Ultimo aggiornamento 12.12.2024 - 9:30
Amministratore IFEL2

Amministratore IFEL2

Nota di lettura Anci-IFEL sulle norme di maggior interesse per gli enti locali contenute nella Legge di bilancio 2019 (la legge 30 dicembre 2018, n. 145). Per una migliore comprensione delle norme, la nota riporta il testo delle norme oggetto di commento.

Si rende noto che IFEL al fine di garantire il rispetto dei principi di economicità trasparenza e parità di trattamento, ha promosso, con l'allegato avviso, un'indagine conoscitiva finalizzata ad individuare il maggior numero possibile di Operatori Economici interessati a partecipare alla procedura per l'affidamento del “Servizio di Pulizia, Conduzione e Manutenzione Impianti” da eseguirsi presso gli uffici della fondazione IFEL – CIG 7742929325-.

Gli Operatori Economici interessati sono invitati a presentare la propria manifestazione di interesse, utilizzando il modulo "Allegato A - Domanda di manifestazione interesse", compilato in ogni sua parte, firmato e corredato dal documento di riconoscimento del legale rappresentante, che dovrà pervenire, esclusivamente tramite P.E.C. al seguente indirizzo: , entro e non oltre le ore 11,00 del giorno 10 gennaio 2018.

Avviso di proroga manifestazione di interesse a partecipare alla procedura di affidamento del servizio di pulizia, conduzione e manutenzione impianti.

TAG:

L’Ufficio Valutazione Impatto del Senato, IFEL Fondazione Anci e AISRe hanno colto l’occasione per riflettere sulle politiche di coesione e lo stato dell’arte durante il convegno odierno organizzato al Senato della Repubblica “L'impatto della politica di coesione e il futuro dell’Europa”. L’occasione è stata utile per fare il punto dopo trent’anni sulle politiche adottate dall’Unione Europea e soprattutto le strategie sulla coesione che per impegno finanziario, estensione geografica e arco temporale rappresenta uno dei più importanti programmi place-based al mondo di redistribuzione di ricchezze tra regioni e Paesi, alla luce della futura programmazione del ciclo economico europeo 2021- 2027.

“La politica di coesione ha funzionato, sebbene abbia difficoltà a garantire la convergenza tra regioni più sviluppate e quelle meno. Questo anche perché è una parte ridotta delle politiche che agiscono sul territorio”, è quanto ha dichiarato nel suo intervento Guido Pellegrini, Professore Università di Roma La Sapienza e Presidente AISRe. “Quindi, specie per le regioni del Mezzogiorno - ha proseguito Pellegrini - appare necessario continuare a garantire tale politica, anche se introducendo una maggiore flessibilità rispetto a quanto presente e organizzato sul territorio e un maggiore coordinamento tra i livelli delle politiche, anche a costo di un accentramento di competenze. Questo richiede anche un intervento sulla costruzione e gestione delle politiche a livello nazionale e regionale, in modo da adeguarci a quanto avviene nei grandi paesi europei”. (SCARICA LA RELAZIONE)

"Le politiche di Coesione - ha dichiarato Renato Loiero, Direttore Servizio Bilancio del Senato - richiedono come condizione essenziale per il loro successo una forte capacità delle amministrazioni pubbliche di fare emergere e identificare i fabbisogni di cittadini ed imprese, di progettare e far progettare quei servizi, di redigere bandi, scrivere e far rispettare regole, di osservare i tempi previsti per la realizzazione delle opere, verificare risultati, proporre rapidamente decisioni, e far seguire a queste azioni conseguenti. Per fare ciò occorre investire in capacità istituzionale." (SCARICA LA RELAZIONE)

“Le politiche di coesione sono essenziali per lo sviluppo soprattutto dei territori meridionali”, dichiara nelle conclusioni Pierciro Galeone, Direttore Fondazione IFEL. “I Comuni del Sud – spiega Galeone - devono ai fondi europei la metà delle risorse per investimenti. Ci sono problemi e difficolta nella velocità di spesa. Alcuni sono legati alle regole europee altri dipendono dalla regolazione nazionale. La complessità e la lentezza nelle procedure di investimento delle risorse nazionali le ritroviamo anche nell’attuazione delle politiche di coesione. È tutta l’azione pubblica che va migliorata. Migliorerebbero così anche velocità e qualità della spesa dei fondi europei”.

