Il prodotto interno lordo italiano si contrarrà dell'1,9% quest'anno per poi risalire al +0,7% nel 2014. La previsione è contenuta nel Bollettino economico della Banca d'Italia, che rivede al ribasso le proiezioni pubblicate a gennaio (pil al -1%). La revisione risente dell'andamento dell'economia nella prima metà dell'anno, inferiore alle previsioni. Secondo Bankitalia, «l'attività economica si stabilizzerebbe alla fine di quest'anno».
Banca d'Italia: «Sulla ripresa tra fine 2013 e inizio 2014 gravano rischi al ribasso, legati alle prospettive dell'economia, alle condizioni di liquidità delle imprese e a quelle dell'offerta di credito». Tagliate le stime: Pil -1,9% quest'anno e +0,7% il prossimo. Oggi la cabina di regia: tagli di spesa per l'Iva, riforma Imu in più tappe. Cambia il decreto del fare.Bocciarelli u pagina 8
QUANDO Salvatore Rossi siè avvicinato al microfono, il gruppo di banchieri, uomini di finanza e del Tesoro ha subito capito che l'occasione era speciale. Ma non lo era solo perché è raro che un direttore generale di Bankitalia venga invitato a dare il colpo d'avvio a una riunione di lavoro nel cuore del potere politico, il ministero dell'Economia.
NÉ LO era tanto perché il quadro che Rossi ha delineato ai dirigenti di banca, ai responsabili dei fondi, agli assicuratori, al presidente di Bnl Luigi Abete o al presidente di Cariplo e capofila delle fondazioni Giuseppe Guzzetti, non aveva nulla di tranquillizzante.
Tutte le amministrazioni pubbliche saranno destinatarie di fatture elettroniche, secondo la calendarizzazione contenuta nel Dm 55/2013.
Le amministrazioni non potranno quindi né accettare le fatture emesse o trasmesse in forma cartacea né procedere al pagamento, neppure parziale, sino all'invio del documento elettronico. I fornitori dovranno invece gestire il proprio ciclo di fatturazione solo in modalità elettronica, sia nelle fasi di emissione e trasmissione che in quella di conservazione. La decorrenza dell'obbligo è 12 mesi dall'entrata in vigore del regolamento per ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza e assistenza sociale; in 24 mesi per le altre amministrazioni incluse nell'elenco Istat, ad eccezione delle amministrazioni locali, per le quali la decorrenza sarà determinata con decreto.
«Di fronte al crollo del mercato degli appalti, che ha subito una perdita del 24,5% nel 2012 e del 27% nel primo quadrimestre 2013, la priorità per il Paese è avviare una ripresa del settore capace di trainare la domanda interna». È questo il concetto-chiave intorno al quale ruoterà oggi al Senato, di fronte al presidente della Repubblica, la relazione del presidente dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, Sergio Santoro.