettiva con esperienze ricche di significato e con modelli e strumenti innovativi, alcuni destinati a durare nel tempo. Molte di queste storie sono invisibili ai più, ma hanno fatto la differenza.
Da questa convinzione nasce Civic Action, l’iniziativa con cui Fondazione Italia Sociale, insieme ad Onde Alte e SkyTg24, in partnership con VITA si propone di individuare le esperienze che, indipendentemente dall’emergenza corona virus, dovrebbero durare e ampliarsi, per costituire la base di un nuovo e più robusto tessuto civico.
Civic Action è una grande iniziativa di mobilitazione nazionale online che vuole offrire a cittadini e organizzazioni l’occasione di farsi conoscere, per portare un contributo da protagonisti attivi alla fase di ripartenza a cui l’Italia si affaccia.
L’obiettivo è raccogliere e dare visibilità a esperienze e storie positive che sono avvenute in piccoli o grandi contesti, a livello locale o a livello nazionale, e che si prestano ad essere replicate e sviluppate.
Civic Action è una call for practices a cui possono partecipare tutti, cittadini singoli e organizzazioni, senza limiti anagrafici, geografici o di alcun genere. Pratiche civiche, dove civismo non è solo “aiuto al più vulnerabile”. Le segnalazioni di esperienze e pratiche, infatti, possono rientrare in una di queste track di interesse:
Civic Action è stata lanciata lo scorso 26 maggio 2020: chiunque voglia partecipare, potrà condividere la propria storia sulla piattaforma digitale entro le 23 del 16 giugno 2020. A conclusione dell’iniziativa, un e-book verrà reso disponibile a tutti online: racchiuderà tutto il percorso della Civic Action, inclusi i profili dei protagonisti e le storie e buone pratiche più interessanti. Tra queste, 5 verranno selezionate dal team di lavoro, per essere raccontate dai protagonisti in un incontro live su SkyTg24.
beCivic è un progetto culturale multicanale promosso da Fondazione Italia Sociale, con lo scopo di dare un nuovo volto e entusiasmo all’impegno della società civile italiana per il bene comune.
Un insieme di iniziative su scala nazionale (una rivista, lezioni, festival, laboratori, blog…) a cui partecipano decine di realtà tra università, organizzazioni non profit, imprese e media.
Per saperne di più: www.becivic.it – instagram: @be_civic
Ha l’obiettivo di creare benessere sociale, raccogliendo risorse da destinare a progetti nazionali, di interesse sociale e pubblico, che creano occupazione, in particolare giovanile. Nasce con la legge di riforma del 2016, per agire come strumento a sostegno del Non Profit in Italia. Opera da marzo 2018 come persona giuridica di diritto privato con e risorse economiche prevalentemente private.