Ultimo aggiornamento 30.04.2025 - 18:13

Pubblichiamo una nota di approfondimento sulla sentenza della Corte costituzionale che dichiara illegittimo il dispositivo di ripiano del Fondo anticipazioni di liquidità (FAL recato dal dl 162/2019 (art. 39-ter, co. 2 e 3).

Come si ricorderà, con il comma 6, articolo 2, del dl 78/2015, fu introdotto un elemento innovativo nel complesso meccanismo di avvio della nuova contabilità armonizzata degli enti territoriali. In estrema sintesi, si permetteva di utilizzare le risorse acquisite a titolo di anticipazioni di liquidità finalizzate allo smaltimento dei debiti commerciali non pagati (dl 35/32013 e successivi rifinanziamenti), formalmente inserite nella parte attiva del bilancio, per diminuire l'incidenza del Fondo crediti di dubbia esigibilità, ossia l’obbligo di accantonamento della quota di entrate accertate che – in base agli andamenti storici delle riscossioni di ciascun ente – risultavano non incassate nell'ambito di un normale ciclo di riscossione.

Questo finanziamento indiretto di spese correnti (minori disavanzi, quindi più spazio per impieghi correnti) è stato oggetto di una precedente censura della Corte costituzionale (sentenza 4/2020), che ha spinto il legislatore ad una apposita norma attuativa (dl 162/2019, art. 39-ter), oggi a sua volta oggetto di censura con la sentenza 80/2021.

La nota IFEL ricostruisce gli effetti restrittivi della sentenza CCost n. 4/2020, nonché gli ulteriori effetti della nuova sentenza n. 80/2021, sulla quale l'ANCI sta sollecitando un urgente intervento che permetta la chiusura dei bilanci di previsione per i numerosi enti coinvolti.

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Nota sintetica sulle principali novità di interesse dei Comuni introdotte dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato al dl 41/2021…
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Pubblichiamo la nota sintetica sulle principali novità di interesse dei Comuni introdotte dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato al dl 41/2021 (dl "Sostegni"), recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19”.

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Il 25 maggio alle ore 11 è in programma la presentazione della seconda edizione del Master di I livello organizzato dall’Università Bicocca di Milano “Nudge e politiche pubbliche. Economia comportamentale e scienze cognitive nell’organizzazione, comunicazione e regolamentazione pubblica e privata.

Il termine «nudge» sta a indicare una «spinta gentile» che lo stato può fornire al fine di farci prendere decisioni efficaci in diversi ambiti cruciali della nostra vita, come la salute (fare o non fare i vaccini) e l'economia (sottoscrivere o meno una pensione integrativa).

GLI OBIETTIVI DEL MASTER

Il Master ha come obiettivo principale quello di fornire delle competenze specifiche relative alla ricerca e alla pianificazione di progetti legati alle Politiche Pubbliche, attraverso gli approcci dell'Economia Comportamentale e delle Scienze Cognitive nel campo delle organizzazioni pubbliche e private.

Particolare attenzione sarà rivolta all'integrazione dei saperi scientifici e umanistici che contraddistingue il campo delle scienze sociali ed economiche, attraverso il coinvolgimento, nel corpo docente, di professionisti di diversa formazione (psicologica, economica, sociologica, giuridica e filosofica).

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Master.

IL VIRTUAL SEMINAR DI PRESENTAZIONE

La presentazione della nuova edizione del Master è in programma il 25 maggio dalle 11 alle 13 e in quell’occasione sarà anche presentato il Volume “Analisi comportamentale delle politiche pubbliche”, a cura di Riccardo Viale e Laura Macchi, il Mulino.

Per maggiori informazioni su come partecipare all’evento, visita la pagina dell'evento disponibile sul sito dell’Università.

SCARICA LA LOCANDINA DI PRESENTAZIONE DEL MASTER

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Con lettera del 5 maggio u.s., il Segretario Generale dell’Anci Veronica Nicotra, chiede al Dipartimento delle finanze del Mef l’urgente emanazione del decreto di individuazione dei Comuni beneficiari del gettito derivante dall’Imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPI), istituita con l’articolo 38 del dl n.124 del 2019.

Si ricorda che l'imposta è calcolata ad aliquota pari al 10,6 per mille, di cui il 7,6 per mille è riservato allo Stato mentre la restante parte è attribuita ai Comuni che dovranno essere individuati con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, che sarebbe dovuto uscire il 23 aprile 2020, previa una preventiva concertazione con la Conferenza Stato -città ed autonomie locali, ma che al momento non è stato ancora emanato.

“Confidiamo nell’intervento del DF – scrive Nicotra - affinché le decisioni di territorializzazione ed attribuzione delle basi imponibili consentano di salvaguardare le situazioni dei Comuni già definite con atti formali delle diverse Capitanerie di porto o, in loro assenza, da pronunciamenti giurisprudenziali. Tali provvedimenti, infatti, in assenza di un’indicazione normativa chiara, hanno costituito l’unico punto di riferimento in base al quale diverse tra le amministrazioni locali interessate hanno determinato le proprie entrate e definito le proprie politiche di bilancio.”

Pubblichiamo infine anche la precedente richiesta dell’Anci del 14 settembre 2020, sempre riguardo il sollecito all’emanazione urgente del decreto in questione.

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