A partire da gennaio 2015 i Comuni non capoluogo di provincia devono fare ricorso alla Centrale unica di committenza (Cuc), per gli acquisti di forniture e servizi, mentre l'obbligo per le gare relative ai lavori pubblici scatterà a partire dal primo luglio 2015. E'questa una forma di accentramento della gestione delle gare ad evidenza pubblica, introdotta dal legislatore per razionalizzare la spesa.
I soggetti aggregatori possono essere: Città metropolitane; Province; Associazioni; Unioni di comuni e consorzi.
È in programma per venerdì 12 dicembre dalle ore 11:00 alle 12:45 il nuovo webinar dedicato alle centrali uniche di committenza e soggetti aggregatori. Il seminario online, a cura di Antonio Bertelli e Cinzia Cungi (Ufficio Provveditorato del Comune di Livorno), intende affrontare il tema delle modalità associative o centralizzate finalizzate all'affidamento di appalti pubblici.
Lo scorso 27 gennaio si è svolto il primo seminario online dedicato al sistema AVCpass e al controllo dei requisiti di assegnazione di contratti pubblici. L'incontro formativo è stato organizzato da Anci/Ifel in collaborazione con l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici di Lavori, Servizi e Forniture che ha istituito il sistema AVCpass al fine di raggiungere elevati livelli di efficienza, risparmio di costi, innovazione nella PA e semplificazione delle procedure di affidamento dei contratti
Il programma di formazione prevede un secondo webinar che si terrà il prossimo 20 febbraio, durante il quale verrà effettuata una simulazione del sistema AVCpass.
Il 6 febbraio 2014, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, si terrà il seminario on-line dal titolo "Appalti pubblici e accordo fra Pubbliche Amministrazioni"
Il partenariato pubblico – pubblico (Public Public Partnership) trova nell'ordinamento interno il proprio referente normativo nell'art. 15 della L. 241/1990 attraverso il quale il legislatore nazionale ha disciplinato, in via generale, gli accordi fra pubbliche amministrazioni, senza porsi in alcun modo il problema delle possibili interferenze con la disciplina comunitaria de contratti pubblici né, tanto meno, dell'eventuale incompatibilità della norma, alla luce delle potenziali implicazioni in termini di effetti distorsivi della concorrenza, con il Trattato.
Al 1° gennaio 2015 sono 8, tutti appartenenti alla provincia di Napoli, i comuni che registrano il tasso più elevato di densità abitativa, ai quali si aggiungono 2 amministrazioni lombarde. I primi 6 comuni, in particolare, si trovano nel napoletano: Casavatore, Portici e San Giorgio a Cremano contano ben oltre 11mila abitanti per kmq, Melito di Napoli quasi 10mila ab./kmq e Napoli oltre 8mila ab./kmq.