Ultimo aggiornamento 28.04.2025 - 14:51

“Guardiamo con attenzione e qualche preoccupazione al testo di legge di bilancio che è in discussione in queste ore in parlamento perché ci pare che il governo non sia stato abbastanza attento alle esigenze che erano state poste dai Comuni. Vorremmo illustrare il prima possibile le ragioni della nostra valutazione critica al Presidente del consiglio e le chiediamo un incontro il prima possibile. A tutti i gruppi parlamentari chiediamo di assumersi pienamente la responsabilità di una interlocuzione col governo a partire dagli emendamenti che tutti hanno presentato”. Lo dichiara in una nota il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Le prese di posizione delle Anci Regionali.

“La legge di bilancio – spiega Decaro – fin qui non sembra confermare il percorso di riallineamento della capacità di spesa corrente dei Comuni in un momento di grandi difficoltà sul fronte energetico e per l’attuazione delle opere del PNRR. Infatti, non sono stabilizzate le risorse del 2022 per i piccoli Comuni e non viene abolito il previsto taglio di 100 milioni (50 milioni per Città metropolitane e province). A questo si aggiunge che, a causa della mancata integrazione di risorse che invece negli ultimi tre anni sono state corrisposte, anche la perequazione finirà per causare tagli aggiuntivi”.
“Secondo i nostri calcoli – sostiene Decaro – in questo modo i Comuni subiranno un taglio alla spesa corrente di circa 200 milioni, ai quali vanno aggiunti gli oneri per l’una tantum a favore del personale, che solo per i Comuni è un aggravio di 140 milioni di euro, e quelli derivanti dal recente rinnovo contrattuale”.

La legge di bilancio in discussione, secondo il presidente dell’Anci, contiene altri punti critici: “Non vengono rinnovate le facilitazioni nell’uso delle risorse proprie (avanzi, proventi da concessioni edilizie e da multe) che hanno permesso quest’anno il mantenimento degli equilibri finanziari di molti enti locali. Inoltre, non sono facilitate le operazioni di rinegoziazione dei mutui, che l’Anci ritiene essenziali, e non c’è risposta alle giuste istanze di sostegno che sono arrivate dai Comuni capoluoghi di provincia, che hanno intrapreso un impegnativo percorso con gli accordi per il risanamento finanziario, e dai Comuni costretti al ripiano accelerato dei disavanzi da fondo anticipazioni di liquidità per effetto dell’illegittimità costituzionale delle leggi statali in materia”.

“Un altro motivo di preoccupazione – aggiunge Decaro – è che, nonostante la necessità di accelerare con l’attuazione delle opere del PNRR, non siano state accolte le nostre richieste per il potenziamento del personale in particolare per i piccoli comuni, nonché per assegnare incarichi a tempo determinato necessari a passare alla fase di realizzazione delle opere”.

“Infine – conclude il presidente dell’Anci – non è arrivata da governo e parlamento nessuna risposta su questioni di grande allarme sociale: avevamo chiesto, invano, di poter utilizzare con apposite deroghe risorse per il potenziamento del personale della polizia urbana, e il finanziamento di un fondo significativo per la sicurezza urbana”.

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L’Anci esprime soddisfazione per l’approvazione di un emendamento al Dl aiuti quater finalizzato a prorogare al 31 marzo la possibilità di realizzare le opere di messa in sicurezza degli edifici e del territorio previsti dal Pnrr (cd “Medie opere”), evitando quindi che importanti risorse Pnrr andassero perdute o fossero oggetto di revoca a causa di ritardi di modesta entità nell’affidamento dei lavori.

La norma approvata su proposta dell’Anci consente altresì di considerare pienamente legittime tutte quelle procedure di gara avviate autonomamente dai Comuni non capoluogo, prevalentemente piccoli Comuni, senza passare per aggregazioni, centrali di committenza, soggetti aggregatori, ecc. Obblighi di aggregazione che non possono essere un freno per gli investimenti: solo lasciando autonomia alle stazioni appaltanti si aiuta la ripresa del Paese.

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Via libera dalla Conferenza Stato-città agli ultimi riparti per l’anno 2022. Si tratta di risorse in gran parte riferibili a compensazioni di gettiti fiscali e al sostegno dei Comuni colpiti da eventi sismici. Per questo l’Anci ha chiesto e ottenuto da parte del ministero dell’Interno la pubblicazione, entro il 23 dicembre, dei riparti già effettuati, così da permettere agli enti beneficiari il tempestivo accertamento delle risorse nei bilanci.

