Ultimo aggiornamento 30.04.2025 - 18:13

È stata approvata la richiesta presentata dall’Anci e dall’Upi in Conferenza Stato-città per il differimento al 31 marzo 2021 dei termini per la deliberazione del bilancio di previsione degli Enti locali. “L’attuale situazione non ancora stabile – ha sottolineato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro – non avrebbe permesso ai Comuni di poter effettuare nei tempi richiesti tutti gli atti propedeutici”.

Nel corso della riunione è stato anche stabilito il riparto del Fondo di solidarietà comunale 2021 che vede un incremento delle risorse destinate ai servizi sociali dei Comuni (215,9 milioni per il 2021 fino ad arrivare a circa 651 milioni di euro nel 2030). Prosegue inoltre anche per il 2021 il reintegro delle risorse oggetto del taglio da decreto 66/2014, che passano a 200 milioni aggiuntivi nel 2021 fino ad arrivare a 560 milioni nel 2024.

“È un risultato importante per i Comuni – ha detto Decaro – otteniamo un ristoro dopo un decennio caratterizzato da tagli alle risorse correnti che hanno penalizzato i servizi ai cittadini. In questo modo nei prossimi anni avremo un riequilibrio, una perequazione delle risorse per servizi più efficienti ed equilibrati su tutto il territorio: dai piccoli ai grandi Comuni”.

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M, 18 Febbraio 2020 15:58

I Comuni della Lombardia 2020

La quarta edizione de “I Comuni della Lombardia” descrive le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei 1.506 Comuni…
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Slide relative al webinar del 14 gennaio 2021 - I contratti pubblici ed il decreto «mille proroghe» - Relatori: Antonio Bertelli, Maria Teresa Massi
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Registrazione relativa al webinar del 14 gennaio 2021 - I contratti pubblici ed il decreto «mille proroghe» - Relatori: Antonio Bertelli, Maria Teresa Massi
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La nuova classificazione dei rifiuti e l’abrogazione della definizione di rifiuti ‘assimilati ai rifiuti solidi urbani’, prevista dal decreto legislativo n. 116/2020, consente ad attività produttive ed industriali la fuoriuscita dalla gestione pubblica della raccolta e l’avvio al riciclo del rifiuto, ma rischia di provocare un aumento della TARI. Per questo auspichiamo una soluzione già in Commissione Bilancio con l’accoglimento dell’emendamento ANCI al decreto milleproroghe”. Lo afferma Carlo Salvemini, sindaco di Lecce e delegato ANCI all’energia e ai rifiuti, commentando la nuova disciplina in vigore dal 1 gennaio 2021 che, “in assenza di regole chiare ed univoche di coordinamento con la disciplina tariffaria corrente rischia di aumentare la pressione fiscale sui cittadini e sulle piccole attività per recuperare il minor gettito, vista la notevole rigidità dei costi del servizio rifiuti”.

Secondo il delegato ANCI “per scongiurare tale rischio occorre una proroga dell’entrata in vigore di tale disposizione, così da consentire ai soggetti affidatari del servizio di procedere con il graduale adeguamento operativo delle attività e di fissare alcuni punti fermi a livello interpretativo della norma”. Tra questi Salvemini indica “il mantenimento, comunque, della quota fissa del tributo per tutti i soggetti in uscita, unitamente alla regolamentazione dei tempi e delle modalità con cui la scelta sulla nuova gestione può avvenire”.

Pubblicato in: Ifel Informa

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