Nella città partenopea il dibattito su trent’anni di politiche di coesione e di sviluppo dell’Unione Europea e sul futuro del prossimo ciclo di programmazione 2021-2027. A rappresentare l’associazione Francesco Monaco, responsabile della coesione territoriale ANCI-IFEL che nel corso del suo intervento ha illustrato sinteticamente l'evoluzione della politica di coesione, che è passata negli anni da misura "compensativa" di fenomeni di polarizzazione (e concentrazione) produttiva, indotti dalla diffusione del mercato unico europeo, ad intervento orientato ai luoghi esclusi dai processi di accumulazione con l'obiettivo di chiudere i divari di sviluppo sociale ed economico fra i diversi territori dell'Unione. Leggi lottavo rapporto sulle politiche di coesione realizzato da IFEL.

Nella parte centrale dell'intervento sono state illustrate le modalità innovative apportate nella programmazione da questo nuovo orientamento della politica di coesione (plase-based approach) ed è stato descritto l'impatto del nuovo modello, in generale e sui principali interventi territoriali promossi nel ciclo di programmazione 2014-2020: agenda urbana e strategia nazionale aree interne. Senza sottacere limiti, problemi e questioni ancora aperte che limitano ancora l'efficacia di questi interventi, soprattutto in fase di attuazione (ma non solo) è stato tuttavia evidenziato il valore aggiunto apportato dal coinvolgimento diretto e dalla responsabilizzazione di Città e Comuni nella programmazione e attuazione della politica di coesione. Un punto ormai irrinunciabile di questa politica. Infine, sono state tracciate le linee portanti della proposta di riforma della politica di coesione avanzata dalla Commissione UE in vista del negoziato per un nuovo quadro finanziario pluriennale 2021-2027 in corso in questi mesi. Di queste proposte, che confermano l'impianto normativo di fondo del ciclo in corso, sono state evidenziate le novità introdotte in termini di semplificazione e flessibilità nei sistemi di programmazione, gestione e controllo volte a superare, nelle intenzioni della Commissione UE, nodi e limiti dell'attuale asseto programmatorio.

L’ottavo Rapporto realizzato da IFEL sulla dimensione territoriale nelle politiche di coesione aggiorna e contemporaneamente rinnova la precedente edizione del volume.
Il volume fornisce il quadro dello stato di avanzamento finanziario dei Fondi SIE 2014-2020 a livello europeo ed in Italia, con analisi specifiche dedicate alla programmazione complementare e ai Patti per lo sviluppo.
La dimensione territoriale della politica di coesione è trattata sia attraverso un esame dei progetti FESR e FSE 2014-2020, con focus specifici relativi al ruolo svolto dai comuni in qualità di soggetti beneficiari, sia con una panoramica sullo stato dell’arte dell’attuazione delle Agende urbane regionali in Italia e della Strategia Nazionale Aree Interne.
Viene analizzata la proposta di bilancio dell’Unione europea per il 2021-2027 e si confronta l’impianto della programmazione dell’attuale periodo con quella del prossimo settennio, anche con un riferimento alle strategie dedicate a città e territori.
Infine, ricorrendo al Sistema Conti Pubblici Territoriali, si affronta il tema dell’addizionalità delle risorse UE in un Focus specifico relativo alla spesa pubblica e alle risorse per il Mezzogiorno.

Focus

Progetti

Podcast - Gazzetta IFEL


Webinar
e-Learning

In presenza

Seminari