Ultimo aggiornamento 11.12.2024 - 19:25
Amministratore IFEL2

Amministratore IFEL2

Continuano a pervenire dai Comuni numerosi segnali di allarme per il primo degli adempimenti introdotti dalla legge di bilancio 2019 a garanzia del rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali.

Si tratta del nuovo obbligo di comunicazione alla PCC dell’ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati al 31 dicembre 2018, da effettuarsi entro il 30 aprile 2019.

L’allarme nasce dalla constatazione, tramite le nuove funzionalità disponibili in PCC dallo scorso 1° aprile, di ampi scostamenti fra l’ammontare del debito rilevato dalla piattaforma e l’importo risultante dalle evidenze contabili dell’ente. La PCC, inoltre, offre la possibilità di scaricare l’elenco delle fatture che al 31 dicembre 2018 risultano scadute e non pagate in modo tale che gli enti possano procedere con l’allineamento delle informazioni registrate in piattaforma alle scritture contabili. Si tratta di centinaia, a volte migliaia, di fatture sulle quali occorre intervenire ed è evidentemente impossibile, almeno nella maggioranza dei casi, effettuare operazioni di allineamento efficaci entro il 30 aprile.

Al riguardo va chiarito che non vi è coincidenza tra il termine entro cui comunicare l’ammontare del debito (30 aprile 2019) e la scadenza entro cui allineare le informazioni registrate in PCC rispetto alle evidenze contabili (31 dicembre 2019).

Come già evidenziato nella Nota IFEL dello scorso 11 aprile, infatti, la comunicazione del debito ex comma 867 ha l’obiettivo di “chiarire l’effettivo stato di popolamento della PCC” e di indurre, “a fronte di uno scarto fra il valore dello stock del debito rilevato da PCC e il valore calcolato dagli uffici comunali”, l’aggiornamento delle informazioni sulle fatture pagate, al fine di sanare lo scostamento.

Un chiarimento a parte va fatto sugli aspetti legati alla sanzione comminata agli enti che non adempiono all’obbligo di comunicazione del debito alla PCC. Il comma 868 della legge di bilancio 2019 afferma che “a decorrere dal 2020, gli obblighi di accantonamento al “Fondo di garanzia debiti commerciali”, calcolato secondo il parametro massimo del 5% degli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi, si applicano anche alle amministrazioni pubbliche che non hanno trasmesso alla PCC le comunicazioni di cui al comma 867”. Sul punto occorre evidenziare che se, da un lato, il Legislatore afferma che gli enti che non dimostrano una riduzione del 10% dell’ammontare del debito commerciale residuo rilevato a fine 2019 rispetto all’importo rilevato al 31 dicembre 2018, incorrono nell’obbligo del nuovo accantonamento nella misura massima, dall’altro, lo stesso Legislatore, non afferma, nemmeno indirettamente, che la percentuale del 10% si debba calcolare utilizzando l’informazione sul debito comunicata dall’ente ai sensi del comma 867.

Viceversa, appare chiara l’intenzione di volere assegnare alla PCC il ruolo di base informativa unica per la rilevazione degli indicatori necessari per il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali della PA. Si deve ritenere che ciò valga anche per l’importo del debito commerciale residuo al 31 dicembre 2018 che sarà rilevato dalla PCC alla fine del 2019, quando le informazioni registrate in piattaforma dovranno risultare allineate ai sistemi contabili degli enti.

Invitiamo dunque i Comuni a procedere con l’adempimento di cui al comma 867, trasmettendo l’informazione sull’ammontare del debito così come risultante dalle scritture contabili, senza condizionare tale comunicazione alla bonifica delle registrazioni in PCC e con la consapevolezza che il debito al 31 dicembre 2018, rilevato dalla PCC al termine del 2019, terrà conto di eventuali aggiustamenti che saranno apportati durante la più ampia fase di bonifica.

Riteniamo, inoltre, che lievi ritardi rispetto alla scadenza prevista del 30 aprile 2019, in considerazione della complessità delle operazioni da svolgere, non possano costituire condizione tale da fare scattare le sanzioni di cui al comma 868.

Resta fermo, ovviamente, l’impegno di ANCI e di IFEL per assicurare, d’intesa con la Ragioneria Generale dello Stato, interventi specifici di facilitazione delle attività di bonifica dei dati della PCC, sia pre- che post-SIOPE+, al fine di consentire la corretta applicazione delle disposizioni recentemente introdotte, sulle quali, in ragione delle critiche più volte espresse, ci auguriamo possano intervenire conseguenti modifiche.

Una delle novità contrattuali più significative del contratto collettivo nazionale del comparto funzioni locali 2016-2018, è l’individuazione di un’area delle posizioni organizzative con contorni giuridici molto simili alla dirigenza.