Nello specifico è stato dato parere favorevole all’assegnazione per ristoro dell’Imu sugli immobili inagibili per i comuni coinvolti nel sisma Centro Italia e all’utilizzo dell’accantonamento sul Fondo di solidarietà comunale 2022, che riguarda i sette Comuni per i quali è stata riscontrata l’esigenza di rettificare gli importi del Fondo riguardo la verifica dei gettiti standard Imu-Tasi e di altre compensazioni di gettiti aboliti. Le integrazioni per i Comuni coinvolti verranno regolate con le spettanze del Fondo di solidarietà comunale 2023.

La Stato-Città ha inoltre preso atto di una informativa del ministero dell’interno sui rimborsi per le minori entrate da addizionale Irpef per l’anno 2022, dovute all’entrata in vigore, tra l’altro, della cedolare secca sugli affitti. L’informativa stabilisce che saranno circa 193 i milioni di euro che andranno a 6.793 Comuni. Nella riunione al Viminale disco verde anche al riparto del ristoro per l’esenzione Imu dei cinema e dei teatri e al contributo compensativo del minor gettito Imu a seguito della riclassificazione degli immobili adibiti ai servizi portuali.

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Il presente volume è il primo Quaderno operativo che compone il più ampio Vademecum DNSH di IFEL, ovvero una raccolta di diversi quaderni…
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Nel quadro delle attività di Supporto ai processi comunali di investimento realizzate attraverso la convenzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Interno, l’Osservatorio Investimenti comunali e il Dipartimento Supporto ai Comuni e Studi politiche europee di IFEL a partire dal 2021 è stato costituito un tavolo di lavoro congiunto tra IFEL e la Ragioneria Generale dello Stato, in particolare con il gruppo che si occupa di DNSH all’interno dell’Unità di missione NEXT GEN EU, attraverso cui sono state definite e realizzate le attività di supporto alle amministrazioni comunali relative al principio DNSH.

Oltre alla predisposizione dei webinar formativi, delle FAQ e dei moduli per la raccolta dei quesiti, al fine di supportare i Comuni nella corretta applicazione del principio DNSH, IFEL ha dato avvio alla realizzazione di un Vademecum DNSH che si compone di diversi Quaderni operativi e due allegati che verranno rilasciati periodicamente nei prossimi mesi. Il Vademecum DNSH è quindi l’insieme dei Quaderni operativi e dei relativi allegati. Il Vademecum è nato allo scopo di indirizzare RUP e progettisti verso riferimenti metodologici e tecnici utili a dimostrare il rispetto del principio DNSH.

Ciascun Quaderno operativo riprende le Schede tecniche contenute nella Guida Operativa per il rispetto del principio DNSH approvata dalla Ragioneria Generale dello Stato attraverso la Circolare n. 33/2022, aggregandole per ambiti tematici simili. Per ciascuna schede, si individua l’ambito di applicazione, i rapporti con i Criteri Ambientali Minimi (CAM), i diversi vincoli da rispettare e le indicazioni per la predisposizione degli atti di gara.

Il Quaderno operativo n. 1 è relativo all’ambito Edilizia e Cantieristica contiene e dettaglia le Schede tecniche della Guida operativa numero 1 “Costruzione di nuovi edifici”, 2 “Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali” e 5 “Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici”.

Il Vademecum DNSH si compone di diversi quaderni operativi e due allegati. Nell’Allegato 1 è presente un fac-simile di Relazione DNSH, che potrà essere utilizzato per dimostrare il rispetto del principio DNSH nel progetto. Parimenti, il facsimile potrà essere inserito all’interno della Relazione di sostenibilità dell’opera nei casi in cui essa è prevista dalle Linee Guida MIMS per la redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica delle opere pubbliche.

VADEMECUM DNSH di IFEL

Quaderno Operativo 1 - Ambito Edilizia e Cantieristica  
Quaderno Operativo 2 - Ambito Impianti

Quaderno Operativo 3 - Ambito Strade, trasporti e mobilità sostenibile
Quaderno Operativo 4 - Ambito raccolta rifiuti, trattamento acque reflue e pozzi di assorbimento del carbonio


ALLEGATI TECNICI
Vademecum DNSH - Allegato 1 Verifica e asseverazione del rispetto del principio DNSH Verifica e asseverazione del rispetto del principio DNSH 
Vademecum DNSH - Allegato 2 (facsimile editabile) Supporto e analisi del rischio climatico


CHECKLIST ASSISTITE 

Allegato Checklist Scheda 1 - Costruzione di nuovi edifici

Allegato Checklist Scheda 2 - Ristrutturazione e riqualificazione di edifici

 

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