Ultimo aggiornamento 30.04.2025 - 18:13

Si svolgerà ad Arezzo, dal 19 al 21 novembre p.v., la XXXVI Assemblea nazionale Anci. In occasione di questo tradizionale appuntamento per il sistema dei Comuni, IFEL e Anci, in collaborazione con Anci Toscana, organizzano un ciclo di incontri formativi gratuiti rivolti al personale di Comuni, Unioni di Comuni e Città Metropolitane, sulle principali riforme che coinvolgono il sistema degli enti locali. Gli incontri di “Formazione in assemblea” si svolgeranno all'interno della Fiera di Arezzo,  presso le sale Masaccio e Piero della Francesca. È possibile iscriversi ad uno o più eventi formativi compilando il seguente form

Qui di seguito l'elenco completo dell'attività di “Formazione in assemblea”:

Mercoledì 20 novembre

Ore 10:00 - 11:30 - Il vincolo di finanza pubblica dell’equilibrio di bilancio degli enti territoriali (Sala Piero della Francesca) 

Ore 10:30 - 12:30 - Le principali novità sui tributi locali e la riscossione. Dal dl crescita al decreto fiscale 2019 (Sala Masaccio)


Ore 12:00 - 13:30 - La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2019 per i Piccoli Comuni (Sala Piero della Francesca)


Ore 15:30 - 17:30 - Le specificità organizzative e gestionali dei comuni e le diversità territoriali nella metodologia dei fabbisogni standard (Sala Masaccio)
 

Giovedì 21 novembre

Ore 10:00 - 12:00 - La Guida IFEL alla tariffazione puntuale dei rifiuti (Sala Masaccio)

Ore 10:00 - 12:00 - PCC, SIOPE+ e il monitoraggio dei debiti commerciali (Sala Piero della Francesca)

La cerimonia di apertura della XXXVI Assemblea Annuale dell’Anci si svolgerà alla presenza del Presidente della Repubblica.
Ogni ulteriore informazione è disponibile sul sito web dell’Associazione al seguente indirizzo: https://www.assembleanazionaleanci.it/

Pubblicato in: Ifel Informa

Un incontro urgente in vista dell’avvio del percorso di approvazione della manovra 2020 per rappresentare le esigenze dei territori ed individuare soluzioni idonee per scongiurare il pericolo di un aumento delle situazioni di crisi finanziaria. Questo in sintesi il messaggio recapitato con una lettera firmata da un lungo elenco di sindaci di città grandi e piccole al Presidente del consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, a pochi giorni dal varo della manovra 2020.

Pur apprezzando alcuni dispositivi contenuti nel ddl bilancio 2020, con i quali si affrontano nodi essenziali del sistema degli enti locali, come la ristrutturazione del debito e i contributi a sostegno della ripresa degli investimenti locali, i Sindaci manifestano però altrettanta preoccupazione per il mantenimento di norme che comporteranno una ulteriore ed ingiustificata restrizione della parte corrente del bilancio, ovvero quella necessaria alla erogazione dei servizi, dopo che il comparto ha già contribuito per oltre 12 miliardi di euro al consolidamento strutturale dei conti pubblici.

In particolare, si punta l’attenzione sull’effetto combinato che avrà in termini di riduzione della capacità di spesa, il concomitante aumento della percentuale di accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) e l’entrata in vigore del “Fondo di garanzia crediti commerciali”.

In un contesto di rigidità dei bilanci, amplificato dall’aumento delle spese di personale dovuto alla ripresa della contrattazione che i Comuni sono obbligati a finanziare in via autonoma e per intero, i Sindaci poi ricordano l’assenza del rifinanziamento del taglio di 564 milioni di euro a suo tempo introdotto “fino al 2018” con il dl 66/2014 – sul quale pende un ricorso dell’ANCI innanzi al giudice amministrativo – automaticamente ripristinato già da quest’anno per Province e Città metropolitane.

Il rischio è duplice: vedere aumentata la platea degli enti impossibilitati ad erogare i servizi indispensabili pur in assenza di obiettivi squilibri di bilancio, con conseguenti rischi di dissesto; un inutile aumento della pressione fiscale, senza alcuna effettiva utilità aggiuntiva in termini di servizi erogati.

Per questo i Sindaci chiedono di poter essere ascoltati al più presto per individuare soluzioni positive nel corso dell’esame parlamentare della manovra 2020.