A queste posizioni è dedicato il nuovo Quaderno operativo Anci (scaricabile nella sezione documenti e pubblicazioni) che analizza la questione fornendo un modello, esemplificativo e non esaustivo, delle scelte organizzative possibili e finalizzate alla valorizzazione dei nuovi strumenti contrattuali. Ricordando che l’adeguamento alla nuova disciplina in materia di posizioni organizzative va fatto entro il 2O maggio prossimo, il Quaderno Anci sottolinea come con queste nuove posizioni organizzative gli enti locali avranno uno strumento in più per potenziare la componente retributiva delle posizioni organizzative legata al raggiungimento dei risultati.

In termini concreti, il nuovo contratto offre maggiore autonomia organizzativa agli Enti e la possibilità di valorizzare, premiandola anche economicamente, l’assunzione di responsabilità da parte di quelle figure professionali connotate da autonomia gestionale e alta professionalità.

Il nuovo Quaderno operativo Anci analizza la questione relativa al regolamento degli incarichi di posizione organizzativa, fornendo un modello, esemplificativo e non esaustivo, delle scelte organizzative possibili e finalizzate alla valorizzazione dei nuovi strumenti contrattuali.

Dall’8 al 14 aprile Milano ospita il “Fuorisalone”: un insieme di eventi distribuiti in diverse zone della città che avvengono in corrispondenza del Salone Internazionale del Mobile.
Per il primo anno il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori partecipano con un proprio espositivo e con una serie di eventi alla Mostra “Interni Human Spaces”, presso l’Università degli Studi di Milano.

“Abitare il Paese”, filo conduttore della tre giorni di iniziative

Tre giorni di eventi organizzati dal CNAPPC a partire dal progetto “Abitare il Paese”, lanciato nel corso dell’VIII Congresso Nazionale degli Architetti italiani affinché vengano adottate politiche pubbliche per le città ed avviato un programma nazionale di rigenerazione urbana. Un Piano d’Azione, quindi, che concentri le risorse economiche verso progetti urbani integrati, esemplari in termini di eccellenza ambientale e innovazione, e che pongano al loro centro la persona. IL PROGRAMMA COMPLETO

“Italia un paese a tempo” sabato 13 aprile

Il Direttore di IFEL, Pierciro Galeone, partecipa all’incontro “Italia un paese a tempo - cicli di investimento, obsolescenza, innovazione, criticità naturali per una nuova, urgente politica territoriale”. La conferenza, seguita da una tavola rotonda, è un approfondimento a tutto campo sui rischi in atto nel nostro Paese a causa dell’assenza di una politica per il territorio e per il patrimonio edilizio. In chiusura della mattinata è prevista la presentazione dei Bandi di Concorso di Progettazione per la rigenerazione della Val Polcevera a Genova e del Protocollo d’intesa tra Comune di Genova, Ordine degli Architetti della Provincia di Genova e Consiglio Nazionale Architetti per innescare un percorso virtuoso di ricucitura urbanistico ambientale tra i quartieri di Sampierdarena, Cornigliano, Certosa e Bolzaneto e per la contestuale riqualificazione delle aree limitrofe al Ponte Morandi.

Qui un breve resoconto di come è andata la manifestazione.

Sarà Riva del Garda ad ospitare, tra il 3 e il 6 aprile, la VII Rassegna Urbanistica Italiana e il XXX Congresso dell'Istituto Nazionale di Urbanistica. La località trentina sarà al centro di un'intera settimana di iniziative dedicate alle tematiche della sostenibilità, nuove centralità, città e turismo ma anche di paesaggi, tutela, mobilità urbana e rischi e fragilità ambientali.

Il 4 aprile sarà la giornata dedicata ai seminari paralleli della RUN, che vedranno i rappresentanti degli enti partecipanti confrontarsi su quattro asset: l’Italia fragile, l’Italia che si rigenera, l’Italia policentrica, l’Italia delle reti. Per la Fondazione IFEL sarà presente Francesco Monaco che parteciperà al seminario tematico sull'Italia Policentrica: "Politiche di intervento nella città metropolitana tra programmazione e pianificazione urbana, territoriale e strategica".

Il giorno seguente si aprirà il XXX Congresso dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, dal titolo "GOVERNARE LA FRAMMENTAZIONE". La frammentazione dello sviluppo urbano e la necessità di governarla saranno oggetto di due sessioni: nella prima, dedicata agli attori, interverrà il Direttore di IFEL, Pierciro Galeone; la seconda sarà incentrata sulle possibili azioni da mettere in campo per governare lo sviluppo urbano a partire da interventi di rigenerazione urbana e di contenimento del consumo di suolo.

Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile visitare il sito tematico dell'evento.

 

 

Il video della breve intervista realizzata al Direttore IFEL Pierciro Galeone

 

Focus

Progetti

Podcast - Gazzetta IFEL


Webinar
e-Learning

In presenza

Seminari