Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51
M, 19 Aprile 2023 11:40

DEF 2023. Audizione ANCI

A seguito dell’audizione dell’ANCI del 19 aprile 2023, presso le Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera sul documento di economia e finanza 2023, pubblichiamo il documento presentato in audizione, elaborato in collaborazione con IFEL, e il comunicato ANCI:

Il Def “rappresenta un quadro generale di opportunità e di rischi per la nostra economia nazionale” che “desta preoccupazione per la tenuta del sistema finanziario locale soprattutto sulla parte corrente dei bilanci, perché il versante investimenti, tra Pnrr e ripresa degli interventi già dal 2019, segna una dinamica positiva”. Lo ha evidenziato Alessandro Canelli, delegato alla Finanza locale, presidente Ifel e sindaco di Novara, intervenendo davanti alle Commissioni Riunite Bilancio di Camera e Senato per l’esame del Documento di Economia e Finanza. “Gli enti locali – ha sottolineato – sono il settore istituzionale tra i più colpiti dopo un decennio pre-pandemico di tagli forti (oltre 12 miliardi di euro tra riduzioni di risorse e restrizioni da patto di stabilità). La ripresa della contribuzione statale sugli investimenti e su alcuni ambiti della spesa corrente è oggi fortemente minacciata da questo quadro economico complessivo, specie da un aumento prezzi e dei beni e dei servizi che i Comuni erogano ai cittadini”. A pesare, ha spiegato ancora il delegato Anci, sono anche i rincari energetici e gli aumenti dei costi del personale. I Comuni, ha osservato, “sono istituzioni a reddito fisso che dipendono da entrate o da trasferimenti rigidi che sono insensibili alle dinamiche nominali del Pil”.

Canelli si è poi soffermato su tre aspetti contenuti nel documento presentato in audizione. Innanzitutto, la revisione del processo perequativo, su cui ha sottolineato l’importanza della sentenza Corte costituzionale n.71/2023 “che ha messo nero su bianco il principio che la perequazione, secondo la legge delega 42/2009 e l’art.119 comma terzo della Costituzione, deve essere verticale. Questo vuol dire – ha spiegato – che lo Stato deve dare le risorse che consentono di colmare i gap tra capacità fiscali e fabbisogni standard delle funzioni fondamentali delle città e dei Comuni, che prima compensavano con una solidarietà orizzontale. Tuttavia, sul meccanismo di perequazione verticale a risorse vincolate, introdotto negli ultimi due anni – ha aggiunto – bisogna fare un ragionamento di modifica, nel solco della recente sentenza e di altri pronunciamenti della Corte, dando il via ad un sistema perequativo più equo per la finanza pubblica locale dei Comuni”.

Quanto poi alle ricorrenti crisi finanziarie dei Comuni, il delegato alla Finanza locale ha auspicato una revisione complessiva del sistema: “ci sono state forti immissioni di liquidità a favore dei Comuni alle prese con situazioni di dissesto e predissesto ma non bastano, serve una modifica sostanziale dell’impianto normativo, su cui è aperto un tavolo di revisione del Testo unico enti locali che confidiamo si concluda con interventi efficaci”.

Infine, Canelli ha evidenziato alcune anomalie nel funzionamento della piattaforma ReGiS, che dovrebbe contenere tutti i progetti Pnrr e i relativi stati di avanzamento. “Il sistema non funziona bene” e “circa 18mila progetti” in gran parte in capo ai Comuni “non sono stati trasferiti” nel Regis dai ministeri titolari delle misure. Questa carenza falsa le analisi sull’andamento del PNRR e mette in difficoltà in particolare i piccoli Comuni, che non ricevono i fondi necessari a pagare i fornitori”, ha ricordato Canelli.

“La mancata iscrizione nel Regis sta comportando forti tensioni finanziarie perché non vengono pagati i Comuni piccoli che non hanno risorse per pagare i fornitori anticipando risorse proprie”, ha concluso, sottolineando come si tratti di lavori di già fatti “che potrebbero essere considerati anche dalla Ue ma non vengono correttamente contabilizzati perché il Regis non funziona bene” e auspicando che “gli interventi di semplificazione annunciati dalla Ragioneria generale dello Stato abbiano effetto in tempi brevissimi”.

Pubblicato in: Ifel Informa

Scade il 26 aprile p.v. il termine per formalizzare l’adesione alla Rinegoziazione dei mutui Cdp 2023, avviata lo scorso 4 aprile con la pubblicazione della circolare Cdp n. 1303 che ne ha definito caratteristiche, tempi e modalità di adesione.

La procedura si articola in tre fasi:

  1. scelta delle condizioni;
  2. domanda di adesione;
  3. perfezionamento del contratto.


L’elenco dei prestiti rinegoziabili, le condizioni della rinegoziazione e la documentazione necessaria sono disponibili tramite l’Applicativo raggiungibile dal portale ELPA della Cassa depositi e prestiti.