Pubblicato in: Ifel Informa
Le proposte di emendamenti Anci al decreto fiscale 2019 (decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia…
Pubblicato in: Pubblicazioni e documenti

Le proposte di emendamenti al decreto "Fiscale" (dl 124/2019) pubblicate dall'ANCI riprendono le principali aspettative dei Comuni rispetto alla manovra finanziaria di cui il Parlamento sta avviando l'esame in questi giorni. Alcuni aspetti positivi emergono - in particolare - dal ddl Bilancio presentato alle camere nei giorni scorsi: stabilizzazione e crescita nel tempo dei contributi agli investimenti, ripristino del limite dei 5/12 per le anticipazioni di tesoreria, stabilizzazione per un triennio del fondo IMU-Tasi, avvio dell'operazione di abbattimento degli oneri del debito locale. A questi punti si aggiunge un riordino della fiscalità locale a parità di gettito (unificazione IMU-Tasi in una "nuova IMU" e unificazione dei prelievi su occupazione spazi pubblici e pubblicità in un nuovo canone) e l'avvio di una riforma della riscossione locale attesa da molti anni.

Con il dl fiscale sono ripristinati, almeno per il 2019, i fondi da destinare alle fusioni di Comuni, viene data sistemazione dal 2020 all'imposizione immobiliare sulle piattaforme marine, viene mantenuta l'incentivazione alla partecipazione comunale all'accertamento dei tributi erariali. Viene poi eliminato il tetto di spesa per la formazione del personale ed è ridefinita la gradualità della perequazione delle risorse comunali.

Le proposte dell'ANCI puntano, in primo luogo, ad ampliare la portata delle semplificazioni, riprendendo molte delle proposte già formulate (pdl ANCI "Liberiamo i Sindaci") e ora all'esame della Camera con la proposta presentata dall'on. Pella, Vicepresidente ANCI. Si punta ad abolire i tetti di spesa e i controlli e gli adempimenti inutili che aggravano l'azione amministrativa dei Comuni.

I nuovi obblighi in materia di "reverse charge" (art. 4) destano grande preoccupazione e se ne chiede l'abolizione per gli effetti organizzativi di enorme impatto che avrebbero sugli uffici comunali.

Viene reiterata la richiesta di reintegro del taglio temporaneo disposto "fino al 2018" dal dl n. 66 del 2014, anche in relazione alla ripresa del percorso della perequazione che però tuttora non vede alcun contributo da parte dello Stato, diversamente da quanto presto dalla Costituzione e dalla legge 42 del 2009. L'attenzione alle disponibilità di risorse correnti dei Comuni è condizione fondamentale sia per l'erogazione di servizi fondamentali, ma anche per assicurare la corretta e tempestiva gestione dei programmi di investimento.

Diverse proposte riguardano la sostenibilità del sistema contabile: il mantenimento FCDE al livello 2019, il rinvio del FGDC, nuovo accantonamento obbligatorio a fronte di ritardi nei pagamenti di debiti commerciali, la facoltà di riformulare il riaccertamento straordinario dei residui, il sostegno agli enti in crisi finanziaria con ulteriori fondi di liquidità e la facoltà di contrarre prestiti per il cofinanziamento di progetti sui quali altrimenti si perderebbero risorse statali o europee.

Proposte specifiche riguardano la gestione dei tributi comunali: dall'ampliamento dell'incentivazione agli avvisi bonari che l'Agenzia delle Entrate emette a seguito di segnalazioni comunali, alla compensazione dei debiti tributari con crediti per servizi, alla riscossione degli accertamenti definitivi della Tari attraverso le bollette elettriche.

La proposta di scindere i termini per l'approvazione delle tariffe TARI da fissare stabilmente al 30 aprile dell'anno di riferimento, unitamente alla proroga della facoltà di derogare ai coefficienti tariffari del DPR 158/99, assume ancora maggior urgenza alla luce delle modifiche al Piano finanziario rifiuti imposti dalla recente prima direttiva dell'ARERA sui costi del servizio rifiuti. Nonostante le evidenti difficoltà applicative, il nuovo metodo di calcolo dei costi entra in vigore già dal 2020, rendendo inconciliabile il procedimento relativo al prelievo sui rifiuti con il percorso di approvazione del bilancio di previsione.

Nei prossimi giorni pubblicheremo note di lettura preliminari sulle norme già entrate in vigore o già inserite nel ddl Bilancio.

Pubblicato in: Ifel Informa
Slide e risposte ai quesiti relative al webinar del 11 Novembre 2019 - Il sistema di monitoraggio degli interventi di efficientamento energetico…
Pubblicato in: Contabilità e bilancio

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