Al fine di facilitare la quantificazione del costo standard di riferimento, pubblichiamo l’applicativo di simulazione dei costi standard per il servizio di smaltimento dei rifiuti, aggiornato in coerenza con le nuove Linee guida interpretative del comma 653, art. 1, L.147/13, recentemente pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze, riguardanti le modalità da considerare per tener conto delle risultanze dei fabbisogni standard nella determinazione dei costi del servizio rifiuti, anche alla luce della delibera ARERA n. 443 del 31 ottobre 2020 e s.m.i., primo provvedimento di regolazione del settore, e della delibera n. 363 del 3 agosto 2021.
Si ricorda in proposito che, dall’anno 2022, in base a quanto previsto dalla citata delibera ARERA n. 363/2021, il PEF ha durata quadriennale (2022-2025) e viene aggiornato con cadenza biennale (nel 2024). Qualora l’Ente territorialmente competente lo ritenga necessario, al verificarsi di circostanze straordinarie e tali da pregiudicare gli obiettivi indicati nel PEF, è possibile una revisione infra periodo (in qualsiasi momento del secondo periodo regolatorio). Tale procedura deve essere comunque corredata da un’istanza motivata da presentare ad ARERA in cui si espongono le circostanze straordinarie, anche condivise con il gestore del servizio.
La metodologia di calcolo dei costi standard sui rifiuti non è cambiata, pertanto il testo della presente nota e quello delle “Linee guida interpretative per l’applicazione del comma 653 dell'art. 1 della Legge n. 147 del 2013 e relativo utilizzo in base alla Delibera ARERA 3 agosto 2021, n. 363 e successive integrazioni e modificazioni”, a cura del Mef, sono del tutto in linea con la documentazione riferita alle precedenti annualità.
Di conseguenza, si precisa che il PEF non deve essere riaperto nell’anno 2023 al solo ed unico scopo di inserire il nuovo costo standard che si desume dal calcolatore allegato; quest’ultimo, infatti, è uno strumento necessario in sede di revisione del PEF che, di regola, avviene ogni due anni (2024), oppure in caso di revisione infra periodo decisa dall’Ente territorialmente competente.
L’applicativo di simulazione è, come di consueto, consultabile utilizzando le credenziali di accesso all'area riservata del sito IFEL (Banche dati e numeri) in possesso di ciascun Comune.
NOTA DI AGGIORNAMENTO 2023 SULL'APPLICATIVO
In caso di smarrimento delle credenziali, si prega di richiederle esclusivamente per posta elettronica, all’indirizzo
Pierciro Galeone al ForumPa 2023: il prossimo sarà un decennio decisivo per gli enti locali. Un’occasione storica da governare.
Il personale dei Comuni si è ridotto di un terzo negli ultimi quindici anni passando da 480 mila unità nel 2007 a 315 mila nel 2021, riduzione frutto del blocco del turn over per svariati anni i cui esiti hanno portato la pubblica amministrazione ad essere fortemente indebolita e fragile, al suo punto di minima capacità amministrativa. E’ quanto emerge dalla nuova rilevazione di IFEL sul personale dei Comuni presentata al ForumPa dal Direttore Pierciro Galeone nel panel “Formazione ed empowerment nella PA, tra strategie nazionali ed anno europeo delle competenze” con il Ministro della PA Paolo Zangrillo.
“Persi 165 mila dipendenti comunali negli ultimi 15 anni – ha spiegato Galeone – ma ciò che preoccupa ancora di più è il futuro. Abbiamo difronte sfide enormi, legate all’utilizzo delle risorse disponibili sia del Pnrr che delle politiche di coesione. Ma attualmente i dipendenti comunali con un'età pari o superiore ai 55 anni sono 143mila, il 46% del totale. Ifel stima che nei prossimi dieci anni sarà da rimpiazzare ancora un terzo dei dipendenti, diecimila per ciascun anno, personale che andrà sostituito con nuove assunzioni, mettendo in campo diverse forme di gestione delle risorse, acquistando servizi, sviluppando le funzioni in house e recuperando efficienza grazie alla maggiore produttività del personale anche attraverso la transizione digitale”.
“Siamo di fronte ad una fase nuova – ha concluso Galeone - le politiche di bilancio tornano espansive almeno per la spesa in conto capitale, grazie a PNRR ed alle politiche europee di coesione; i vincoli normativi si attenuano; le amministrazioni tornano ad assumere. Le pubbliche amministrazioni cambieranno comunque ma per orientare una transizione amministrativa rapida efficace e che tocchi l’intero Paese serve un governo consapevole dei processi”.
Previsti finanziamenti PNRR per 2,2 miliardi per lo sviluppo socio-economico dei Comuni minori e delle aree interne.
“Sono previsti dal PNRR 2,2 Miliardi di euro per le Comunità energetiche rinnovabili (CER), grazie alle quali si stima che potranno essere prodotti circa 2.500 GWh annui, capaci di ridurre le emissioni di gas serra di 1,5 milioni di tonnellate. Questa è un’occasione da non perdere soprattutto per i piccoli comuni”. E’ quanto dichiarato da Pierciro Galeone, direttore di Ifel, nell’intervento al Forum Nazionale dell’Energia e della Sostenibilità, in corso a Padova, nel quale ha illustrato le prossime azioni che la Fondazione dell’Anci sta mettendo in campo per sostenere e promuovere lo sviluppo delle aree interne e dei piccoli Comuni.
“La Fondazione IFEL sta sviluppando un’attività di studio e riflessione – ha spiegato Galeone - che confluirà presto nell’organizzazione di un laboratorio di lavoro collaborativo, in cui verranno discusse le principali problematiche delle Comunità energetiche. Coglieremo inoltre l’occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che cade ogni anno il 5 giugno – ha proseguito - per presentare l’iniziativa ed avviare il confronto pubblico con esperti indipendenti e i rappresentanti degli organismi istituzionali interessati al tema.
“I Comuni svolgono un ruolo centrale in questa vicenda, perché sono in grado di promuovere un partenariato misto tenendosi lontano dallo scopo di lucro in favore del beneficio pubblico e dell’investimento territoriale che potranno generare - ha sottolineato Galeone - Il PNRR punta su Comuni di piccole dimensioni e per questo Ifel darà avvio ad una attività di supporto che prevede momenti di approfondimento tecnico”.
Il direttore della Fondazione dell’Anci, ricordando che sulla piattaforma Easy di IFEL è online #Pnrrincomune (la dashboard con le assegnazioni degli investimenti PNRR agli enti locali, in cui la navigazione è per ente beneficiario o per territorio, missione e componente) ha illustrato i prossimi passi a supporto dei Comuni. “Saranno avviati percorsi formativi sulle CER – ha concluso – per affrontare le questioni tecniche più rilevanti: la fase di start-up, la progettazione, il dimensionamento, il finanziamento e la forma giuridica che le stesse Comunità debbono adottare. Lo scopo è quello di individuare soluzioni che possano essere generalizzabili ed estendibili a contesti simili per mettere a valore comune le esperienze”.