Entro il 26 aprile 2023 gli enti che intendono aderire alla rinegoziazione dovranno trasmettere, tramite l’Applicativo, la seguente documentazione digitalmente firmata:

  • la proposta contrattuale irrevocabile di rinegoziazione dei prestiti originari, il relativo Elenco Prestiti ed il documento di approvazione specifica delle clausole vessatorie, generati dall’Applicativo, ciascuno sottoscritto con apposizione di firma digitale;
  • la determinazione a contrattare, esecutiva a tutti gli effetti di legge;
  • il modulo per l'attestazione dei poteri di firma del sottoscrittore del contratto firmato digitalmente;
  • il consenso al trattamento dei dati personali ed informativa privacy.

Entro il 5 maggio 2023 dovranno invece trasmettere le delegazioni di pagamento relative a ciascun prestito rinegoziato, generate dall’Applicativo, complete delle relate di notifica al tesoriere. Farà fede la data di ricezione da parte di Cdp. Gli enti avranno tempo fino al 30 giugno 2023 per sanare l’invio di documentazione eventualmente incompleta o non conforme.

L’invio da parte di Cdp, entro il 22 maggio 2023, della PEC contenete la proposta contrattuale e l’elenco prestiti, controfirmati digitalmente, sancisce il perfezionamento del contratto.

Si ritiene utile ricordare infine che:

  • il principale effetto dell’operazione concerne l’abbattimento della quota capitale da corrispondere nel 2023 e 2024;
  • i risparmi di linea capitale possono essere utilizzati senza vincoli di destinazione, quindi anche per spese correnti, fino al 2025 (art. 3-ter, co. 1, dl 198/2022 “Milleproroghe”);
  • è possibile accedere alla rinegoziazione anche nel corso dell’esercizio provvisorio, mediante delibera di Giunta, fermo restando l’obbligo di provvedere successivamente alle relative iscrizioni nel bilancio di previsione (art. 3-ter, co. 2, dl 198/2022 “Milleproroghe”);
  • gli enti in dissesto possono accedere solo nel caso di avvenuta approvazione dell’ipotesi bilancio stabilmente riequilibrato ai sensi dell’art. 261 del TUEL.
Pubblicato in: Ifel Informa

Sono in linea, sull’applicativo previsto nel portale dedicato al Pareggio di Bilancio, i modelli di certificazione di cui al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell’interno, n. 242764 del 18 ottobre 2022, aventi come oggetto le risorse straordinarie utilizzate nel 2022 in ragione dell’emergenza epidemiologica (art. 13, co. 3 del DL 4/2022), ivi incluse le risorse assegnate per garantire la continuità dei servizi erogati, in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas (art. 27, co. 2 del DL 17/2022 e successivi rifinanziamenti).

Come espressamente precisato nell’apposito Comunicato della Ragioneria generale dello Stato, i modelli dovranno essere trasmessi, entro il termine perentorio del 31 maggio p.v., da tutti i comuni e da tutte le province e città metropolitane, nonché dalle unioni di comuni e comunità montane incluse nell’allegato al richiamato Comunicato.

Si segnala che gli enti con irregolarità nella Certificazione COVID-19/2021, anch’essi indicati in un apposito elenco allegato, dovranno prima sanare la propria posizione mediante l’invio della Certificazione COVID-19/2021 e poi procedere, sempre entro il termine perentorio del 31 maggio 2023, all'invio della Certificazione Covid-19/2022.

Si ricorda che l’articolo 13, comma 4 del decreto legge n. 4 del 2022 ha previsto severe sanzioni in caso di mancata o ritardata trasmissione della Certificazione in oggetto, pari all'80 per cento delle risorse acquisite tramite il cosiddetto “Fondone” per l’anno 2021 se trasmessa entro il 30 giugno 2023, fino al 90 per cento qualora inviata nel periodo dal primo luglio al 31 luglio 2023 o al 100% se non trasmessa entro la data del 31 luglio 2023. Pertanto, si invitano gli enti interessati a redigere e trasmettere correttamente i modelli entro il termine del 31 maggio p.v.

Come riportato nel Comunicato della RGS, si fa presente che in data 19 aprile 2023 si è riunito il Tavolo tecnico di cui al comma 2 dell’articolo 106 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, decidendo di trattare la certificazione COVID-19/2022 in modo differente rispetto alle certificazioni degli anni 2020 e 2021. In particolare, tenuto opportunamente conto di quanto previsto dall’articolo 13, comma 1 del decreto legge 27 gennaio 2022, n. 4, ai fini del conguaglio finale il Tavolo tecnico ha stabilito che, nel caso in cui la voce “Totale minori/maggiori entrate derivanti da COVID-19 al netto dei ristori (C)” risulti di importo positivo, ai fini del conguaglio finale la certificazione trasmessa per l’anno 2022 sarà considerata solo con riferimento alle voci "Totale minori spese derivanti da COVID-19 (D)" e "Totale maggiori spese derivanti da COVID-19 al netto dei ristori (F)”.

In ogni caso, per tutti gli approfondimenti in merito alle modalità di compilazione della Certificazione, Ifel terrà sulla propria piattaforma dedicata due appositi webinar formativi nelle date del 5 e 11 maggio p.v., dalle ore 14:30 alle 16:30.

