Ultimo aggiornamento 24.04.2025 - 9:33

L'addio a Equitalia ha guadagnato un anno se non due, almeno stando alla sortita di ieri del premier Matteo Renzi a radio «Rtl 102.5». Non solo.

Pubblicato in: Entrate e Riscossione

patto di Stabilità degli enti locali va defi nitivamente in soffi tta e il pareggio di bilancio viene semplifi cato.

Pubblicato in: Contabilità e Bilancio

La stretta sulle partecipate si allontana di due anni. La riduzione da 8 mila a mille, annunciata più volte dal premier Renzi, dovrà attendere il 2018. Almeno questo è quanto si legge nella bozza del decreto attuativo della riforma Madia, previsto oggi in Consiglio dei ministri per la conversione in legge, dopo i pareri delle Camere arrivati una settimana fa.

Pubblicato in: Notizie

La Conferenza Stato-Città del 14 luglio ha dato attuazione all’accordo dl 24 marzo 2016 sulla necessità di prevedere un’integrazione di risorse volte a rafforzare il correttivo statistico già utilizzato per il riparto della quota perequativa del Fondo di solidarietà comunale 2016 (http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821213&IdDett=56747). 

Come è noto, l'avvio della perequazione basata sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard, ha prodotto penalizzazioni rilevanti e di difficile sostenibilità in particolare per il comuni di piccole e piccolissime dimensioni. 

Il correttivo statistico ha permesso di mitigare in parte le penalizzazioni più rilevanti, ma anche per il 2016, su richiesta dell'Anci,  si è resa necessaria un'integrazione di risorse provenienti da fondi non utilizzati per il ristoro del minor gettito TASI sull’abitazione principale dei Comuni con gettito sotto standard (circa 15 mln. di euro), nonché dalla quota inutilizzata degli accantonamenti per rettifiche sull’FSC 2015 (circa 11 milioni di euro).

Si tratta quindi di circa 26 mln. di euro che sono ora ripartiti - attraverso un ulteriore DPCM di prossima emanazione - in base agli stessi criteri del correttivo statistico utilizzato per la quota perequativa 2016. I Comuni interessati sono circa 2.700, in maggioranza al di sotto dei 5 mila abitanti, per i quali l'effetto perequativo comporta una riduzione di risorse nel biennio 2015-2016 maggiore del -1,96 % delle risorse "storiche" 2014.

 

In allegato pubblichiamo l'elenco dei Comuni con il rispettivo importo (Allegato A dell'accordo) e la nota metodologica (Allegato B).

Come è noto la legge di stabilità 2016 ha disposto la detassazione ai fini dell’IMU e della Tasi dei c.d. imbullonati (macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo), che sono esclusi, a partire dal primo gennaio 2016, dalla determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E (commi 21-24, della legge n. 208 del 2015).

Tale previsione determina una perdita di gettito, spesso molto consistente, per tutti i Comuni interessati dalla presenza di immobili D nel proprio territorio, a copertura della quale la legge di stabilità 2016 ha stanziato un contributo di 155 milioni di euro l’anno da ripartire, per l’annualità corrente, con un decreto ministeriale, da emanare, secondo una metodologia adottata sentita la Conferenza Stato-città, entro il 31 ottobre 2016. In particolare, il contributo per ciascun Comune sarà determinato sulla base della perdita di gettito effettivamente subita, come desumibile dalle variazioni catastali presentate dai contribuenti entro il 15 giugno 2016 all’Agenzia delle entrate.

Per quanto riguarda i possibili dubbi – già paventati dall’ANCI e dall’IFEL e che verranno comunque sciolti solo con la rendicontazione definitiva degli aggiornamenti catastali – sulla coerenza dello stanziamento annuo rispetto all’effettiva riduzione di gettito sofferta dai Comuni, i primi dati informalmente comunicati dall’Agenzia delle entrate non sembrano evidenziare elementi di allarme circa la congruità dei fondi messi a disposizione. Si tratta di informazioni ancora provvisorie, sulla cui base sono in corso le necessarie verifiche a cura del Mef.

È pertanto ragionevole ritenere che le perdite di gettito riscontrate troveranno integrale compensazione con l’assegnazione di ottobre. In fase di salvaguardia degli equilibri di bilancio, il cui termine è attualmente fissato al 31 luglio p.v., la riduzione di gettito già rilevabile sulla base dei pagamenti in acconto potrà trovare compensazione nella previsione del ristoro previsto dal comma 24 della Legge di stabilità 2016.

Da ultimo, si segnala che ha trovato preliminare accoglimento da parte del Governo la richiesta, avanzata più volte dall’ANCI, di procedere all’erogazione di un acconto del ristoro in questione, al fine di evitare possibili sofferenze di cassa per gli enti più fortemente coinvolti dalla detassazione dei c.d. imbullonati. Non è in questo momento possibile prevedere i tempi dell’erogazione, che si auspica possa avvenire prima della pausa estiva. 

Pubblicato in: Entrate e Riscossione

Filtra le notizie

Filtri tematici notizie

Tag

Ricerca Titolo

Focus

Progetti

Podcast - Gazzetta IFEL


Webinar
e-Learning

In presenza

Seminari