L'articolo 41-bis del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 ha previsto, in favore dei comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1, di cui all'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519 del 28 aprile 2006, contributi erariali, soggetti a rendicontazione, a fronte delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di opere pubbliche.
Il decreto del Ministero dell'Interno del 21 luglio 2017 approva il modello di certificazione informatizzato con il quale i comuni devono inoltrare la richiesta di contributo a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva di cui sopra.
La richiesta del contributo da parte dei comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1 dovrà essere inviata al Ministero dell'interno - Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali ("AREA CERTIFICATI - TBEL, altri certificati"), a decorrere dall'11 agosto 2017 e fino alle ore 24:00 del 15 settembre 2017.
Qualora l'entità delle richieste pervenute fosse superiore all’ammontare delle risorse disponibili, l'attribuzione sarà effettuata a favore dei comuni che presentano la maggiore incidenza del fondo di cassa al 31 dicembre dell'esercizio precedente rispetto al risultato di amministrazione risultante dal rendiconto della gestione del medesimo esercizio. Tali informazioni saranno desunte dalla BDAP. Nel caso dei comuni coinvolti dagli eventi sismici 2016 e 2017, tali informazioni saranno invece desunte dall'ultimo certificato di conto consuntivo trasmesso al Ministero dell'interno.
Nell'area riservata Sistema Certificazioni Enti Locali ("AREA CERTIFICATI - TBEL, altri certificati"), è stata aggiunta una sezione applicativa dedicata alla gestione della certificazione, tramite la quale effettuare il download della modulistica in formato PDF. In tale sezione si possono consultare le F.A.Q. per la soluzione di eventuali problematiche nonché la guida utente per la trasmissione delle certificazioni.
Eventuali richieste di chiarimento possono essere inoltrate all'indirizzo mail o contattando il n. tel. 06/46548156 – 06/46548369 – 06/46548190.
Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com100817.html
I comuni montani nel nostro Paese rappresentano il 43,4% del totale delle amministrazioni comunali. I territori comunali montani sono distribuiti sull’arco alpino e lungo tutta la dorsale appenninica, dal nord al sud, inclusa la Sicilia, nell’area dei monti Peloritani e Nebrodi. Elevata è la presenza di comuni montani in Sardegna dove gran parte del territorio ha carattere montuoso (Fig. 1).
Figura 1
La percentuale maggiore di comuni montani, rispetto alla totalità delle realtà amministrative regionali, si riscontra in Trentino Alto Adige e in Val d’Aosta, le cui amministrazioni sono montane per la loro totalità (100%); al contrario la presenza più contenuta si ha in Veneto con il 20%. Segue, nel nord del Paese, la Liguria con il 71,1 % (Tab. 1).
Nell’Italia centrale la percentuale più alta di comuni montani invece, si ha in Abruzzo (65,6%) e nel Lazio (46,3%).
Nel sud del Paese, la maggior evidenza di comuni montani è riscontrabile in Abruzzo (81,6%) e in Basilicata (80,9%) mentre la più bassa si rileva in Puglia dove i comuni montani costituiscono appena il 10,1% del totale regionale.
La legge di bilancio 2017 ha previsto che le amministrazioni pubbliche, e quindi anche i Comuni, siano tenute a ordinare incassi e pagamenti al proprio tesoriere o cassiere utilizzando esclusivamente ordinativi informatici trasmessi attraverso l’infrastruttura SIOPE+, sviluppata e gestita dalla Banca d’Italia. L’integrazione di tali dati con quelli in possesso dalla Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC) permetterà di monitorare i tempi di pagamento delle fatture e, in prospettiva, di seguire l’intero ciclo delle entrate e delle spese.
L’incontro -che si terrà venerdi 15 settembre 2017 a Trento, presso la Federazione Trentina della Cooperazione, al n. 10 di Via Segantini - è volto ad illustrare gli aspetti innovativi del progetto che, in coerenza con lo spirito dell’agenda digitale, realizza un nuovo modello operativo per il sistema dei pagamenti pubblici, con rilevanti impatti sul modus operandi delle amministrazioni.
In programma (in allegato), oltre agli interventi di Ragioneria dello Stato, Banca d’Italia, Agenzia per l’Italia Digitale, il contributo di ANCI/IFEL e le testimonianze dirette di alcuni enti sperimentatori.
La partecipazione è gratuita e si richiede ai Comuni delle Province di Trento e di Bolzano di confermare la propria adesione, rispettivamente, agli indirizzi di posta elettronica e .