Pubblicato in: Ifel Informa

I Comuni delle Regioni a Statuto Ordinario, della Regione siciliana e della Sardegna sono impegnati, in questi giorni, a rendicontare lo sviluppo e il potenziamento dei servizi sociali, degli asili nido e del trasporto scolastico studenti con disabilità per effetto delle risorse aggiuntive inserite nel Fondo di solidarietà comunale disposte dalla legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021, commi da 172 a 174 e comma 563) e dalla legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020, comma 792).

Ad un mese dalla scadenza, fissata per il 31 maggio 2023, il 30% dei Comuni interessati ha già chiuso ed inviato le tre relazioni, mentre un altro 30% dei Comuni è in fase di compilazione.

Per facilitare gli adempimenti connessi a questi aumenti di risorse, IFEL ha realizzato il servizio Obiettivi in Comune, un sistema di compilazione assistita online su tre distinti modelli, che aiuta i Comuni a rappresentare il livello dei servizi offerti ai cittadini e a rendicontare l’utilizzo delle assegnazioni aggiuntive da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali, degli asili nido e del trasporto scolastico alunni con disabilità.

Il sito raccoglie e mette a disposizione anche i principali riferimenti normativi sui tre servizi e una sezione che raccoglie le domande più frequenti poste agli esperti IFEL sulle modalità di calcolo dei principali indicatori richiesti (es. la spesa storica del sociale) e sulle modalità di compilazione della rendicontazione per le varie forme di gestione associata dei servizi.

Nell'area ad accesso riservato, oltre ai tre applicativi di compilazione, sono a disposizione dei Comuni i manuali tecnici per il supporto alla compilazione. Molti dati (spesa storica 2021, numero utenti 2019, popolazione di riferimento, ecc.) sono stati precaricati per agevolare i Comuni nella rendicontazione.

Anche le forme associate (Ambiti territoriali del sociale, Unioni di comuni, Consorzi, ecc.) possono chiedere le credenziali di accesso al portale di IFEL per supportare i Comuni nella fase di compilazione delle tre relazioni di rendicontazione.

Data la rilevanza strategica del raggiungimento - per il 2027 - dell’obiettivo di servizio europeo del livello minimo di copertura del servizio degli asili nido, pari al 33% della popolazione in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, nell’area pubblica del sito è disponibile una dashboard interrogabile per singolo comune con gli utenti-obiettivo e le relative maggiori risorse prevedibilmente assegnate dal 2022 al 2027.

Nelle dashboard pubblicate nell'area pubblica del sito Obiettivi in Comune sono già disponibili gli importi definitivi delle maggiori risorse assegnate per il 2023 per il potenziamento degli asili nido e del trasporto scolastico degli studenti con disabilità.

Si ricorda, infine, che le relazioni chiuse sulla piattaforma Obiettivi in Comune vengono inviate automaticamente al sito dei fabbisogni standard (opendata.sose.it) per l’invio “definitivo”, che dovrà essere solo validato dal Comune, senza necessità di ricompilazione dei dati.

In caso di richiesta/smarrimento credenziali, inviare una mail a

Pubblicato in: Ifel Informa

Lunedì 8 maggio 2023 partono i webinar formativi del Modulo 3Dalla gara all'aggiudicazione”, previsti nell’ambito della Formazione di base della PNRR ACADEMY, realizzata dalla Convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) - Direzione generale per la regolazione dei contratti pubblici e la vigilanza sulle grandi opere e ITACA, IFEL e SNA, in collaborazione con la rete nazionale degli Osservatori regionali, Anac e Consip.

Il modulo si articola in 3 webinar:

  • Webinar 1 - Le procedure di gara per appalti sottosoglia e soprasoglia
  • Webinar 2 - Clausole sociali e criteri premiali negli appalti pubblici
  • Webinar 3 – I CAM

Tutte le attività formative saranno erogate, gratuitamente, nell’ambito della Piattaforma Nazionale di Formazione per il Responsabile Unico del Procedimento.

Per consultare i programmi dei webinar e il calendario delle edizioni clicca qui

Chi può partecipare

A ciascun webinar potranno partecipare fino ad un massimo di 1.000 discenti appartenenti all’ambito regionale cui l’edizione è rivolta. La registrazione del webinar sarà disponibile entro 24 ore lavorative dalla conclusione dell’evento online e sarà consultabile direttamente in Piattaforma Nazionale di Formazione per il Responsabile Unico del Procedimento.

Informazioni utili

Per iscriversi ai webinar, accedere alla piattaforma. L’iscrizione consentirà di partecipare all'incontro utilizzando le credenziali di accesso alla piattaforma; pertanto, non sarà necessario iscriversi a ogni singolo webinar. I link per accedere alla diretta saranno disponibili 15 minuti prima dell’inizio di ogni evento.
Per maggiori informazioni è possibile scrivere all'indirizzo:

Pubblicato in: Ifel Informa

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