La pubblica amministrazione che non paga e' una vergogna nazionale. Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo all'assemblea di Confindustria.Ci attendiamo - ha aggiunto il ministro - un significativo impatto espansivo dall'immissione di liquidita' assicurata dalla definitiva entrata in vigore, entro il prossimo 8 giugno, delle misure sui debiti scaduti della p.a..Zanonato ha spiegato di voler trovare ogni soluzione possibile sul tema dello scaduto anche facilitando l'intervento staordinario del sistema creditizio in supporto della Cassa depositi e prestiti, per ampliare in maniera significativa gli spazi per il completo assorbimento dei debiti di parte corrente e quindi senza incidere sul deficit.Per la parte in conto capitale lo Stato, anche per il 2014, dovrà mantenere la priorità di continuare a pagare il proprio debito pregresso, ha concluso il ministro, indicando la necessità di vigilare sull'effettiva implementazione della direttiva europea sui ritardi nei pagamenti.
I sindaci giudicano con estremo favore il dl 35 per il pagamento dei debiti alle imprese ''perche' ha liberato 5 miliardi di euro, consentendo cosi' di far fronte al pagamento di tantissime fatture inevase da tempo''. E' quanto ha sottolineato il presidente facente funzioni dell'Anci, Alessandro Cattaneo, a detta del quale il provvedimento licenziato da Palazzo Chigi ''ha consentito il miglioramento per oltre il 60% del Patto di stabilita' dei Comuni, a cominciare da quelli piu' piccoli''. ''In ogni caso - ha aggiunto Cattaneo - noi sindaci la battaglia per la virtuosita' la porteremo avanti fino in fondo in nome di un piu' giusto federalismo fiscale, e in questo ambito la riforma della tassazione locale favorisce cio' che non abbiamo sempre sostenuto e cioe' che e' necessario responsabilizzare sempre piu' gli enti locali'', ha concluso Cattaneo.
«Il decreto è un'ottima notizia, e rappresenta un cambio di rotta rispetto al passato, ma non può trasformarsi in un condono nei confronti di chi ha programmato male. Abbiamo fatto questa battaglia fianco a fianco con le imprese, ma questo meccanismo rischia di avere effetti paradossali proprio su di loro». Per il presidente dell'Anci Graziano Delrio la discussione sul meccanismo sblocca-debiti è appena cominciata, e deve proseguire su un doppio binario rappresentato dal Parlamento e dalle sedi tecniche.
Presidente, il decreto nasce per sbloccare i debiti arretrati; non è ovvio che escluda quelli già pagati?