Iacp (Istituti autonomi case popolari), Ater (Aziende territoriali edilizia residenziale) e cooperative di edilizia residenziale pubblica non hanno diritto al trattamento agevolato che la legge ha riservato per l'Imu agli immobili adibiti a abitazione principale.
Enrico Letta sottolinea «l'unità d'intenti e il forte sostegno politico», Fabrizio Saccomanni l'«apertura e la collaborazione». I nodi dell'Imu e dell'Iva restano ancora lì sul tavolo, tutti da sciogliere, ma quanto meno il Pd e il Pdl, hanno deposto le armi, rinunciato ai proclami e, da ieri, dopo la riunione dei capigruppo parlamentari con il governo a Palazzo Chigi, hanno cominciato a lavorare insieme sulle soluzioni concrete. Ed un primo risultato, il rinvio degli aumenti Iva almeno a fine anno, è già all'orizzonte.
Troppe incertezze pesano sui bilanci dei Comuni italiani. E il governo deve fare presto a risolvere in particolare il nodo dell'Imu, la cui cancellazione totale (per le prime case e sembra - per i capannoni e gli edifici industriali) è stata appena confermata per l'autunno dal ministro Flavio Zanonato. Ma è al titolare dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, e al collega dell'Interno, Angelino Alfano, che si è rivolto ieri il presidente Anci Piero Fassino.
Dal vertice tecnico di ieri tra maggioranza e governo, nonostante sia stato un incontro ancora interlocutorio, è emersa l'ipotesi di assoggettare all'imposta solo le prime case che superano i 10 vani, almeno 150 metri quadrati. Nel mirino del governo ci sarebbero inoltre gli immobili dei centri storici, spesso costosissimi, accatastati come popolari e le ville classificate come rustici e case rurali, ma ristrutturate di tutto punto. Intanto, il Tesoro ha sbloccato 15,6 miliardi per pagare i debiti dello Stato alle imprese.
Il lastrico solare non si può considerare ai fini Imu come un'area edificabile. Queste le conclusioni cui sono giunti i tecnici del Ministero dell'economia e delle finanze (Mef) nella risoluzione n. 8/Df del 22 luglio 2013, analizzando una problematica che era già stata affrontata dai comuni ai tempi in cui era in vigore l'Ici con risultati puntualmente sconfessati dalla Corte di cassazione.