Ultimo aggiornamento 09.05.2025 - 12:59
Registrazione relativa al webinar del 21 luglio 2020 - Aggiornamento su trasparenza amministrativa e prevenzione della corruzione - Relatore: Fabrizio Di Mascio  

A vent’anni dall’introduzione della 328/2000 che ha promosso un processo di sviluppo del sistema dei servizi sociali territoriali, Penisola sociale rappresenta un'occasione di confronto su come le novità introdotte dalla Legge hanno indotto al cambiamento i servizi sociali di cui sono titolari le autonomie locali.

Il sito in continuo aggiornamento, sulle esperienze più innovative nell’implementazione dei Servizi sociali dei Comuni italiani nasce per iniziativa di Cittalia Fondazione ANCI, Fondazione IFEL in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre e vuole essere uno spazio di approfondimenti e documenti dedicati anche alle trasformazioni che hanno registrato i sistemi locali di welfare a partire dall’impatto e dai cambiamenti derivanti dall’attuale stato di emergenza epidemiologica (COVID 19).

“Penisola sociale è uno spazio di confronto e di collaborazione delle amministrazioni locali e di attori del territorio, per costruire percorsi di integrazione dei saperi tecnici e professionali”, sottolinea il delegato ANCI al welfare e sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi. “L’iniziativa – prosegue – promossa insieme con l’Università Roma Tre, in collaborazione con Cittalia e IFEL è un importante segnale per avviare un percorso che non vuole celebrare la Legge ma aiutare a riflettere su quel che rimane ancora da riprendere e valorizzare dal lascito che la 328 ha consegnato al sistema di welfare italiano”.

Sul sito sono già disponibili oltre 400 documenti relativi a delibere, regolamenti, progettualità, analisi e ricerche promosse dai Comuni italiani per implementare il sistema locale di welfare, articolati sia per ambiti della domanda che si rivolge ai servizi sociali (anziani, minori e famiglie, casa, politiche per l’integrazione, povertà, disabilità e non autosufficienza, salute mentale, violenza di genere, carceri, comunità romanì, dipendenze, marginalità estreme) sia per elementi caratterizzanti la Legge 328 (come: il sistema di welfare locale, il ruolo e le funzioni dei professionisti, i rapporti interistituzionali e con il Terzo settore, la spesa sociale, l’innovazione e la formazione e l’aggiornamento).

“Le università sono sempre state osservatori attenti delle dinamiche del welfare locale. Oggi questo vale su scala nazionale soprattutto per definire l’identità e le competenze dei professionisti che si andranno a impegnare nei servizi alla persona”, rimarca il Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, Massimiliano Fiorucci. Un’iniziativa che mette in evidenza la necessità di andare verso la promozione di percorsi di integrazione tra chi gestisce il welfare, i Comuni italiani, chi forma i professionisti, l’Università, chi studia e fornisce servizi per l’accoglienza e l’integrazione a livello nazionale, Cittalia e IFEL.

“Il progetto – aggiunge Fiorucci- sta raccogliendo consenso e contributi significativi da parte non solo dei ricercatori e degli esperti, ma soprattutto degli operatori e dei tecnici dei Comuni italiani perché le esperienze promosse dai territori possano davvero arrivare a costituire una comunità di pratiche”.
“Siamo convinti che la condivisione di pratiche possa essere una risposta efficace per favorire percorsi di trasformazione del welfare, anche coerenti con le nuove istanze portate da cittadini con background culturale diverso, nonché per rispondere in maniera sempre più adeguata alle sfide sociali collegate al momento che sta vivendo il Paese”, conclude Matteo Biffoni delegato ANCI all’immigrazione e sindaco di Prato

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Registrazione relativa al webinar del 22 luglio 2020 - Progetto SIBaTer: la governance dell’innovazione nella gestione delle terre pubbliche, in un’ottica di…
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Il decreto legge “Rilancio” proroga il termine per la deliberazione del bilancio di previsione e quello per la verifica/salvaguardia degli equilibri al 30 settembre 2020 (articolo 106, comma 3-bis del dl 34/2020, recentemente convertito con la legge n. 77/2020).

Al fine di armonizzare gli adempimenti connessi alle verifiche in corso d’anno previste dal TUEL, la Commissione Arconet ha pubblicato una FAQ (la n. 41 del 15 luglio u.s.) con la quale si danno indicazioni agli enti circa l'assestamento di bilancio che, come noto, deve essere approvato entro la stessa data ordinariamente prevista per la salvaguardia equilibri (31 luglio, a mente dell'articolo 175, comma 8, del TUEL).

La Commissione, dopo aver ricordato che, di norma, l’assestamento di bilancio è contestuale alla verifica degli equilibri in quanto ha la funzione di consentire di verificare ogni singolo stanziamento di bilancio, ritiene che, a seguito del rinvio al 30 settembre 2020 della salvaguardia degli equilibri, la funzione dell’assestamento possa essere limitata all’adeguamento del bilancio alle risultanze del rendiconto 2019, approvato entro il 30 giugno 2020, quali l’utilizzo dell’avanzo o l’applicazione del disavanzo di amministrazione.

La FAQ 41, inoltre, ricorda che l’adempimento dell’assestamento di bilancio non riguarda gli enti che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione. La verifica generale sugli stanziamenti (e l'eventuale conseguente variazione al bilancio di previsione 2020-2022) deve essere in questo caso approvata al 30 settembre, contestualmente alla salvaguardia degli equilibri al fine di verificare e consolidare il pareggio di bilancio.

Pubblicato in: Ifel Informa

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